Pitigliano (Grosseto) conta circa 2000 abitanti nel borgo, dista 54 km da Orvieto, 58 da Viterbo e 80 da Grosseto.
Nel VIII secolo a.C. fu un insediamento etrusco, probabilmente distrutto da Porsenna nel 500 a.C.
Del I secolo a.C.-II d.C. la presenza romana, nel 1188 fu un castro (borgo fortificato) dei conti Aldobrandeschi, signori della Maremma e nel 1274 uno dei maggiori fortilizi della loro contea nelle guerre contro Orvieto.
Nel 1313 subentrano gli Orsini per via matrimoniale nella contea di Sovana che furono costretti a lunghe lotte con Orvieto e poi Siena che, conquistata la Maremma, costrinsero gli Orsini a innalzare Pitigliano a capitale della contea.
Con Niccolò III il borgo si arricchisce di monumenti rinascimentali (Antonio da Sangallo, Baldassarre Peruzzi e Anton Maria Lari).
Nel 1604 Ferdinando I, granduca di Toscana, acquista tutti i possedimenti degli Orsini, dalla metà del secolo inizia ad aumentare il numero degli ebrei che qui si rifugiavano.
Grazie alla facilità di lavorare la roccia vulcanica, gli uomini nei secoli preferirono scavare più che costruire, nacque così la "civiltà del tufo", di cui hanno lasciato impronte Etruschi ed Ebrei.
Gli Etruschi, scavando nel terreno, costruirono tombe, ipogei, cunicoli e le "vie cave". Gli ebrei, vissuti a Pitigliano per 500 anni, usarono le grotte per il loro culto dando vita a una città sotterranea fatta di oratori rupestri, cunicoli per lo scorrimento dell'acqua, colombari, stalle, cantine e case rupestri trasformate in magazzini.
Pitigliano si trova su una rupe di tufo, è tutto costruito in tufo. Palazzo Orsini è il suo maggior monumento, di origine medievale (XIV secolo), era la residenza dei conti Orsini, ristrutturata nel Cinquecento da Antonio da Sangallo secondo canoni rinascimentali. Le sale interne sono sede del Museo d'arte sacra.
La fontana medicea è a 5 archi, preceduta dall'acquedotto seicentesco.
L'abitato ha vicoli pittoreschi con scalinate, loggette e decorazione cinquecentesche.
La cattedrale fu ampliata nel Settecento in forme barocche. La chiesa di San Rocco ha una facciata rinascimentale e l'interno affrescato.
Molti sono i ricordi della comunità ebraica che viveva nel ghetto, tanto da far meritare a Pitigliano il titolo di "Piccola Gerusalemme". La sinagoga fu fondata nel 1598, sotto di essa si sviluppano vari ambienti scavati nel tufo (il bagno rituale, la macelleria e la cantina kasher, il forno degli azzimi).
Lungo la strada per Sorano si trova il parco Orsini di cui rimangono padiglioni, statue e sedili in tufo.
Le vie cave finiscono per intersecare le necropoli dove è stato allestito un parco archeologico all'aperto.
Il vino "Bianco di Pitigliano" è stato il primo vino a ottenere la Doc in Maremma, è conservato in cantine scavate nel tufo. Ottimo l'olio.
Tipico lo "sfratto", un dolce natalizio a forma di lungo bastone che contiene miele e noci (di antica origine ebraica). Nella cucina locale l'impronta degli israeliti è evidente anche in altri piatti.
Nel Museo Civico Archeologico della Civiltà Etrusca si trovano reperti etruschi, dalle ceramiche primitive ai grandi vasi di Bucchero decorati a bassorilievo.
Nel Museo Archeologico all'aperto "La città dei vivi, la città dei morti", nella via Cava del Gradone, si trovano la ricostruzione di una capanna e di una casa arcaica (nella "città de vivi") e una riflessione al culto etrusco della sepoltura nella "città dei morti".
Nel Museo Ebraico, Sinagoga e Ghetto si trovano testimonianze di vita della comunità ebraica che prosegue nei locali scavati nel tufo e al Cimitero Ebraico.
Il Museo Diocesano di Arte Sacra conserva una raccolta di oggetti sacri, sculture lignee, dipinti su tavola e tela, opere di oreficeria, materiale lapideo, tessuti preziosi, pergamene e libri antichi.
Nel Museo della Civiltà Giubbonaia si trova una ricca collezione privata di utensili e oggetti da lavoro dell'antica civiltà contadina.
Pitigliano si si si :o) ... ecco! :o( Ehm c'e' sempre quella punta di antagonismo con il vicinato ... ma caliamo un velo pietoso. Paese molto bello architettonicamente e molto ospitale. Negli ultimi decenni ha saputo ben convertirsi al turismo e adesso ne ricava i suoi frutti :o) E' indubbiamente da visitare si si si :o)
RispondiElimina@ ZeN: Da visitare...l'ho visto di sfuggita in un bruttissimo periodo della mia vita. Lo ricordo molto vagamente...ma ricordo bene tutti i "buchi" nel tufo che mi hanno fatto pensare a un pericoloso "groviera" sotterraneo sotto la cittadina. Molto bella. Adesso la vedrei con tutt'altri occhi. :o)
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