San Casciano dei Bagni (1.400 abitanti, 582 mt sul mare) è fra i Borghi più belli d'Italia, nacque e si sviluppò grazie alla presenza di acque termali. La tradizione la vuole fondata sui "Bagni Chiusini" frequentati da Etruschi e Romani grazie alla vicinanza di Roma sulla Via Cassia. Con la fine dell'Impero romano iniziò un rapido declino del termalismo italiano unito alle invasioni dei barbari e alle lotte fra Longobardi e Bizantini che portarono alla riduzione di 1/5 delle famiglie sancascianesi. Nel Medioevo la zona fu sottoposta al dominio feudale, anche dell'Abbazia (Abbadia) di San Salvatore (Siena), una delle più potenti della Toscana e della diocesi di Chiusi. Nel Duecento il termalismo riparte e con esso rinasce San Casciano anche per la vicinanza alla Via Francigena. Divisi fra le mire di Siena e di Orvieto, si schierarono ora con l'una ora con l'altra. Cessate ulteriori turbolenze nel Cinquecento le terme sancascianesi ebbero una rapida ripresa dove fino a tutto il Settecento affluiva gente da tutta Italia ed Europa (principi, nobili, ambasciatori, cardinali, vescovi, ecc.) per le più disparate malattie. Una progressiva decadenza iniziò nell'Ottocento quando furono richiesti nuovi standard di adeguamento per le stazioni termali, agli inizi di questo secolo le terme hanno ritrovato il loro ruolo primario con un complesso termale e alberghiero. Gli scavi archeologici hanno restiuito resti di un santuario termale, di una necropoli etrusco-romana e numerosi reperti archeologici in ottimo stato.
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