giovedì 9 maggio 2019

Memphis Design







Fondazione Barengo, Palazzo Franchetti
Venezia



Chiamato anche Gruppo Memphis o Memphis Milano, è stato un collettivo italiano di design e di architettura fondato da Ettore Sottsass attivo dal 1981 al 1987.
Fu uno dei massimi esponenti postmodernisti degli anni Ottanta grazie a progetti audaci con spunti tra passato e presente. Caratteristici i colori vivaci e le forme geometriche con un recupero del kitsch.
Il nome è stato ispirato dalla canzone di Bob Dylan "Stuck inside of mobile with the Memphis blues again", era anche la città natale di Dylan e la capitale dell'antico Egitto (Menfi).
Mobili e oggetti furono ispirati dall'art decò e la pop art, il kitsch anni Cinquanta e da temi futuristi.
Nel 1980 il Gruppo cominciò a esporre in tutto il mondo con l'organizzazione di Radice, direttore artistico.
Molti oggetti erano rivestiti di laminato plastico scelto appositamente come materiale povero, ampio l'uso del vetro, il tutto combinato con colori vivaci, celebrazione della banalità in una società di massa.
Questo nuovo linguaggio colpì l'opinione pubblica conquistandosi l'attenzione e le copertne delle migliori riviste del pianeta.
Il movimento era stato concepito come qualcosa di fugace, nel 1885 Sottsass lasciò il collettivo che, avendo esaurito lo scopo, si sciolse nel 1988.
Gli oggetti prodotti sono tuttora ambiti dai collezionisti e il disegno continua a essere fonte d'ispirazione nei campi più svariati, anche nella moda (Dior, Missoni, Valentino).

2 commenti:

  1. Leggendo il post ho fatto un salto nel passato quando sono arrivata alla parola 'collettivo' ormai quasi in disuso perche' sostituita dalla sportiva 'squadra' o all'esotica 'team' ;o) Eppure hai ragione ad aver appellato questo gruppo come 'collettivo' perche' all'epoca, non solo loro, e non solo per il design, era il termine con cui si autodefinivano l'insieme di persone che condividevano le stesse finalita'. Vedere gli oggetti creati dal Gruppo Memphis mi ha particolarmente colpito perche' ha dato l'impressione di entrare in una realta' quasi fanciullesca, fatta di forme e di colori che nell'assemblaggio diventano arredo. Ai miei tempi si sarebbe detto 'sembra pieno di giochini della Chicco' ahahah :oD Pur avendo le linee pulite e decorate da ulteriori parti geometriche, l'immensa fantasia e la vivacita' dei colori rendono questi arredi veramente piacevoli. Nulla e' dato per scontato, anche le cose piu' classiche come le 'gambe' del mobilio o i piani dei tavoli, non quadrati, non rotondi ne' tantomeno ovali ... ma rettangolari :oD Interessantissima la libreria totem, che fa' la sua bella figurona anche senza libri :o) Salvo pochissime cose, per il resto ho gradito moltissimo!

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  2. @ ZeN: Design di "rottura" degli anni Ottanta, ma anche di critica alla recente società di massa. Oggi siamo in quella globale, le progettazioni devono piacere in Europa, in America, in Oriente e alle Galapagos. I mercati, appunto, globali, impongono alle industrie produzioni col più ampio bacino di clientela di tutte le razze e i Paesi. Il Gruppo Memphis ha voluto essere diverso. E c'è riuscito. :o)

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