lunedì 1 febbraio 2016

Toppo





Toppo si trova nel Comune di Travesio, in provincia di Pordenone, ha 400 abitanti e dista 40 km da Pordenone, 95 da Treviso e 114 da Trieste.
"Toppo" deriverebbe da "Tòp", connesso al longobardo "tuppaz", "collinetta".
Al 1160 risale la prima attestazione di un signore di Toppo, Uroino, figlio del normanno Sigfrido, che dal Regno di Napoli sarebbe arrivato in Friuli per difendere la chiesa di Aquileia, diventando feudatario del Patriarca di Aquileia.
Il primo riferimento all'insediamento rurale è del 1220 in cui si elencano i beni feudali consistenti in un castello e otto masi ai suoi piedi.
Nel 1543 fu edificato un nuovo palazzo dei conti di Toppo nel borgo sottostante il castello. Nel 1976 ci fu la ricostruzione dopo il terremoto che ne ha modificato l'impianto urbanistico.
Toppo è un borgo rurale, tra i meglio conservati della collina pordenonese, il territorio è costituito da piccole borgate cristallizzate nel tempo su cui spicca il borgo Martins, coi muri di sasso e il nucleo con le case a corte e i giardini interni. Il cinquecentesco palazzo dei conti Toppo-Wassermann è diventato centro culturale per l'intero territorio. A Travesio, nella chiesa di San Pietro, sono conservati splendidi affreschi del Pordenone.
Il borgo di Toppo ha due nuclei distinti, separati dal rio Gleria: uno si identifica con i masi di Toppo, l'altro è la borgata Pino ai piedi del castello. L'attuale palazzo dei Conti Toppo faceva parte di uno degli 8 masi (case rurali a conduzione familiare) che nel 1220 costituivano il borgo di Toppo e Pino.
Palazzo Toppo-Wassermann, nella borgata di Pino, è chiamato anche "dei Martins", dal nome degli antichi proprietari. Questa dimora signorile di campagna cinquecentesca, rimaneggiata nel Settecento, era sede amministrativa per gli affari della famiglia Toppo e luogo di villeggiatura. Sul portone d'ingresso si trova una scritta incisa: "Vengo aperto perchè escano i cattivi. Vengo chiuso perchè restino i buoni". All'interno, due affreschi di arte sacra popolare del XVII secolo e la cappella gentilizia di San Girolamo.
Davanti al palazzo si trova la residenza estiva del conti di Spilimbergo.
Molti gli edifici in sasso di Borgo Martins. Gli imponenti resti del castello dominano la piana, sono visitabili con un percorso guidato. E' uno dei più importanti esempi di architettura fortificata del Fiuli del XII-XIV secolo ma nel Cinquecento era già abbandonato e in rovina. Al suo interno è stato portato in luce l'impianto di una zecca clandestina che coniava monete false, veneziane e carinziane, nel XIII secolo. All'interno della cerchia esterna di mura fu eretta la chiesa di Sant'Antonio Abate, con pregevoli affreschi del XIV secolo.
Via Fornace conserva le sue case a corte con portico e ballatoio esterno.
A Travesio è d'obbligo una visita a uno dei più rilevanti cicli pittorici rinascimentali del Friuli, conservato nell'antica pieve di San Pietro, rinnovata nell'Ottocento in stile neoclassico. Gli affreschi sono del 1516-26, di Giovanni Antonio de Sacchis detto "il Pordenone".
Il prodotto tipico del borgo è il formaggio salato della Val Cosa, un formaggio morbido, cremoso, maturato in una salamoia di acqua, sale, latte e panna e conservato in tini di larice.
La specialità di Travesio è la frittata con il formaggio salato, poi i piatti tradizionali friulani, come il frico (salame con l'aceto), e il cotechino con le rape (la brovada e muset).
In località Zancan, nella chiesa della Madonna del Latte (o di Cosa), il magnifico portale è decorato con 18 putti alati, opera di Antonio Pilacorte del 1505. Altre località da visitare, la città d'arte di Spilimbergo, i paesi rurali come San Giorgio della Richinvelda e i borghi collinari come Meduno e Tramonti di Sotto.
Palazzo Toppo-Wassermann ospita la sede del Consorzio di 12 Pro Loco del territorio di Spilimbergo, mostre temporanee ed espone i reperti archeologici del castello dei feudatari di Toppo.

2 commenti:

  1. Caspita l'orologio temporale pare si sia fermato a secoli fa'! :o) Ma con questo non voglio dire che c'e' degrado o abbandono, assolutamente no! ... e' tutto cosi' vivo e 'attuale' che sembra di immergesi in una realta' talmente vera come se avessimo fatto un 'viaggio' nel tempo! Guardando le case e il paesaggio ci si aspetta di vedere una carrozza o dei personaggi in costume! Bellissimo si!

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  2. @ ZeN: Bellissimi panorami e bellissimi borghi tenuti come gioielli. Sono state riparate le ferite del terremoto senza sconvolgere il territorio. Un plauso ai Friulani! :o)

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