Mi erudischi si si si :oD ... inzommi, ci si prova! :oD Trovo molto interessanti i video che danno spiegazioni sulle opere pittoriche degli artisti ... ehm piu' che interessanti diciamo proprio indispensabili visto che in questo campo sono un po' rapoide :o( Il video sul Caraggio e' indubbiamente il piu' affascinante in quanto non e' la spiegazione tecnica di un quadro ma e' proprio un 'percorso' in cui la situazione storica, la vita dell'artista e le sue opere ne sono facenti parte. Un aspetto e' sottoposto o si integra ad un altro, e questo e' giusto in quando 'la genialita' di un artistita e' frutto della sua bravura e del suo vissuto :oD Tratti svelti o puntini? Preferisco i tratti ;o) Credo che entrambe siano tecniche molto difficili ma non le considero necessariamente sequenziali anche se i periodi di 'nascita' lo furono. Per alcuni, come Seurat, sono stati l'espressione del percorso della sua maturazione artistica. Si e' volti a pensare che il puntinismo sia molto difficile perche' bisogna impegnarsi nello studio dei colori e delle percezioni quasi matematiche del risultato finale. Personalmene penso che sia piu' difficile operare in maniera impressionistica e riuscire a trasmettere le emozioni dell'autore piuttosto che 'lavorare' con tecniche matematiche perche' ... dipingere emozioni e' piu' difficile che impare formule a memoria :oD La mia ignoranzissima in materia mi ha fatto vedere Magritte in qualche Seurat ahahah che ridere :oD (rido di me)
@ ZeN: Tu sai che Caravaggio è uno dei pittori che preferisco, ne ho letto la vita molti anni fa e ho capito moltissimo la sua pittura. Credo che, per capire bene un artista, bisogna conoscere il suo vissuto, non è possibile prescindere da questo perchè è proprio quello che è che descrive quello che fa. ;o) Il puntinismo arriva dopo l'impressionismo. Non hanno nulla a che vedere fra loro. L'impressionista (lo dice la parola) lavora sulle impressioni, non gliebe frega nulla o quasi delle forme, lui dipinge per le emozioni e gioca con la luce. Il puntinista invece fa un discorso tecnico-pittorico di grande impegno, le forme si vedomo molto di più ma il suo lavoro è votato alla tecnica più che all'emozionalità. Sono due mondi che s'intersecano ma rimangono molto ben definiti, mondi bellissimi che si discostano totalmente dalla pittura classica accademica, e difatti all'epoca li hanno presi "a sassate" all'inizio, e loro no, testardi, coi quadri si pagavano l'osteria e insistevano nel loro sogno. Quando si compie una rivoluzione così grande è quasi inevitabile, ma senza di loro mancherebbe un pezzo di storia e non so cosa vedremmo adesso. ;o)
Mi erudischi si si si :oD ... inzommi, ci si prova! :oD Trovo molto interessanti i video che danno spiegazioni sulle opere pittoriche degli artisti ... ehm piu' che interessanti diciamo proprio indispensabili visto che in questo campo sono un po' rapoide :o( Il video sul Caraggio e' indubbiamente il piu' affascinante in quanto non e' la spiegazione tecnica di un quadro ma e' proprio un 'percorso' in cui la situazione storica, la vita dell'artista e le sue opere ne sono facenti parte. Un aspetto e' sottoposto o si integra ad un altro, e questo e' giusto in quando 'la genialita' di un artistita e' frutto della sua bravura e del suo vissuto :oD
RispondiEliminaTratti svelti o puntini? Preferisco i tratti ;o) Credo che entrambe siano tecniche molto difficili ma non le considero necessariamente sequenziali anche se i periodi di 'nascita' lo furono. Per alcuni, come Seurat, sono stati l'espressione del percorso della sua maturazione artistica. Si e' volti a pensare che il puntinismo sia molto difficile perche' bisogna impegnarsi nello studio dei colori e delle percezioni quasi matematiche del risultato finale. Personalmene penso che sia piu' difficile operare in maniera impressionistica e riuscire a trasmettere le emozioni dell'autore piuttosto che 'lavorare' con tecniche matematiche perche' ... dipingere emozioni e' piu' difficile che impare formule a memoria :oD La mia ignoranzissima in materia mi ha fatto vedere Magritte in qualche Seurat ahahah che ridere :oD (rido di me)
@ ZeN: Tu sai che Caravaggio è uno dei pittori che preferisco, ne ho letto la vita molti anni fa e ho capito moltissimo la sua pittura. Credo che, per capire bene un artista, bisogna conoscere il suo vissuto, non è possibile prescindere da questo perchè è proprio quello che è che descrive quello che fa. ;o)
RispondiEliminaIl puntinismo arriva dopo l'impressionismo. Non hanno nulla a che vedere fra loro. L'impressionista (lo dice la parola) lavora sulle impressioni, non gliebe frega nulla o quasi delle forme, lui dipinge per le emozioni e gioca con la luce. Il puntinista invece fa un discorso tecnico-pittorico di grande impegno, le forme si vedomo molto di più ma il suo lavoro è votato alla tecnica più che all'emozionalità. Sono due mondi che s'intersecano ma rimangono molto ben definiti, mondi bellissimi che si discostano totalmente dalla pittura classica accademica, e difatti all'epoca li hanno presi "a sassate" all'inizio, e loro no, testardi, coi quadri si pagavano l'osteria e insistevano nel loro sogno. Quando si compie una rivoluzione così grande è quasi inevitabile, ma senza di loro mancherebbe un pezzo di storia e non so cosa vedremmo adesso. ;o)