martedì 28 luglio 2020

La Comedia n.3

Fiume Stige
di Gustave Dorè
foto da wikipedia.org




Oltre al terzo fiume infernale, il Flegetonte (un fiume di sangue bollente presidiato dai Centauri) Dante pone il settimo cerchio con i violenti contro il prossimo, i violenti contro sè stessi, i suicidi trasformati in arbusti secchi feriti e straziati per l'eternità dalle Arpie, e gli scialacquatori inseguiti e sbranati da cagne. I violenti contro Dio nella Parola, nella natura e nell'arte (ossia i bestemmiatori), i sodomiti e gli usurai.


 Le Arpie nella foresta dei suicidi
di Gustave Dorè


L'ottavo cerchio si chiama Malebolge, qui sono puniti i traditori, i ruffiani, i seduttori, gli adulatori, i simoniaci (che hanno effettuato la compravendita di cariche ecclesiastiche), gli indovini, i barattieri, gli ipocriti, i ladri, i consiglieri fraudolenti, i seminatori di discordie e i falsari.
Nel nono cerchio sono puniti i traditori in chi si fida, dei parenti, della patria, degli ospiti e dei benefattori.
Nell'ultima zona si trovano i tre grandi traditori: Cassio, Bruto e Giuda Iscariota, maciullati dalle tra bocche di Lucifero che qui dimora.
 

2 commenti:

  1. Stiamo scendendo nei gironi infernali (qua non vale la regola del caffe' 'piu' lo mandi giu' e piu' ti tira su'') e piu' ci si addentra e piu' l'ambientino ospita le anime di coloro che in vita si sono macchiati dei peccati ritenuti piu' gravi. Le atmosfere diventano sempre piu' grevi e con loro le punizioni eterne. Eheheh a proposito di punizioni, Dante ha comunque usato tanta fantasia e, volendo, anche tanta crudelta' su queste anime martoriaei che, per quanto possa essere alto il loro supplizio, rimarranno in eterno in questa condizione, senza mai ottenere nessun perdono e nessun riposo. Il signore incontrastato dell'Inferno e' Lucifero. La sua dimora e' posta nel punto piu' basso e lontano dalla luce come se egli stesso rappresentasse tutti i peccati del genere umano. Interessante la visione dell'ultimo girone del nono cerchio, quello dei traditori, in cui si esplicita (secondo me) una sorta di eguaglianza punitiva basata proprio sul peccato e non verso chi e' stato commesso ... difatti Bruto e Guida subiscono la stessa punizione. Bel viaggetto si' ;o)

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  2. @ ZeN: Un peccato è un peccato al di là delle motivazioni che lo hanno generato, Giuda ha tradito e fatto uccidere Gesù, il chè è gravissimo, ma anche accoltellare il proprio padre non è da meno...difatti Dante li punisce entrambi per l'eternità.
    Innumerevoli le pene ideate da Dante, direi che le ha "personalizzate" a seconda della gravità sfruttando le sue conoscenze mitologiche e religiose. Anche qui appaiono i miti greci mescolati alle credenze cristiane, in fondo su di loro si basano un pò tutte le credenze occidentali-mediterranee. ;o)

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