Dante Alighieri (1265-1321) Alighiero battezzato Durante di Alighiero degli Alighieri
foto da wikipedia.org
La Comedia è un poema allegorico di Dante Alighieri scritto in lingua volgare fiorentina, l'aggettivo "Divina" le fu attribuito dal Boccaccio nel 1357-62. Secondo i critici fu composta fra il 1304 e il 1321 quando Dante era in esilio in Lunigiana e in Romagna.
Il poema narra di un viaggio immaginario attraverso i 3 regni ultraterreni che lo condurrà alla visione della Trinità. La sua visione medievale del mondo immagina l'oltretomba cristiano della chiesa cattolica.
L'opera ebbe subito uno straordinario successo e contribuì in modo determinante al consolidamento del dialetto toscano come lingua italiana.
Virgilio (70 a.C.-19 a.C.) Publio Virgilio Marone
mosacico del III secolo d.C.
Accompagnato da Virgilio, poeta nato a Mantova, percorre il suo viaggio iniziando dall'Inferno dove si trovano i peggiori peccatori iniziando dagli ignavi, quelli che nella vita non vollero prendere posizioni, indegni sia di premio che di castigo che corrono nudi dietro a una bandiera senza stemma perennemente punti da vespe e da mosconi.
Il primo fiume infernale è l'Acheronte, sulle sue rive stanno le anime che devono raggiungere l'altra riva e attendono Caronte, il primo guardiano infernale, che le traghetti.
Caronte
di Gustave Dorè
Dante rappresenta l'Inferno come un cono rovesciato con una serie di anelli numerati la cui estremità più stretta si trova al centro della terra ed è occupata da Lucifero che, muovendo le ali, produce un vento gelido, è il ghiaccio la massima pena.
Inferno
di Sandro Botticelli
La Divina Commedia la considero quasi come un testo illuminato! Il viaggio immaginario di Dante nei tre mondi ultraterreni e' quasi quanto di piu' palpabile esista, per l'antico credente cristiano, di ipotizzare cosa ci sia e cosa possa accadere dopo la morte. Anche se il suo scritto non puo' essere collacato tra i libri sacri perche' effettivamente e' un romanzo, in qualche modo va' a coprire l'argomento religioso meno dettagliato di tutti. Cio' che astrattamente viene predicato come pena infernale o paradisiaca ricompensa, a seconda dei comportamenti avuti in questo mondo, nella sua opera prende forma e si materializza con un'infinita' di particolari che quasi placano ogni curiosita'. Nel suo viaggio, i luoghi assumono certezza perche' ben descritti, cosi' come i meccanismi di giudizio dato che per ogni peccato o virtu' c'e' quasi uno spazio apposito (girone), in ognuno dei tre regni, in cui le anime presenti soffrono o gioiscono. Anche i colloqui con i personaggi incontrati aiutano a far chiarezza sulle conseguenze di determinati comportamenti. Effettivamente e' un'opera molto intrigante anche se attualmente e' di difficile comprensione poiche' scritta in un italiano dell'epoca. Ma oltre a cio' bisogna conoscere e riconoscere i personaggi presenti e le loro vere storie. Insomma per leggere e per ben comprendere la Divina Commedia non basta scorrere le righe ma c'e' bisogno di una conoscenza storica antica di tutto rispetto ;o)
RispondiElimina@ ZeN: Inizia qui un breve percorso su quest'opera che tanto ho detestato da liceale...ahahaha! Avevo un professore che ce la faceva imparare a memoria, ci interrogava su versetti "in ordine sparso" e voleva anche l'enfasi...credo fosse stato collocato nel liceo sbagliato, lui era da Classico, non Artistico! Capirai, noi bohemienne quattordicenni e lui severo prof scarso di spiegazioni e tantopiù del metodo Montessori...ahahaha! Nonostante tutto reputo la Divina Commedia un testo rivoluzionario, di grande immaginazione che colloca ognuno "dove deve stare" arrivato nell'aldilà. Naturalmente era condizionato dalla sua epoca e da Firenze mettendo alcuni nemici e traditori in posizioni scomode nel suo immaginario oltretomba. Saranno post molto "leggeri", solo un viaggio nella Comedia a volo d'uccello. :o)
RispondiElimina