Alcaniz (1.500 abitanti), Teruel, Aragona, sembra risalire al periodo musulmano, i primi riferimenti risalgono al 1157 quando fu riconquistata dal principe d'Aragona Ramon Berenguer IV, nel 1179 il castello fu ceduto all'ordine religioso-militare di Calatrava, fino al Trecento, l'Ordine fece costruire la prima cinta muraria, alla fine del Quattrocento con il declino degli Ordini militari ascese la nobiltà locale con un'espansione e riorganizzazione urbana e una nuova cinta muraria del Cinquecento che determinò il cambamento da città medievale a città rinascimentale. Alcaniz ha il titolo di "Eroica" avendo resistito agli attacchi dei carlisti (guerre carliste: serie di guerre civili per una disputa sul trono e scontro tra princìpi politici opposti, i carlisti erano un'opposizione reazionaria e difendevano la monarchia tradizionale). A pochi chilometri dalla città sono conservate magnifiche pitture rupestri levantine nella Valle del Charco del Agua Amarga, Patrimonio Unesco. Le testimonianze più importanti della città medievale sono il castello sede dell'Ordine di Calatrava, il campanile gotico della chiesa di Santa Maria la Mayor, la Lonya nella Plaza Mayor (XV secolo) e il Municipio (1565-70). Numerosi gli edifici monumentali barocchi: la chiesa di Santa Maria la Mayor, quella del Carmen (XVIII secolo), ecc., molte le case palaziali.
Alcaniz e' una piccolissima cittadina spagnola che, in barba all'estensione e al numero di residenti, ha piu' di un monumento di pregio. Delle sue radici arabe non c'e' quasi piu' nulla ma, sapendo che per quasi due secoli e' stata sede di un ordine cavalleresco-religioso, non potevano mancare: un castello, una grande chiesa e delle mura cittadine ... quasi sempre presenti in molti dei loro luoghi 'del cuore'. Dopo di loro, Alcaniz vive un periodo di floridezza e fermento, tanto viene edificato ma anche tanto viene rieditato, aggiustato, imbellettato, spesso rovinato, perdendo cosi' quell'originalita' e quella bellezza medievale. Il gotico della Iglesia di Santa Maria la Mayor, almeno negli esterni, appare completamente scomparso, lasciando spazio ad un barocco che, salvo nella zona intorno al portale, non e' poi cosi' affascinante. Il Castello, a mio avviso, non ha avuto solo una ritoccatina ma tante abbondanti ritoccatone, per giunta in piu' stili, facendolo apparire oggi come un qualcos'altro ... direi un complesso scolatico, se non addirittura un collegio. Pero', fortunatamente, entrando e sbirciando bene, qualche meravigliosa chiccina originale fa' ancora bella mostra di se'. Lo scorcetto che mi e' rimasto negli occhi e' la Plazettina Espana, sicuramente la piu' minuta rispetto a tutte le altre che hanno lo stesso nome, ma effettivamente graziosissima. Mi piace l'accostamento: rinascimentale-Ayuntamiento, gotico-Lonya, con di fronte un porticato in forse-medievale! Questa Piazza e' come se racchiudesse molta storia architettonica di Alcaniz, fatta di stili puri, senza riammodernamenti. Sono diversi? Ma questo e' il bello! Li percepisco addirittura armoniosi tra loro. Questa cittadina e il suo Tutelato circondario, se si e' in zona, meritano proprio una visita.
RispondiElimina@ ZeN: In effetti il fulcro più interessante di Alcaniz è Plaza de Espana, lì si trovano le principali architetture della cittadina, è una piazzetta raccolta dove si accalcano le feste e dove si possono ammirare vari stili delle varie epoche di splendore. Il Castello-Parador è un palazzo dalla lunga storia che copre ben 600 anni di modifiche, svetta in alto come tutti i castelli e oggi si presenta con l'abitino per lo più rinascimentale. Non è brutto ma non ha nulla a che vedere col vero castello originario del 1100. Nel complesso è una bella località da visitare se si è in zona. :o)
RispondiElimina