mercoledì 3 febbraio 2016

Modica





Città (54.000 abitanti) a 15 km da Ragusa, tra le più importanti stazioni paletnologiche della Sicilia.
Nel V secolo a.C. era compresa nei domini di Gelone, tiranno di Siracusa. Occupata dai musulmani nel IX secolo, fu centro importante sotto i Normanni che la eressero a sede di contea nel 1139 circa. Governata dai Chiaramonte e dai Cabrera, ottenne poi grandi privilegi coi quali potè divenire un ragguardevole centro culturale. Nel 1693 fu in gran parte distrutta dal terremoto e dopo la ricostruzione non riacquistò più le precedenti caratteristiche.
E' stata inclusa, con la Val di Noto, nella Lista dei Patrimoni dell'Umanità UNESCO per il suo centro storico, ricco di architetture barocche. Molte abitazioni della parte vecchia della città sono spesso l'estensione delle antiche grotte, abitate fin dalla Preistoria (circa 700). La necropoli del Quartiriccio, nel centro storico, è ben conservata, con alcune decine di tombe a forno scavate nella roccia (2200 a.C.).
Il tessuto urbano è un intrigo di casette, viuzze e lunghe scale d'impianto medievale, avviluppato intorno allo sperone della collina del Pizzo sul quale sorgeva l'inaccessibile castello.
Le chiese solitamente non si affacciano sulle piazze ma su imponenti e scenografiche scalinate modellate sulle colline. Lo stile prevalente è il tardo Barocco o Barocco Siciliano della Sicilia sud-orientale, successivo al terremoto del 1693.
La fondazione della città risale al 1360 a.C., dal XV al XX secolo fu una città importante per numero di abitanti e importanza politica, economicamente e culturalmente vivace, anche per gli enti d'istruzione ecclesiastici e laici che la resero un notevole centro di studi.





Fra le chiese, il duomo di San Giorgio, simbolo del Barocco siciliano, bene dell'Umanità UNESCO, ricostruito nel Sei-Settecento.
Il duomo di San Pietro risale al 1301-50 circa, fu riedificato nel 1697-1780, Patrimonio dell'Umsnità UNESCO, è in stile Barocco siciliano e neoclassico.
La chiesa di Santa Maria del Gesù (1478-81) e l'annesso convento (1478-1520) sono Monumento Nazionale, vi si trova uno splendido chiostro tardo-gotico, unico in tutta l'Italia Meridionale (visitabile con limitazioni in quanto l'ex convento è sede carceraria dal 1865).
La chiesa di San Giovanni Evangelista è stata completata nel 1150, con facciata del 1839-1901.
L'ex monastero delle Benedettine risale al XVI-XIX secolo (Palazzo della Cultura), accoglie il Museo Civico Archeologico e la Società Operaia di Mutuo Soccorso.
La chiesa di Santa Maria del Carmelo (del Carmine) risale al XIV-XV secolo, è uno dei pochi monumenti che ha resistito al terremoto, è in stile tardo-Gotico e Barocco.
Fra gli edifici civili, il Palazzo Polara (del Settecento) e Palazzo Napolino-Tommasi Rosso (significativa architettura tardo-barocca del XVIII secolo, la più elegante architettura civile di Modica).
Fra le architetture militari, il castello dei conti di Modica (in cima a una rupe, modificato più volte tra l'VIII e il XIX secolo); la Torretta dell'Orologio (medievale, con orologio del 1725, simbolo dell'antica città) e la casa natale di Salvatore Quasimodo (con arredi e oggetti).





Fra i siti archeologici, la chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore (con magnifici affreschi sulla roccia in stile tardo-bizantino del XII-XVI secolo, in centro, con una serie di cripte e tombe); Cava Ispica (lunga 13 km, con numerose testimonianze di epoche diverse: grotticelle sicule, catacombe cristiane del IV-V secolo, affreschi rupestri nella Grotta dei Santi, la catacomba della Larderia (una città nella roccia), miriadi di grotte naturali scavate dall'uomo, e il Castello Sicano (a 5 piani) incassato nella roccia, forse residenza del principe del luogo).
Cava Lazzaro è una stazione archeologica del Paleolitico con grotte e caverne templari a uso religioso e la Tomba Orsi.
La Cava dei Servi conserva un'ecosistema integro con grotte e necropoli dell'Età del Bronzo.





Famosissima la razza bovina modicana a manto rosso, con corna a lira, la più antica razza autoctona siciliana, e il cioccolato modicano, prodotto seguendo un'antica ricetta azteca (dal 1746): è lavorata artigianalmente a bassa temperatura, la pasta di cacao non si fonde con lo zucchero, dando una cioccolata fondente leggermente granulosa, senza grassi vegetali aggiunti, che non si liquefa fra le mani con il caldo ed è possibile distinguerne i 3 elementi che la compongono: cacao, zucchero e spezie (cannella o vaniglia).



2 commenti:

  1. Ispica, Modica e Noto sono rispettivamente al confine tra le province di Ragusa e Siracusa ... ma sono talmente vicine simili tra loro che 'virtualmente' sembrano un luogo unico :oD Sono terre abitate da sempre, come dimostrano le cave, in felice posizione a due passi dal mare, piu' a sud della Tunisia. Mare, caldo e influenza greca ne hanno fatto luoghi vivibilissimi e architettonicamente belli. Il terremoto ne fece grande scempio ma, come dice il mio boss, i ricchissimi siuri del luogo si fecero la guerra a colpi di mattone ... ehm no a mattonate eh! Ognuno di loro per dimostrare la propria magnificenza, potenza e agiatezza cerco' di ricostruire meglio dell'altro ;o) Ed ecco come in pochi anni queste terre si riempirono di monumenti, chiese tutti in stile barocco (quello dell'epoca). Non conoscevo le mucche ... ma il cioccolato si'! E' veramente superbo :oP si si si!

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  2. @ ZeN: Zona molto conosciuta, apposta ho messo le vacche. Quelle le conoscono in pochi! XD

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