Monaco di Baviera - Munchen

Città della Germania capitale della Baviera, si è espansa essendo situata all'incrocio di importanti direttrici internazionali del traffico aereo, stradale e ferroviario. E' il principale centro culturale, commerciale e industriale della Baviera e della Germania meridionale.

Si è sviluppata economicamente a partire dall'Ottocento sotto l'impulso dei re di Baviera, grazie ai quali fiorì anche come centro artistico e culturale e fu sottoposta a un profondo rinnovamento urbanistico con la costruzione di notevoli edifici civili e religiosi.

Gravemente danneggiata dai bombardamenti aerei durante la II guerra mondiale, risorse dalle rovine riacquistando il proprio ruolo di preminenza.

Fu fondata da Enrico il Leone nel 1158 e fu residenza ufficiale della casa di Wittelsbach per circa 700 anni. Con il duca Alberto V divenne il principale centro artistico e culturale del Rinascimento tedesco.

Capitale del cattolicesimo nel XVII secolo, fu poi occupata dagli Svedesi e nel corso delle guerre napoleoniche fu capitale del regno di Baviera.

Nella Monaco del dopoguerra nacque il nazismo, con l'avvento del Terzo Reich perdette ogni traccia di autonomia, che riacquistò solo nel 1949. Durante la II guerra mondiale metà della città venne distrutta dai bombardamenti alleati.

Il cuore del nucleo medievale della città è Piazza del Mercato, con l'antico municipio del XV secolo. Residenza ducale dei Wittelsbach dal 1255 ebbe il suo primo grande sviluppo nei secoli XIII-XIV. La cattedrale è del Quattrocento, nel Cinquecento la città ebbe nuove trasformazioni edilizie fra cui la Michaelskirche (del 1583-97). Nei secoli XVII-XVIII vi furono radicali trasformazioni in cui Monaco assunse il carattere di città borghese del Settecento. Di questo periodo il complesso del castello di Nymphenburg (1664-1757); il castello di Schleissheim (1701-27); la chiesa dei padri teatini.

Del Settecento la chiesa di San Giovanni Nepomuceno, quella di St. Anna im Lehel e quella di St. Michael in Berg.

Nell'Ottocento Monaco fu sottoposta  a un ampio e intenso piano di rinnovamento che durò fino al 1918 (con edifici di servizio pubblico, i Propilei e la Gipsoteca).

La poderosa opera di ricostruzione della città  dopo le gravi distruzioni dell'ultima guerra mondiale ha conseguito risultati di grande valore anche con l'opera di restauro dei monumenti storici.

Una prima arazzeria di corte fu istituita dall'elettore di Baviera Massimiliano I nel Seicento, con maestranze tedesche e fiamminghe, l'attività riprese nel 1718 con l'opera di arazzieri francesi provenienti dai Gobelins. La produzione, di mediocre qualità tecnica e artistica, fu prevalentemente di pezzi per arredamento.

Fra i musei, l'Alte Pinakothek (pittura antica tedesca e di altre scuole), la Neue Pinakothek (pitture di artisti tedeschi del XIX secolo, dal neoclassicismo all'espressionismo, dipinti e sculture europee della fine del XVIII secolo in poi, e pittura francese dell'Ottocento); nella Neue Staatsgalerie (raccolte d'arte contemporanea); la Stadtische Galerie (pitture e raccolta d'arte di F. von Lenbach, dipinti tedeschi del periodo romantico, documentazioni legate alla storia artistica moderna di Monaco attraverso lo Jugendstil e il Blaue Reiter); il Museo Nazionale Bavarese (conserva la storia dell'arte bavarese e tedesca in genere, una delle più ricche documentazioni storiche di arte applicata tedesca dal Medioevo al XVIII secolo); nell'antica residenza di Wittelsbach sono conservate pitture, sculture, arazzi, oreficerie, ceramiche e mobili di vari periodi; nel Museo Schatzkammer der Residenz si trova una raccolta di oreficerie dall'età carolingia al XVIII secolo; nella Gipsoteca si trovano collezioni d'arte antica (sculture, bronzi, ceramiche di vari periodi dell'arte greca, romana ed etrusca e il Museo etnologico).