venerdì 1 aprile 2016

Murano





Murano (4500 abitanti) è una frazione di Venezia, posta su 5 isole naturali e 2 artificiali della Laguna Veneta.
Nota per i suoi monumenti e per le sue vetrerie che producono cristalli, vetri artistici, specchi, conterie, ecc., ha antiche fornaci tuttora attive, anche se in numero assai limitato e con una produzione ridottissima.
Il suo monumento più importante è la basilica dei SS. Maria e Donato, consacrata nel 1140, con influenze bizantine e romanico-lombarde. All'anno della consacrazione risalgono i mosaici policromi del pavimento; i mosaici sulle pareti sono del XIII secolo, gli affreschi del XIV.
La chiesa di San Pietro Martire fu fondata nel 1348, ricostruita nelle forme attuali nel 1511. All'interno si trovano dipinti di Giovanni Bellini, Veronese, Palma il Giovane, ecc., inestimabili i lampadari in vetro e splendida la cappella della famiglia Balla.
La chiesa di Santa Maria degli Angeli è del 1529. D'impronta palladiana il palazzo Treviso.
L'ex chiesa di Santa Chiara risale al 1231.
Il palazzo dei Vescovi di Torcello, dimora del vescovo Marco Giustinian, è un bell'edificio gotico fondato nel 1861.
Palazzo Da Mula presenta in facciata formelle e motivi incastonati molto anteriori al Quattrocento che formano il carattere dell'arte ogivale veneziana. E' in stile gotico e ospita il Municipio di Murano.
Il Museo Vetrario, nel palazzo Giustinian, del Seicento, conserva importanti raccolte di vetri egiziani e fenici, romani ed ellenistici. Notevole anche la raccolta di vetri spagnoli e boemi, larga la rappresentanza della scuola muranese, soprattutto dei secoli XV-XVI e delle riprese posteriori al Settecento.



Murano è nominata per la prima volta nell'840, nell'XI-XII secolo era località di transito da Torcello ed Equilio (centro della Laguna scomparso, nel territorio dell'attuale comune di Jesolo) verso Venezia. La città fu quasi autonoma fino al 1171, dal 1275 fu retta da un proprio podestà, si diede delle leggi e coniò una propria moneta (l'Osella).
Ben presto divenne importantissima per la lavorazione artistica del vetro grazie a un decreto della Serenissima che ne sanciva il trasferimento delle fornaci da Venezia a causa dei gravi incendi che provocavano. Sotto Napoleone furono chiusi e demoliti moltissimi conventi e chiese.
La storia del vetro di Murano nasce nel 1291, ma questa industria vi era già radicata da tempo. Concentrare a Murano le vetrerie permetteva a Venezia di controllarne l'attività, gelosa di un'arte che l'aveva resa celebre in tutto il mondo. I mastri vetrai erano obbligati a vivere nell'isola e non potevano lasciare Venezia senza un permesso speciale. Molti però riuscirono a fuggire esportando all'estero le loro celebri tecniche.
La più importante crisi dell'industria avvenne nel XV secolo, quando si cominciarono a fabbricare i cristalli di Boemia. Solo i mastri vetrai, fra i non nobili, potevano sposare figlie di patrizi, chi non risultava cittadino muranese non poteva svolgere alcun tipo di lavoro in vetreria, non partecipava ai consigli e non usufruiva di alcun privilegio. Il maestro vetraio è assistito da due aiutanti: il servente e il serventino che sorreggono la lunga canna metallica sulla quale il maestro soffia per dare al vetro la forma desiderata. Il servente e il serventino manipolano il vetro con gli attrezzi.
Prima di Napoleone nell'isola si contavano 18 tra parrocchie, monasteri e conventi, oggi rimangono 3 chiese funzionanti.




2 commenti:

  1. Murano non e' un posto qualsiasi! ... Murano e' Murano! :oD Gioiellino nella laguna di Venezia, bella architettonicamente e ricca dell'eccellenza prodotta dai mastri vetrai :o) Le sue produzioni sono conosciute in tutto il mondo, ne dobbiamo essere fieri, si'! :oD

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  2. @ ZeN: Devo dire che i Mastri oggi sono pochissimi (quelli che soffiano nel tubo, per intendersi), molti si dedicaco alla lavorazione del vetro con gli attrezzi. Si possono vedere facilmente creare bellissimi oggetti. :o)

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