lunedì 19 dicembre 2016

Hubert Robert (1733-1808)





Pittore francese nato a Parigi, soggiornò a lungo a Roma dove frequentò l'Accademia di Francia e conobbe Fragonard col quale fece un viaggio a Napoli e in Sicilia, determinante per l'evoluzione della sua arte.
Aperto al gusto naturalistico, con numerosi appunti dal vero della campagna romana rielaborati in dipinti successivi, le rovine di Ercolano e Pompei sollecitano il suo interesse per le vestigia dell'antichità. Robert si dedicò essenzialmente a questo tipico genere settecentesco riunendo poeticamente la natura, i monumenti antichi e l'uomo, sempre presente in sintetiche e appena abbozzate figurine. Dopo il ritorno a Parigi nel 1765 sviluppò un nuovo tipo di veduta d'attualità, documentazione di storia contemporanea e testimonianza degli interessi dell'umanità e la vita che tolsero ogni freddezza ai suoi paesaggi archeologici.

2 commenti:

  1. Devo essere sincera ... me piase :oD Mi piace questo filone di pittura con sfondi del tempo che fu' :oD Rappresenta, secondo me, una sorta di decadentismo che verra' poi ripreso (sempre secondo me) nelle varie rappresentazioni moderne del post-atomico immaginario ;o) La vita quotidiana scorre tranquilla all'ombra di queste grandi architetture crollate,spesso immaginarie, e piene di verdura ... i personaggi le ignorano completamente e non si preoccuano ne' di restaurarle ne' di valorizzarle. Immagino che rappresentino l'agiatezza e la bellezza dei loro avi ... che non posseggono piu' :oD Me piase si'

    RispondiElimina
  2. @ ZeN: Le antiche vestigia, all'epoca, erano parte del paesaggio. Nessuno, come scrivi tu, le restaurava. Piacevano così, decadenti ma simboli del passato. :o)

    RispondiElimina