La nascita di Conegliano (34.600 abitanti) risale al XII secolo quando un gruppo di famiglie nobili creò un governo di tipo comunale attorno a una bastia creando un borgo. Il Castello di Conegliano rimase sempre il centro del potere sia civile che religioso, le attività artigianali e agricole furono incentivate dalla fondazione di numerosi monasteri, di ospizi e di congregazioni di laici. La città fu sottomessa a Treviso (1153), agli Ezzelini (antica famiglia feudale di probabili origini germaniche) e agli Scaligeri (Verona) che la munirono di nuove fortificazioni continuate anche con i Veneziani che la abbellirono di palazzi signorili e istituzionali. Nel Settecento il castello fu in gran parte demolito per usarne il materiale per nuove costruzioni. Conegliano fu occupata da Napoleone e dagli Austriaci che ne svilupparono l'economia e le infrastrutture, la città ospitò per secoli una fiorente comunità israelitica, fin dal Trecento, con la gestione di banchi di prestito. Nel Seicento la comunità fu costretta a stabilirsi fuori dalla cinta muraria formando un ghetto che nell'Ottocento si estinse causa del trasferimento della maggior parte degli ebrei a Padova e Venezia, oggi l'antico ghetto non esiste più. Conegliano conserva molte architetture religiose.







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