venerdì 4 marzo 2016

Gualtieri





Comune in provincia di Reggio Emilia con 6700 abitanti, 670 nel centro storico. Dista 24 km da Reggio Emilia, 29 da Sabbioneta e 32 da Parma.
Nel II secolo a.C. i Romani iniziarono le bonifiche della zona e il territorio viene diviso in centurie.
Dell'885 il primo documento certo che nomina il Castrum Valterii e nel 1435 Gualtieri entra nei domini parmensi dei duchi Sforza di Milano. Ceduta poi al ducato ferrarese, è dato in feudo nel 1567 a Cornelio Bentivoglio, di una delle più importanti famiglie bolognesi, come ricompensa per il suo impegno per la bonifica della bassa pianura reggiana.
L'opera di risanamento terminò con suo figlio Ippolito nel 1604, la bonifica Bentivoglio è considerata la più importante bonifica idraulica della Bassa padana fino all'Ottocento.
Gualtieri subisce potenti alluvioni dovute alla piena del Po nel 1765, 1872 e 1951.
Nel 1965 muore nel ricovero di Gualtieri Antonio Ligabue, considerato il maggiore pittore naif d'Italia.
Gualtieri è disegnata come una minuscola corte attrezzata dai Marchesi Bentivoglio, i progettisti, esperti d'arte teatrale a Ferrara, hanno voluto coinvolgere lo spettatore in una messinscena simbolica e spettacolare del potere.
Piazza Bentivoglio è un magnifico e luminoso spazio quadrato, è una delle più belle piazze d'Italia (1594-1600). Il complesso urbano è stato progettato integrando il vecchio borgo nella nuova sistemazione, nella piazza confluiscono tre strade che aprono la prospettiva sulle tre costruzioni principali: il palazzo, la chiesa e la torre.
Il palazzo Bentivoglio fu realizzato contemporaneamente alla piazza, un secolo dopo era già in declino. Nel 1750 lo acquistò il Comune e ne demolì gran parte, resta intatto solo il lato prospiciente la piazza. Nel 1775 fu costruito il teatro. Notevoli i cicli pittorici al piano terra e in diverse sale al piano nobile che raccontano una mitologia padana cresciuta all'ombra della storia di Roma, dell'Eneide e dei poemi cavallereschi. Il Salone dei Giganti è affrescato con il ciclo della Gerusalemme Liberata da Pier Francesco Battistelli.
Del 1600 la chiesa di Santa Maria della Neve, dell'originario edificio rimane solo la facciata, le piramidi sono del XIX secolo (come rinforzo strutturale).
La torre civica (1599-1602) fu rinforzata e rialzata nel XVIII secolo.
L'oratorio chiesa della Immacolata Concezione è frutto del restauro settecentesco di un precedente oratorio cinquecentesco. E' della metà del XVIII secolo il soffitto ligneo dipinto a trompe l'oeil.
La chiesa di Sant'Andrea è di antica fondazione, ricostruita nel 1713; il pozzo civico (1775) è a forma di tempietto.
Nella frazione di Pieve Saliceto si trova il santuario dell'Annunciazione della Beata Vergine, una delle più belle chiese seicentesche vicine al Po con bella decorazione in stucchi policromi.
A Santa Vittoria sorge palazzo Greppi (1770-79), un particolare esempio di residenza nobiliare integrata a fabbricati agricoli. Le decorazioni pittoriche del salone centrale sono di Giovanni Morini.
Prodotto tipico di Gualtieri è l'uva fogarina, protagonista di una celebre canzone della tradizione popolare, da cui si ricavano il vino rosato, il passito e la grappa; poi la cocomera reggiana di Santa Vittoria e il culatello della Valle del Po.
Piatto tradizionale i cappelletti in brodo o i tortelli di zucca.
Fra i musei, Palazzo Bentivoglio, con visita guidata alle sale e ai cicli pittorici; all'interno del palazzo si trovano il Museo Documentario Antonio Ligabue, in cui è ricostruita la vita del pittore, e la Donazione Umberto Tirelli, un grande sarto teatrale, con una cinquantina di disegni e oli di sua proprietà.

2 commenti:

  1. Veramente 'teatrale' la piazza principale! Molto bella e ben progettata! Belle anche le architetture antiche o cio' che ne rimane ... certo essere alluvionati dal Po non e' stata cosa da poco :o(

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  2. @ ZeN: Uno scrigno di eleganza... :o)
    Purtroppo le genti che vivono vicino al Po erano "abituate" alle sue esondazioni. Il Po straripava e si espandeva "libero" per le campagne. Faceva danni, sì, ma sempre meno dei fiumi con argini alti in cemento che provocano vere "cascate" d'acqua. Per questo consigliano di non "incuneare" troppo le acque dentro manufatti di cemento, ma favorire l'espandersi dell'alluvione in modo meno traumatico. ;o)

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