Stemma della famiglia Conti
foto da wikipedia.org
I Conti (de' Conti o De Comitibus) furono un'antica e illustre famiglia baronale romana nata da Trasimondo de' Comitibus Signie appartenente ai notabili della cittadina di Segni (Roma), detti conti pur non avendo una contea.
Il figlio di Trasimondo, Lotario, divenne papa Innocenzo III, la famiglia ebbe anche vari cardinali ed ecclesiastici.
Michelangelo dei Conti (1655-1724) papa Innocenzo XIII
Si distinse inoltre per numerosi e famosi uomini d'arme fra cui Torquato, fedele di Urbano VII, feldmaresciallo del Sacro Romano Impero soprannominato "il Diavolo" per la sua crudeltà sul campo di battaglia.
Torquato II Conti, III duca di Poli e Guadagnolo (1591-1636)
Simbolo della loro potenza feudale in Roma era la Torre delle Milizie (XIII-XV secolo) o Torre di Nerone o Torre Pendente, situata dietro i Mercati di Traiano e sopra il Colle del Quirinale.
Una leggenda popolare la reputa la torre dove l'imperatore Nerone avrebbe ammirato il grande incendio e dove, con la sua cetra, avrebbe cantato i versi dell'Eneide;
Mercati di Traiano e Torre delle Milizie
Altro loro simbolo di potenza è la Torre dei Conti (XIII secolo), medievale, si trova in Largo Corrado Ricci nel rione Monti, fu fatta erigere da papa Innocenzo III per la sua famiglia. Subì diversi terremoti e fu abbandonata nel 1620, quando fu ricostruita. Seguirono altri terremoti e ristrutturazioni, fino al Settecento.
Donata da Mussolini alla Federazione Nazionale Arditi d'Italia, è mausoleo del generale degli Arditi Alessandro Parisi tumulato in un sarcofago di epoca romana.
(2011)
Torre dei Conti
La stirpe si divise in numerosi rami, i principali furono quello dei Conti di Segni e Valmontone e quella dei duchi di Poli e Guadagnolo. I primi si estinsero nel Seicento, la loro discendenza è rappresentata dagli attuali principi Sforza Cesarini, il ramo dei duchi di Poli si estinse nel 1808.
L'azione nepotista di Innocenzo III beneficiò il fratello Riccardo di numerosi feudi e accrebbe notevolmente la fortuna della famiglia rendendola una delle più potenti della Campagna (divisione amministrativa dello Stato pontificio, Campagna di Roma) e facendola inserire nella cerchia ristretta dei baroni romani.
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Stemma della famiglia Crivelli
I Crivelli erano una delle più potenti famiglie nobiliari del milanese nel Medioevo elevati fino al titolo di marchesi. Già del XIII secolo i Crivelli erano la più potente casata milanese.
Uberto Crivelli (1220 circa-1187) papa Urbano III
La famiglia discende da Meroveo (re dei Franchi dal 448 al 457) capostipite dei Merovingi oppure dalla conquista franca della Lombardia.
Il primo documento che li cita è del 1075.
La famiglia ebbe nei secoli membri di spicco dell'alta gerarchia ecclesiastica, oltre a Uberto Crivelli, papa Urbano III, il nipote papa Celestino V (Goffredo Castiglioni) figlio di Cassandra Crivelli.
Ignazio Michele Crivelli (1698-1768) cardinale e arcivescovo
I Crivelli si imparentarono con i Borromeo, ebbero 4 cardinali e numerosi vescovi.
Melchiorre Crivelli divenne vescovo e poi Inquisitore Generale per la diocesi di Milano nel 1518, visitò tutte le parrocchie e consacrò chiese. E' considerato anticipatore del dinamismo pastorale e del fervore religioso.
Erano proprietari latifondisti e Valvassori (alleati del sovrano) nel XII secolo.
Nel 1377 fu famiglia nobile milanese, Conti reggenti del Contado di Burgaria e di Parabiago. I due rami più antichi della famiglia sono i Da Ugobaldo e i De Parabiago.
