Popolazione indigena della Nuova Guinea che si crede derivi dalle migrazioni di genti australoidi provenienti dall'insulindia.
Parlano una serie di lingue prive di parentela che rivelano una disunità etnica. Tra i Papua si distinguono i gruppi delle regioni interne dell'isola, quelli dei bacini dei bassi corsi fluviali e delle zone forestali esterne.
I Papua dell'interno parlano lingue affini, vivono raggruppati in comunità aperte, organizzate socialmente per classi d'età e strutturati su base patrilineare. L'economia è prevalentemente agricola di tipo seminomade ma allevano maiali e pollame. Questo ha portato alla formazione di zone abitate costituite da capanne usate come dormitori per uomini, per donne, per famiglia, oltre a capanne "specializzate" (casa degli uomini, casa-cucina, casa cerimoniale, ecc.).
Prodotti tipici sono le asce da guerra, la lancia, l'arco, lo scudo quadrangolare e le maschere-elmo in fibre e scorza d'albero.
Fra i gruppi più significativi, gli Enga, i Kuku-Kuku, i Mbowamb, i Bena-Bena, i Sitamin, i Moni, gli Ndani, gli Ekari, i Tedi, i Wolani e i Deni.
I Papua costieri risentono di influssi esterni, possono avere forme patri-matrilineari, matrilineari, patrilineari sia a struttura totemica sia basata sulle classi di età. L'economia è agricola seminomade o sedentaria, diffuso l'allevamento del maiale e del pollame nonchè l'artigianato. Fra questi gruppi sono diffusi villaggi spesso di capanne, su palafitte e fortificati, in alcuni casi retti da capi ma nella maggioranza da consigli di anziani. Le capanne spesso ospitano un intero clan. Tipico il culto dei crani (che in passato portò alla caccia alle teste), il seppellimento in due tempi, il culto degli antenati, l'uso di maschere rituali spesso di pregevole fattura e le statue lignee. Fra le armi, lo scudo ovale in fibre, la clava lignea, l'arco, la lancia con propulsore. Molto diffusi i tatuaggi e le pitture corporali. I riti di queste genti sono più elaborati e non di rado esistono società segrete.
L'arte dei Papua dà grande rilievo lla decorazione e al colore. Il motivo più ricorrente è la figura umana riportata nei tamburi a clessidra, negli scudi rituali ma soprattutto nelle maschere impiegate nelle occasioni cerimoniali e realizzate con svariati materiali, grandi quanto il volto umano fino a oltre 6 metri. I motivi antropomorfi conferiscono poteri magico-sacrali anche agli oggetti non rituali, a questi motivi si uniscono decorazioni geometriche spesso curvilinee.
Sono sicura che il mondo dei Papua sia colorato e con stili di vita molto semplici :o) Credo (e parlo sempre con il 'se' perche' non conosco questa cultura) che siano tribu' che pur conoscendo i vicini 'civilizzati' sono molto fedeli alle loro millenarie tradizioni. Indubbiamente ci sara' chi ha posato l'occhio nelle loro terre tentando di sottrargliele (e questo e' tipico). Nelle danze mi hanno ricordato gli uccelli del paradiso :oD
RispondiElimina@ ZeN: Credo che imitino le danze degli uccelli, è molto comune nelle comunità tribali. E' innegabile che la loro vita non sia più quella di una volta. Ormai per l'uomo la biodiversità è quasi finita. :o/
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