Via de la Plata era una strada romana con orientamento nord-sud che attraversava la Spagna da Merida ad Astorga, il suo tracciato è servito per progettare la strada nazionale da Gijon a Sevilla e l'Autostrada dell'Argento nonchè il sentiero turistico della Via dell'Argento, una direttrice turistico-culturale. Via de la Plata non fu mai usata per il commercio dell'argento, probabilmente il nome si deve a una confusione fonetica con l'arabo Albalat o Albalate (cammino lastricato) con Plata (argento). La sua origine è incerta, è un'antichissima via usata per il commercio sempre frequentata rimanendo, fino all'arrivo dei Romani, una delle vie principali per i popoli iberici, per i Romani era un'asse fondamentale delle comunicazioni, man mano che la conversione al cristianesimo avanzava da sud la Via dell'Argento divenne il principale itinerario della zona occidentale iberica usata anche come cammino di pellegrinaggio verso Santiago de Compostela, in uso anche oggi. Dalla fine del Novecento è oggetto di rivalutazione a uso turistico e culturale, le amministrazioni locali si stanno incentrando per valorizzare un itinerario con un grande patrimonio storico, artistico, etnografico, culturale e naturale con centri dichiarati Patrimonio dell'Umanità (Merida, Caceres e Salamanca) e altri con un importante patrimonio culturale (Zamora e Astorga), si è anche incentivato il suo uso come cammino di pellegrinaggio formando parte del Cammino di Santiago de la Plata.

.jpeg)





.jpeg)






La Romana via della Plata, che a Nord confluisce in una delle tante arterie che vanno a Santiago, mi e' apparsa come un cammino particolarmente affascinante. Immagino pero' che non sia facile da fare poiche', essendo un percorso interno, le stagioni e il clima giocano un ruolo fondamentale. Lungo la strada e' facile incontrare ruderi romani, ponti e qualche monastero, che si alternano a citta' piu' blasonate come Merida o Astorga ... giusto per citarne un paio. Non volendo parlare di Fede ma di turismo, o moda, la Spagna e' piu' di qualche decennio che sta cavalcando questo cavallo vincente. Il pellegino non ha bisogno di nessuna infrastruttura ma di un letto e di un pasto caldo. Addirittura ci sono posti speduti la cui economia e' tornata a girare, provvedendo ai bisogni di queste genti di passaggio. E noi? Noi niente eh! Non so' se lo percepiamo come un turismo povero o cos'altro ma considerato che tutte le strade portano a Roma, avremmo potuto offrire una vasta gamma di cammini. Certo bisogna tenere la campagna pulita e mettere qualche cartello che indichi la via ... tutto sommato non mi sembrano grandi cose ;o)
RispondiElimina@ ZeN: In Italia non c'è che l'imbarazzo della scelta per creare e divulgare vari cammini sia religiosi che non, siamo da sempre impostati sugli hotel, gli appartamenti turistici e i giri sempre gli stessi, ci sono iniziative private locali che cercano di informare e attirare il turismo rurale ma credo che la nostra prosopopea basata sui centri d'arte cittadini e sui nostri litorali, tutta mirata a raccattare denaro a profusione, disdegni il "povero" turismo come questo che non spende grandi cifre ma, appunto, avrebbe l'enorme importanza di far rivivere località dimenticate che meritano di essrre conosciute. Il turismo a piedi o in bici è completamente diverso, è fatto di esperinze, di pace e di lento cammino attraverso i luoghi, non di "attrazioni" mangiasoldi. La Via de La Plata è un altro degli innumerevoli itinerari presenti in Spagna sostenuto dai territori che attraversa. Un turismo "povero"? Certo a Briatore fa sicuramente schifo. O.o'
RispondiElimina