Vico Magistretti (1920-2006) è un architetto e designer nato a Milano, inizia l'attività nello studio del padre, Pier Giulio Magistretti.
Per Magistretti la semplicità non era la mancanza di decorazione ma assenza di ridondanza, la differenza consisteva nel concetto.
Fra le sue realizzazioni la Torre al Parco di Via Revere (1953-56) e Casa Arosio ad Arenzano.
Iniziò a occuparsi anche di design dagli anni Sessanta (Eclisse per Artemide (1965), Atollo per Oluce (1977)
Per Magistretti la semplicità non era la mancanza di decorazione ma assenza di ridondanza, la differenza consisteva nel concetto.
Fra le sue realizzazioni la Torre al Parco di Via Revere (1953-56) e Casa Arosio ad Arenzano.
Iniziò a occuparsi anche di design dagli anni Sessanta (Eclisse per Artemide (1965), Atollo per Oluce (1977)
Ooohhh! ma che belle le sue cose! certo come sempre non mi e' piaciuto proprio tutto tutto ... ma la stragrande maggioranza si' ;o) Non sono esperta in mobilio, difatti non conoscevo la Ditta Schiffini, ma ho apprezzato tantissimo tutta la gamma delle cucine! Indubbiamente bisognera' possedere degli ambienti molto grandi per avere un perfetto risultato estetico ... ma una volte 'composte' son quasi piu' piacevoli di un salotto! Quasi avveniristico l'uso completo dell'alluminio per una della serie ... abilmente lavorato a 'onda' per evitare l'asetticita', la freddezza e monotonia del materiale stesso. Non dico che l'avrei comprata eh ... ma l'avrei indubbiamente preferita alla classica cucina bianco-lucido che fa' tanto bomboniera ahahah :oD A parte la scelta di quella piu' gradita al proprio gusto, e' interessantissimo il suo concetto di riportare questo ambiente domestico ad essere 'il principale' rispetto a tutti gli altri (il cuore della casa) ... come lo era nelle vecchie tradizioni italiane, soprattutto di quelle rurali ;o) Le sedie mi piacciono un po' di meno ... ma capisco che e' quasi l'utilita' a dettarne le forme :o) La sedia Golen, che mi ricorda una 'tirolese' stilizzata, e' bruttina ma la trovo utilissima per le tavolate signorili o per i meeting, dove si richiede molta compostezza. Eheheh se ci si stravacca e si liscia lo schienale, trovarsi accappottati e' un attimo ;o) Nella poltrona Cassina e quella a sella da ufficio, sembra che il designer abbia puntato piu' sulla comodita' e praticita', anziche' sull'eleganza. Per cio' che riguarda le sedie traforate a quadrati, non credo servisse andare a vedere le uova cinesi ... era sufficiente cercare di stilizzare l'impagliatura alla viennese, tipica della Thonet :o) A mio modesto parere, la creativita' messa nella progettazione delle cucine era il suo vero punto di forza :o)
RispondiElimina@ ZeN: Non conosci Schiffiniii??? Offerbacco! Bella lacuna! Ahahaha! Non sono cucine per la massa eh! Ma, come vedi, bellissime realizzazioni innovative che durano nel tempo.:o)
RispondiEliminaConcordo per l' "asettica" cucina tutta bianca, lo trovo un "colore" inadatto a prescindere per le cose di casa destinato a tramutarsi in giallino-ocra col tempo tanto da pregare di essere cambiate...diventano impresentabili. O.o'
Poche le cucine in legno di mio gusto, devono essere progettate molto bene per non appesantire l'ambiente. Il legno dà calore all'ambiente ma necessita di spazi e luce adeguati. Preferisco il colore, sì, l'acciaio (misto con elementi colorati sennò sembra un obitorio) e il marmo (ci si stende la pasta che è una bellezza. :D
Magistretti ha progettato delle cucina bellissime, pratiche e "coinvolgenti", sì.
La sedia Golem mi ricorda la sua "nonna" progettata da Mackintosh (forse l'ho scritto male), dagli schienali altissimi qui "ridotti" a un sottile pannellino. Non credo siano sedute comodissime ma vuoi mettere l'impatto visivo? :o)
Geniale la poltrona che si piega a secondo degli usi. ;o)