Palazzo Crivelli di Milano sorge in via Pontaccio (XVII-XVIII secolo), conserva notevoli decorazioni a fresco nelle stanze padronali.
Stemma della famiglia Crivelli
I Crivelli erano una delle più potenti famiglie nobiliari del milanese nel Medioevo elevati fino al titolo di marchesi. Già del XIII secolo i Crivelli erano la più potente casata milanese.
Uberto Crivelli (1220 circa-1187) papa Urbano III
La famiglia discende da Meroveo (re dei Franchi dal 448 al 457) capostipite dei Merovingi oppure dalla conquista franca della Lombardia.
Il primo documento che li cita è del 1075.
La famiglia ebbe nei secoli membri di spicco dell'alta gerarchia ecclesiastica, oltre a Uberto Crivelli, papa Urbano III, il nipote papa Celestino V (Goffredo Castiglioni) figlio di Cassandra Crivelli.
Ignazio Michele Crivelli (1698-1768) cardinale e arcivescovo
I Crivelli si imparentarono con i Borromeo, ebbero 4 cardinali e numerosi vescovi.
Melchiorre Crivelli divenne vescovo e poi Inquisitore Generale per la diocesi di Milano nel 1518, visitò tutte le parrocchie e consacrò chiese. E' considerato anticipatore del dinamismo pastorale e del fervore religioso.
Erano proprietari latifondisti e Valvassori (alleati del sovrano) nel XII secolo.
Nel 1377 fu famiglia nobile milanese, Conti reggenti del Contado di Burgaria e di Parabiago. I due rami più antichi della famiglia sono i Da Ugobaldo e i De Parabiago.
Palazzo Crivelli di Milano sorge in via Pontaccio (XVII-XVIII secolo), conserva notevoli decorazioni a fresco nelle stanze padronali.
I Conti di Segni e i Crivelli pare facciano parte di quelle famiglie di antica stirpe nobile anche se abbastanza 'scarzi e gnudi' e che hanno dato lustro e ricchezza al proprio casato solo dopo aver percorso le carriere religiose ;o) Insomma, nobili ma senza quattrini ... che poi accumuleranno attraverso 'gli aiutini' concessi loro dai propri papi :o) Molto particolare lo stemma dei Conti: un pennuto a scacchiera ;o) La loro provenienza, marginale e provinciale rispetto a Roma, li ha portati nel momento del loro massimo successo a occupare o a costruire sulle rovine romane ... :o( Parvenu' direi!
RispondiEliminaAi Crivelli fortunatamente non gli e' venuto in mente di stabilirni nel Colosseo! Eh ... sto scherzando si', ma la corsa ad essere uno piu'bello e piu' bravo dell'altro in molti casi ha provocato scempi irreparabili :o( Questo nobile casato milanese ha preferito 'concentrarsi' sulla loro terra d'origine e non credo abbia lasciato proprieta' a Roma. Il loro palazzo di Milano e' molto piacevole e ha delle peculiarita', come la scala interna, veramente uniche. Anche gli affreschi son piacevoli! :o)
@ ZeN: Credo che per diventare cardinale, vescovo o papa, le credenziali fossero che venissero da famiglie ricche nel loro territorio, al di là dei titoli, distribuiti lautamente quando il parente si fosse insediato in Vaticano. Per adesso non ho mai letto di un prelato figlio di un carbonaio... O.o'
RispondiEliminaI Conti di Segni amavano far notare la loro presenza erigendo torri sopra gli antichi insediamenti romani come volessero rappresentare il continuo della loro potenza, ma non furono i soli. ;o)
I rami pontifici erano lunghi, un bel papa faceva comodo anche alle nobili famiglie del Nord, così i Crivelli hanno sicuramente goduto di un salto di qualità con il loro Uberto, papa Urbano III, nella loro terra. Non si sono granchè insediati a Roma (pare) credo perchè non ne avessero interesse (in effetti era una bolgia ahahaha!) ;o)