Nardò ha circa 31.000 abitanti, fu per secoli importante centro bizantino, sotto la famiglia ducale degli Acquaviva (1494) divenne il principale centro culturale del Salento sede di università e di accademie di studi letterari e filosofici.
Il centro storico vanta una straordinaria ricchezza di palazzi, chiese, cappelle, ecc. che la rende una delle città del Barocco leccese.
Di antichissima origine, la sua nascita risale al VII secolo a.C. con un insediamento messapico, divenne municipio romano poi passò ai Bizantini. Nel 901 o nel 924 fu saccheggiata dai Saraceni siciliani, i Normanni arrivarono nel 1055 e nel XIII secolo ci fu la dominazione angioina.
Fra i monumenti la chiesa di San Domenico (1580-94), barocca, con l'interno ricostruito dopo il 1743 a causa di un terremoto; la chiesa di San Giuseppe Patriarca (iniziata nel 1758), barocca; la chiesa di Santa Teresa (XVIII secolo) con il convento, barocca e rococò, rimasta incompiuta e il Palazzo dell'Università o di Città (XVI secolo) rifatto dopo il terremoto del 1743 con un'elegante facciata in stile tardo barocco.
Nardo' ha dei panorami cittadini molto interessanti e uno stile di costruzione molto diverso da quelli che siamo abituati a vedere. Stiamo sicuramente parlando di barocco, ma di un barocco talmente autoctono che pochissimo somiglia al classico stile che ci immaginiamo. Le costruzioni raramente superano i due piani; la loro essenza e' fondamentalmente geometrica ma arricchita da ornamenti molto lavorati. Non troviamo quindi facciate concave o convesse, ellissi o comunque rotondita' ... e' un po' come se di effettivamente barocco fossero solo gli elementi decorativi. La tavolozza punta quasi esclusivamente sul bianco, piu' o meno sporco, mai abbagliante, che coinvolge anche i vari abbellimenti senza produrre stacchi cromatici. La maggior parte di queste decorazioni, forse a causa del loro materiale costruttivo, sembra consumatissima tanto da aver perso quasi le forme originarie e l'integrita' delle superfici. Effettivamente il tutto appare come il corredo di nonna, finemente merlato ma altrettanto consunto dal tempo ;o) La ricchezza delle chiese e la molteplicita' dei palazzi nobiliari, parlano indubbiamente di un luogo che anticamente era abitato e amato da persone di un ceto sociale abbastanza alto. Bellissima la piazza principale in cui edifici religiosi, arredi e palazzi signorili formano un interessantissimo biglietto di presentazione oltre che un catalogo architettonico di tutto rispetto.
RispondiElimina@ ZeN: Mi piace il Barocco pugliese perchè quasi mai invasivo e preponderante ma a fine decoro degli stabili dell'epoca. Il bianco e i tenui colori alleggeriscono e illuminano le costruzioni rendendole "gentili". Nardò è una città notevole da questo punto di vista che mi è piaciuta molto. Merita una visita approfondita! :o)
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