Stemma della famiglia Patrizi Naro Montoro
"SOLA FIDES"
foto da wikipedia.org
Famiglia della nobiltà romana tuttora fiorente originata nel ramo maschile della famiglia Naro appartenente al patriziato municipale di Roma.
Casata nota dal XIV secolo con Paolo Naro che nel 1385 fu magistrato con cariche pubbliche civili, ecclesiastiche e per il patrimonio, notevole fama e ricchezza.
Benedetto Naro (1744-1832) cardinale
di Vincenzo Camuccini
Il loro palazzo si trova in Piazza San Luigi dei Francesi di fronte all'omonima chiesa (Palazzo Naro, detto di Santa Chiara), un altro palazzo era in Piazza Campo Marzio rione di cui erano originari, e un villino sede degli atelier degli artisti in Via Margutta che un tempo si chiamava Via Nara.
La famiglia ebbe numerose proprietà a sud-est di Roma, a Bernardino, fratello del cardinale Gregorio, la famiglia acquistò nel 1638 la contea di Mustiolo presso Civitella di Romagna (Forlì-Cesena).
Furono marchesi di baldacchino (i marchesi con giurisdizione su un feudo) nel 1640 sul feudo di Mustiolo, a seguito del matrimonio di Francesco con Porzia figlia ed erede del marchese di Montoro Giovanni Chigi Montoro di cui la famiglia ereditò i cognomi, il blasone e il possesso dei beni tra i quali il Palazzo Montoro nell'omonima via, Villa Patrizi a Porta Pia (in Piazza della Croce Rossa che oggi ospita la sede delle Ferrovie dello Stato italiane e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che originariamente era in stile rococò. Nel 1907 la villa fu ceduta all'amministrazione delle Ferrovie che negli anni hanno effettuato molte trasformazioni tanto che dell'originale costruzione non ne rimane nulla).
Palazzo Patrizi Montoro, Roma
Acquisirono anche i marchesati di Montoro, Paganico, Castel Giuliano e Sasso.
Costantino Patrizi Naro, cardinale, convinto antinapoleonico, a causa del suo rifiuto di inviare due dei suoi figli nel collegio militare di La Fleche subì la confisca dei beni e la deportazione.
Costantino Patrizi Naro (1798-1876)
Cardinale e Arcivescovo
A Fenestrelle (Torino) divenne successivamente senatore di Roma e principe assistente al Soglio pontificio.
La famiglia godeva all'interno della Corte pontificia del titolo di Vessillifero dei Cavalleggeri e delle Lance Spezzate sin dal 1638, l'ultimo Vessillifero ereditario fu il marchese Don Patrizio Naro Montorio (1888-1968).
Diciamo che leggendo di tante famiglie patrizie, molte delle quali ormai estinte, fa' piacere vedere chi ancora ha i rami verdi :o) Tra questi, oltre al titolo (che tanto si tramanda automaticamente) e' rarissimo trovare chi ancora possiede e abita il palazzo di famiglia ... e i Naro Montoro sono tra costoro :o) Terminato il potere temporale dei Papi, non solo lo Stato della Chiesa si e' ridotto a Citta' del Vaticano, ma e' iniziato a crollare anche tutto quel mondo fatto di grandi casati che gli orbitava intorno. Il declino di quest'ultimi e' spesso stato rapido come la loro ascesa. Dopo aver perso la 'tutela papale', i primi a veder andare in fumo i propri patrimoni sono stati i grandi proprietari terrieri che, tra la messa al bando del latifondismo, le maggiori tutele per i braccianti e l'occuparsi di un settore ecconomico in via di sfaldamento, presero una bastonata dietro l'altra. Anche l'essere 'titolato' ormai non incuteva piu' timore, soprattutto poi per chi aveva le casse vuote. Insomma ... un decadimento economico e sociale di tutto rispetto! I Naro Montoro, seppur perdendo qualche bene, paiono aver superato bene le grandi catastrofi della nobilta'. Gradevole l'architettura di Palazzo Patrizi a Roma e piacevole il suo interno con arredi e ornamenti d'epoca che immediatamente fanno fare un balzo indietro nel tempo. Un plauso a loro favore perche' amanti delle arti e del bello, la classe non e' acqua! ;o)
RispondiElimina@ ZeN: Bello è vedere una nobile casata "viva", che opera nella società mettendo a disposizione il suo palazzo che conserva con attenzione. Moltissime opere d'arte e architettoniche di gran pregio sono o della Chiesa o dell'antica nobiltà, rappresentano la loro storia ma anche la nostra. "Tenere insieme" questi patrimoni non è facile difatti molto è stato disperso... O.o'
RispondiElimina