Nel comune di Manciano, Montemerano conta 503 abitanti nel borgo, dista 50 km da Grosseto, 75 da Orvieto e 77 da Viterbo.
Il "castello" di Montemerano è citato già nell'896, dell'abbazia di San Salvatore sul Monte Amiata. Passa sotto il dominio degli Aldobrandeschi che costruiscono la rocca e circondano di mura il paese. Feudo della famiglia orvietana dei Baschi è venduta al Comune di Siena che ne rifece la cinta muraria e la rocca (di cui rimane una torre quadrata). Nel 1556 fu inglobata nel vicariato di Sovana ed entra a far parte del ducato mediceo.
Borgo medievale in terra etrusca, conserva il centro storico stretto fra tre cinte di mura, al sommo di un colle-giardino con ulivi e cipressi. L'impianto urbanistico è dei secoli XIII-XIV con vicoli che vanno a piazzette, slarghi e salite che portano alla piazza del Castello.
Entro le mura medievali il borgo è intatto, la parte più alta del paese è chiamata "castello", quella fortificata dai Senesi nel Quattrocento protegge il quartiere sorto nel Duecento sotto la rocca aldobrandesca, la terza fase completa l'assetto difensivo e risale al Quattrocento.
Piazza del Castello è uno spazio continuo di architettura spontanea con edifici in pietra a vista, loggette ad archi, terrazze, finestre fiorite. Il "palazzo" fu dimora prima degli Aldobrandeschi, poi dei Baschi e dei vicari senesi, quindi sede del Comune di Montemerano, dal XV secolo.
Via Italia è il cuore del borgo medievale, dove si teneva il mercato. La chiesa di San Giorgio è di origini trecentesche consacrata nel 1430, è l'edificio religioso più importante della Maremma meridionale, integro nella sua architettura, conserva importanti opere d'arte fra cui il polittico del pittore senese Sano di Pietro del 1458. La chiesa conserva intatta la stratificazione delle diverse fasi della sua decorazione, dagli affreschi tardogotici a quelli della Leggenda di San Giorgio del 1491, agli altari barocchi e alla cappella di gusto rococò del Buon Consiglio (1791).
A Montemerano si trova un olio di prima qualità che condisce piatti di origine contadina come la "padellata" di cacciagione e la "scottiglia" maremmana.
I tortelli di Montemerano contengono ricotta fresca, erbette, spinaci o bietola, sono conditi con ragù di carne. Nella versione dolce il ripieno è lo stesso, ma con zucchero e cannella al posto del sale. L'acquacotta è una zuppa di verdure dell'orto con cipolla, sedano e pomodoro arricchita da uovo fresco che va rotto sulla zuppa calda subito prima di versarla sul pane raffermo a fettine. Ognuno prepara l'acquacotta a modo suo e secondo le verdure di stagione.
Fra i musei, il Museo della Preistoria e Protostoria della Valle del Fiora che fa parte del Parco degli Etruschi, ricostruisce la preistoria e protostoria nelle valli del Fiora e dell'Albenga. Nel Museo Archeologico di Saturnia è ospitata la raccolta della famiglia Ciacci con reperti provenienti dai principali centri etruschi delle valli del Fiora e dell'Albenga, dalla necropoli di Poggio Buco, a Saturnia e dai Pianetti di Montemerano.
Montemerano e' un gioiellino :o) In zona e' considerata una localita' da uip e ambita (almeno una volta) da gente danarosa o da stranieri :o) Questo piccolo borghetto oltre ad essere piacevole di suo e' situato molto bene ... a due passi da Saturnia e su una direttrice che dall'Amiata scende a Grosseto :o) Me piase si' :oD
RispondiElimina@ ZeN: Concordo, bel posto, sì. Fuori dal tempo ma vicino ad altri bellissimi luoghi. :o)
RispondiElimina