Miniatura del XV-XVI secolo
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Amazzone della mitologia greca figlia del dio Ares e di Otrera, sorella di Ippolita, Antiope e Melanippa.
A capo di un contingente di donne guerriere arrivò a Troia dove trovò la morte per mano di Achille.
Regina delle Amazzoni (popolo di donne guerriere che abitavano la Scizia e l'odierno Ponto, in Asia Minore) era una prode eroina, una bellissima fanciulla che Priamo chiamò per respingere gli Achei.
Alla nascita fu istruita dall'Amazzone Cleta, uccise con una freccia la sorella Ippolita al banchetto nuziale di Teseo e Fedra oppure la uccise per sbaglio in una battita di caccia al cervo. Pentesilea invocò allora per sè la morte. Scelse 12 bellissime vergini e si rifugiò a Troia, condannata da Afrodite a essere violentata da tutti gli uomini che la vedevano, si celò alla vista coprendosi con una splendida armatura. Divenne regina delle Amazzoni per la sua audacia ma la sua condanna la accompagnò fin dopo la morte: Achille, dopo averla uccisa, le tolse le armi e, sfilatole l'elmo e vedendone il volto, non potè fare a meno di desiderarla. Posseduto da Eros l'eroe ne violò le spoglie. Pentesilea uccise molti guerrieri achei, secondo Boccaccio era una bellissima vergine guerriera che si lanciava al galoppo sul suo cavallo e celava i suoi capelli biondi con un elmo. Si innamorò di Ettore di cui attirò l'attenzione per i suoi eccidi, ma presto perse in guerra quasi tutte le sue milizie e fu colpita a morte sotto gli occhi dell'amato senza riuscire a coronare il suo sogno d'amore.
Mi pare abbastanza tristissimissima la storia di questa amazzone qua :o( Purtroppo anche nella mitologia ci sono storia di vincitori ma anche di vinti :o(
RispondiElimina@ ZeN: Pentesilea, per quanto sia diventata un'abile guerriera, ha portato per tutta la vita una condanna atroce. Sì, era un'eroina mitologica particolarmente "sfortunata". :o(
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