martedì 6 settembre 2016

Le perle





La perla è una concrezione madreperlacea tondeggiante prodotta da varie specie di molluschi, usata come ornamento fin da tempi remoti.
La sua produzione è il risultato della reazione del mollusco alla presenza di un corpo estraneo insinuatosi nel mantello fino a trovarsi circondato dall'epitelio che secerne la conchiglia. Il corpo estraneo (in genere un parassita o un granello di sabbia) stimola la secrezione di una sostanza identica a quella che produce la madreperla.
La raccolta delle perle comporta la pesca dei molluschi nei fondali rocciosi, anche a notevole profondità, il metodo più antico è l'immersione in apnea. I pescatori di perle dell'Oceano Indiano scendono anche 40 volte al giorno fino a 7 mt zavorrati da una grossa pietra legata a una caviglia, stanno sott'acqua circa 1 minuto riempiendo un sacchetto di rete e riemergono aiutandosi con una corda pendente dalla barca.



Più moderna, ma più lenta e dispendiosa, la pesca con palombari, la sola possibile in fondali profondi.
La probabilità di trovare una perla è molto scarsa (circa una ogni mille molluschi pescati) per cui, data la richiesta, si è studiato il modo di produrre "artificialmente" le perle utilizzando i molluschi stessi. In teoria basta introdurre un corpo estraneo nel mantello del mollusco perchè l'animale sia indotto a neutralizzare l'azione irritante con l'inglobamento nella sostanza secreta. Il procedimento è tutt'altro che semplice tanto che solo nel XX secolo ha inizio la produzione su vasta scala delle perle coltivate (procedimento iniziato dai Cinesi su perle d'acqua dolce nel XII secolo), queste perle si chiamano "coltivate" e differiscono da quelle "vere" o "accidentali", riconoscibili le une dalle altre soltanto ai raggi X. Per la formazione della perla di allevamento ci vogliono 6-10 anni, le perle sono classificate secondo la forma, la grandezza, il colore, ecc.
Non necessitano di una lavorazione, con il tempo le perle tendono a ingiallire e a perdere lucentezza. Caratteri distintivi sono: l'oriente (translucidità), lo splendore (un tipico punto luminoso quando la perla è posta in piano), il colore (generalmente bianco vellutato che può tendere al verde, viola e bronzo, rari i colori vivaci), la lucentezza (un caratteristico riflesso molto vivo nelle perle naturali, meno in quelle coltivate), la forma (oltre che sferica può essere emisferica, a goccia, tondo-appiattita e irregolare, per le perle barocche), il peso (calcolato in grani).
Nella tradizione cinese la perla è rivestita di sacralità in quanto originata dall'acqua e perchè rappresenta il principio femminile "yin". Da ciò la relazione con la donna e la fecondità, sentita anche per l'analogia tra il feto e la perla dentro l'ostrica.
Già i popoli antichi usavano le perle per collane (Assiri, Greci, Romani), le perle trovarono il massimo risalto nello splendore dell'oreficeria bizantina e nella sontuosità del costume rinascimentale. L'alto costo ne limitò l'uso alle classi più abbienti finchè non si diffuse la produzione di perle coltivate. Oggi sono in commercio anche perle artificiali, dette "roman", costituite da uno strato di alabastro ricoperto di materiale perlaceo, di scarso valore.

 

2 commenti:

  1. E' molto buffo pensare come questa secrezione difensiva animale sia diventata per l'uomo un oggetto prezioso ... vabbe' anche l'avorio pero' lo era :o( Inizio col dire che non mi sono mai piaciute e, se per i cinesi sono 'sacre', nella tradizione italiana dell'interpretazione dei sogni sono 'lacrime' :o( Sinceramente ritengo una volenza infilare qualcosa nel guscio delle cozzi ... Se proprio falso dev'essere, che sia roman allora :oD

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  2. @ ZeN: Le perle non sono falsificazioni, sono sempre esistite. E' la "cozza" che si difende naturalmente dagli intrusi. L'uomo l'ha però forzata parecchio... :o/

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