Stemma della famiglia Caetani
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I Caetani o Gaetani o Cajetani sono una famiglia nobiliare originaria di Gaeta (Latina) che svolse un ruolo importante nel Ducato di Gaeta, nella Repubblica di Pisa, a Roma, nello Stato Pontificio e nel Regno delle Due Sicilie, ricordata come una delle sette famiglie dei Longobardi pisani.
Giovanni Caetani (1060 circa-1119)
Papa Gelasio II
Antica famiglia di origine gota (germanica), fonti storiche le attribuiscono papa Gelasio II nato a Gaeta.
La genealogia documentata della famiglia inizia a partire dal XII secolo.
Benedetto Caetani (1230-1303) papa Bonifacio VIII
I Caetani dominarono Gaeta fino all'XI secolo, dai duchi di Gaeta discesero due rami: il ramo di Pisa (Gaetani) e quello laziale dei Gaetani duchi di Sermoneta (Latina) da cui discesero i Gaetani dell'Aquila d'Aragona. La linea pisana fu fondata da Ugone, Giovanni fu capitano generale dei Pisani e dei Genovesi e comandante dei Pisani durante la I crociata. Gherardo, conte di Terriccio, fu vicario della Repubblica napoletana e capitano generale dei Pisani, fu il pontefice Pasquale II che lo investì del titolo di conte d'Oriseo.
Michelangelo Caetani duca di Sermoneta (1804-82)
I Caetani si imparentarono con gli imperatori tedeschi quando il conte Corrado Gaetani d'Oriseo e Terriccio sposò una figlia dell'imperatore svevo Federico II per cui divenne vicerè di Sicilia (1246-56).
Nel 1294 un altro membro della famiglia divenne papa: Benedetto Caetani, papa Bonfacio VIII, elevò le sorti della famiglia che divenne in breve tempo una delle più potenti e temute, soprattutto grazie al nepotismo del papa. Infatti Bonifacio VIII donò ai familiari i territori di Sermoneta, Bassiano, Ninfa e San Donato (Latina) e il marchesato di Ancona, mentre re Carlo II di Napoli, per ingraziarsi il papa, fece di suo fratello conte di Caserta.
Castello Caetani (XIII secolo) Trevi nel Lazio (Frosinone)
Castello Caetani, Trevi nel Lazio (Frosinone)
I Caetani furono valorosi guerrieri, formarono un vero e proprio nucleo armato a protezione di Bonifacio VIII, che in effetti aveva numerosi nemici.
Tra il XIV e il XV secolo gli screzi con i Colonna causarono rivolte e sommosse a Roma e nelle regioni periferiche del papato, al limite della guerra civile.
Castello Caetani di Sermoneta (Latina)
XIII secolo, medievale. Aperto al pubblico.
Dei Caetani principi di Teano e duchi di Sermoneta, spiccano Michelangelo Caetani, apprezzato dantista; Onorato (sindaco di Roma nel 1890-92, senatore del Regno d'Italia e Ministro degli Esteri); Leone, che fu uno dei massimi storici dell'Islam classico; e Gelasio (ingegnere e imprenditore, ambasciatore a Washington, deputato e senatore del Regno).
Il patrimonio materiale e culturale dei Duchi di Sermoneta oggi è affidato ad alcune fondazioni (presso i Lincei, per la gestione della fortezza di Sermoneta e il Giardino di Ninfa, ecc.)
Giardino di Ninfa e Sermoneta
Si narra che nella fortezza aleggi lo spirito di un giovane giullare parente di Bonifacio VIII dal quale venne fatto giustiziare, tuttora gli abitanti di Sermoneta raccontano dei suoi scherzi nel paese.
Rocca o castello Caetani, Itri (Latina)
Il nome dei Caetani, in tutte le sue varianti, e' tipico della zona di Latina e dintorni. Di loro ne so' veramente pochino perche', pur avendo avuto Papi e palazzi a Roma, il ramo laziale ha preferito continuare ad esercitare la sua dominazione ai confini sud dello Stato della Chiesa. Comportanti simili a questo li comprendo molto bene perche' immagino che stare a Roma significasse essere 'una delle tante famiglie patrizie' e, se non si era piu' che potenti, si finiva per essere personaggi marginali. Di contro, nelle proprie zone, si assumeva un prestigio unico e si poteva spadroneggiare a proprio piacimento :o) A tutto cio' bisogna assommare il fatto che i 'siuri di periferia' spesso e volentieri riuscivano ad ottenere i favori da qualsiasi Papa o degli altri nobili perche' a loro spettava la prima difesa dei possedimenti di tutti gli altri. Possiamo quindi immaginare che fossero tollerati e accontentati ... basta facessero un bel lavoro di trincea :o) I territori di Itri, Sermoneta e zone limitrofe erano importassimi perche' situati in un crocevia di strade antiche e di commerci ... incrementati dal fatto che la zona costiera era al tempo paludosa e insalubre. Interessanti i loro possedimenti, soprattutto i castelli che ancora fanno bella mostra di se' . Mi immagino le genti di questo casato (non so' il perche') abbastanza rustiche, pronte ad usare le armi e dispotiche con i loro sudditi che, se non filavano dritto, si ritrovavano alle prese con il fantomatico coccodrillo :o( Gli interni delle loro residenze sono molto spartani ... ne' gli orpelli ne' le arti erano di casa ... salvo una piccola porzioncina di muro adibita all'affresco del Santo di turno :o( Oltre che tiranni, appaiono anche avari ecchediamine!
RispondiEliminaLei immagina molto male. I Caetani erano tra le famiglie più potenti e ricche di Roma. Non amavano l'opulenza dei loro simili e furono grandi condottieri, grandi mecenati, uomini estremamente colti e raffinati. Proprio per questo non avevano bisogno di sfoggiare orpelli e bastoni. Legga un po' più approfonditamente la storia della famiglia nei suoi vari rami e discendenti. Si accorgerà che erano ben diversi da come lei immagina.
Elimina@ ZeN: Credo anch'io che debbono essere stati più "ruspanti" di altre famiglie nobili, si vede dai loro castelli, improntati alla difesa più che allo sfoggio di meraviglie artistiche. In effetti un bel "castellone" imponente e massiccio dava l'idea della potenza del casato molto bene. ;o)
RispondiEliminaDa citare la Fortezza di Sermoneta col suo magnifico giardino di Ninfa, una "spruzzata" di fru-fru nelle loro severe strutture. :o)