Nel 2018 in Italia più di 30.000 famiglie hanno subito uno sfratto, 82 al giorno. Le richieste di esecuzione superano i 100.000 e l'ufficiale giudiziario ha eseguito circa 56.000 sfratti. Per la maggior parte sono dovuti a morosità, questa situazione è iniziata con la liberalizzazione degli affitti che hanno raggiunto il massimo nel 2008, in compenso per arginare l'emergenza è stato fatto poco. I grandi centri sono i più colpiti, a Roma sono stati eseguiti circa 2000 sfratti e nel resto del Lazio "solo" circa 700, per esempio, ma è la Lombardia che ne esegue di più.
Anche chi riesce a conservarsi la casa ha problemi nel pagare le bollette e l'edilizia popolare non copre le necessità: abbiamo circa 1milione di case popolari contro la Francia che ne ha 5 volte tanto, la conseguenza è che ci sono circa 650.000 famiglie in lista d'attesa.
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La "settimana corta" s'è accorciata ma in Europa, non in Italia: noi lavoriamo circa 40 ore contro le 32 degli altri Paesi che ugualmente hanno aumentato il Pil e mantenuto invariati gli stipendi.
Da noi c'è ancora il concetto che più ore si sta al lavoro più si produce con il risultato che noi produciamo il 20% in meno degli altri Stati nonostante orari più lunghi. Noi produciamo meno perchè qui la tecnologia va avanti lentamente e non è usata da tutti, perchè investiamo meno su ricerca e sviluppo, abbiamo un'organizzazione di lavoro inadeguata e una scarsa formazione di manager e dipendenti.
In Italia ci sono soprattutto piccole e medie imprese che non possono investire in ricerca, innovazione e organizzazione altrimenti vanno a picco ma se un dipendente rende poco il costo del prodotto si alza perciò per competere si riducono i salari.
Questa "strategia" non può durare a lungo, bisogna puntare sull'aumento del rendimento per ora di lavoro, questo consentirebbe la riduzione dell'orario, un percorso complesso che però dà i suoi frutti.
Permettere ai dipendenti di conciliare ufficio e famiglia e motivarli li rende più efficienti, per ora è patrimonio solo delle grandi aziende e di quelle illuminate, c'è da augurarsi che cambino le mentalità e le strategie in tutta Italia per poterle dare un futuro.
Hai ragione, il problema 'casa' e' un problema molto sentito soprattutto nelle grandi citta' a causa del costo del fitto mensile che spesso raggiunge il livello di uno stipendio medio. Fortunati sono coloro che ne hanno ricevuta una in eredita' o che in seno alla propria famiglia viva piu' di un occupato; per gli altri l'unica soluzione e' andare ad abitare nelle citta' satelliti e iniziare una vita da pendolare. L'edilizia popolare e' talmente 'ferma' e insufficiente che servono decenni di attesa ... perche' si e' arrestata ai bisogni di cinquant'anni fa', quando le citta' avevano molti meno abitanti. La liberalizzazione degli affitti del 2008 e' stata una legge, se vogliamo, buona ma doveva essere supportata da altre 'soluzioni' sia per facilitare la vita dei meno abbienti e sia per evitare che chi affitta diventi il nuovo pollo da spellare tra tassazioni e balzelli.
RispondiEliminaPer cio' che riguarda il mondo del lavoro, ritengo sei stata tenera nell'affermare che da noi c'e' il concetto che piu' si lavora e piu' si produce :o) Credo proprio che invece il vecchio concetto di 'sfruttare' al massimo e di pagare meno del minimo, non sia mai morto! La maggior parte dei datori di lavoro pensa di guadagnare di piu' reperendo personale inqualificato e dotandolo di antiquati mezzi per svolgere la propria mansione. Da cio' ne deriva un lento e pessimo risultato che col tempo squalifica tutta l'azienda e ne fa' calare i guadagni. Altro che 40 ... alcuni vorrebbero che i propri dipendenti ne facessero 50 di ore settimanali ahahah :o) Il pensiero che un lavoratore qualificato, dotato di strumenti moderni, partecipe e soddisfatto economicamente, possa rendere molto ma molto di piu' ... da noi e' lontano anni luce!
@ ZeN: E' possibile in parte arginare il fenomeno mettendo a disposizione le case popolari vuote e permettendo ai piccoli proprietari di affittare senza doverci rimettere con tasse esose e impossibilità di scaricare le spese che sostiene (lavori straordinari, amministratore, assicurazione, ecc.). Con un affitto da 400-500 euro (che non è poco per molti) rimane poco più di metà se poi ci sono lavori extra t'incuxi l'affitto per anni... :o(
RispondiEliminaEcco, la questione delle mentalità primitive è molto spinosa, infatti non gioca a favore della qualità del lavoro ma è tutto proiettato sul "guadagno" del titolare, guadagno momentaneo perchè la scarsa qualità non paga. E nemmeno il cliente. :o(