martedì 9 agosto 2016

Partigiani

Piazza Garibaldi, Ravenna
Medaglia d'oro per i servizi resi
foto di wikipedia.org



In Italia erano i gruppi autonomi formatisi fin dal 1943 che si organizzavano in brigate e divisioni di varie ideologie: comunista (brigate Garibaldi, le più numerose), socialista (brigate Matteotti), Partito d'Azione (brigate Giustizia e Libertà), repubblicana (brigate Mazzini) e monarchica (brigate autonome).
L'anno successivo ciascuna di queste formazioni passò sotto la direzione politica del Corpo Volontari della Libertà. La Convenzione di Ginevra del 1948 ha stabilito che ai partigiani spetta lo status di prigionieri di guerra se sussistono le condizioni che li qualifichino come legittimi combattenti: dipendenza da un comando responsabile, riconoscibilità a distanza e conduzione della lotta armata apertamente, rispetto delle norme del diritto di guerra.
Per lotta partigina si intende una guerra di difesa di natura civile contro l'occupazione militare, la conquista o la colonizzazione di un territorio. Tale forma di conflitto è sancita come lecita dall'Assemblea Generale dell'ONU che dichiara "la legittimità della lotta da parte dei popoli sotto oppressione coloniale per esercitare il loro diritto all'autodeterminazione e all'indipendenza" invitando "tutti gli Stati a fornire assistenza morale e materiale". Ciò che contraddistingue il partigiano dal soldato, oltre all'irregolarità, all'accresciuta mobilità e all'impegno politico, è la sua natura territoriale legata alla difesa di un'area geografica.
I partigiani esistono fin dall'antichità, come Spartaco e il suo esercito irregolare, per esempio, contro un potere ufficialmente costituito. In epoca moderna vediamo movimenti partigiani nella guerra partigiana spagnola (1808) e guerriglia partigiana si ebbe nel 1809 in Austria e Tirolo. Il riconoscimento della sua figura avvenne negli anni 1812-13 in Prussia quando lo Stato Maggiore prussiano incitava i germanici alla resistenza partigiana.
Il brigantaggio italiano avvenuto a partire dal 1860 può essere inquadrato come lotta partigiana, una resistenza armata al processo di unificazione nazionale guidato dai Savoia. Bande armate di ex soldati borbonici o semplici contadini (i cosiddetti briganti) fronteggiarono le truppe regolari del Regno d'Italia talvolta riuscendo a prendere il controllo di interi territori.
In Russia apparve nel 1812 e Lenin ne farà uno strumento del Partito. In Cina Mao guiderà la lotta partigiana contro il Giappone e Chiang Kai-Shek costruendo attorno il Partito Comunista, che poneva al centro la figura del partigiano. Durante la II guerra mondiale, insieme alla Resistenza italiana, vi sono state analoghe forme di lotta nel mondo e in Europa, come nell'ex Iugoslavia, Russia, la Resistenza tedesca e quella francese.
In Italia il termine "partigiano" fu usato per definire tutti i combattenti della Resistenza, specie coloro che avevano scelto di darsi alla macchia unendosi a formazioni armate, mentre coloro che operavano clandestinamente nelle città erano chiamati "patrioti".
Le caratteristiche principali dei partigiani erano: la partecipazione volontaria alla lotta armata, il mancato utilizzo di uniformi o altri segni di riconoscimento, organizzazione in bande armate, utilizzo di soprannomi per non farsi riconoscere, collegamento a un'orgnizzazione politica.
Il partigiano non è un terrorista in quanto quest'ultimo opera contro i civili e non contro le forze militari.

  Mario Musolesi, Emilia Romagna
Marzabotto 1944

4 commenti:

  1. I partigiani in tutto il mondo e in ogni epoca hanno rappresentato la 'risposta armata' a ogni tipo di oppressione o invasione. Molti di loro hanno lottato contro 'gli stranieri' mentre altri contro i loro connazionali che esercitavano un eccessivo potere vessatorio contro la popolazione.
    In generale la loro figura potrebbe risultare controversa perche' se in molti stati una volta 'superato il problema' hanno deposto le armi e sono ritornati ad essere normali civili, in altri luoghi sono stati solo il tramite per cambiar tipo, bandiera e nome all'oppressione stessa :o(

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  2. @ ZeN: ti riferisci a Fidel Castro? Non l'ho mai considerato un partigiano, ma un "rivoluzionario". I partigiani combattevano in piccoli gruppi territoriali, in genere non erano granchè equipaggiati ma contavano solamente sull' amore per la libertà del loro Paese. Credo esista una certa confusione su questa figura, che non ha nulla a che vedere con l'oppressione della gente. Altra cosa sono i falsi partigiani, quelli che si proclamavano tali ma erano solo dei sanguinari.

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  3. Il mio sguardo era rivolto piu' verso oriente e precisamente in Cina ... ma dato che non conosco benissimi tutti i fatti, avevo evitato di nominarla chiaramente :o)

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  4. Ah...ecco. Manco io so com'è andata la faccenda, ma per gli Europei i partigiani son tutt'altra cosa. ;o)

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