venerdì 19 febbraio 2016

Marilyn Monroe (1926 o 1929-1962)





Norma Jeane Mortenson trascorse la sua infanzia in case-famiglia. Iniziò a lavorare come modella e, dal 1946, entrò nel mondo del cinema.
Ottenne la consacrazione internazionale con "Come sposare un milionario", "Quando la moglie è in vacanza", "Fermata d'autobus" e "A qualcuno piace caldo", con cui vinse il Golden Globe come migliore attrice nel 1959.
Nata a Los Angeles, l'identità del padre non è stata mai chiarita, la madre era mentalmente instabile e non era in grado finanziariamente di prendersi cura della figlia, decise allora di affidare Norma Jeane a una coppia religiosa che si occupava di bambini in affido in cambio di denaro. Venne poi affidata a una coppia di inglesi e la madre entrò in manicomio come schizofrenica paranoide.
La migliore amica della madre, Grace McKee, divenne la sua tutrice, era archivista di pellicole alla Columbia Pictures. Quando la McKee si sposò, Norma Jeane fu mandata all'orfanatrofio dove rimase fino al 1938, durante questo periodo fu affidata a diverse famiglie, dove subì violenze. Tornata da Grace, che si doveva trasferire col marito in Virginia, per non farla rientrare in orfanatrofio le fece sposare il figlio del vicino di casa, James Dougherty nel 1942 e divenne una casalinga.
Il marito si arruolò nella marina mercantile e poi partì per il Pacifico. Norma Jeane traslocò a Los Angeles coabitando con la suocera, qui lavorò come operaia nell'impacchettamento dei paracadute, poi divenne addetta alla verniciatura delle fusoliere degli aeroplani. Un fotografo arrivò allo stabilimento per fotografare  "ragazze che tenessero su il morale delle truppe al fronte" per una rivista, che la esortò a intraprendere la carriera di modella.





Fu eletta "Miss lanciafiamme", divorziò dal marito nel 1946 e iniziò la sua carriera di modella, nello stesso anno firmò il suo primo contratto cinematografico alla Fox e cambiò il nome in Marilyn (da Marilyn Miller, attrice statunitense) Monroe (il nome da nubile di sua madre).
Studiò all'Actors Lab di Hollywood e iniziò a girare i primi film ma nel 1947 il contratto non le fu rinnovato: il capo della 20th Century la reputò non adatta al cinema per la sua insufficiente recitazione drammatica. Prese lezioni di recitazione, canto e timbro vocale alternando piccole parti con il mestiere di spogliarellista al Mayan Theatre di Los Angeles. Nel 1949 la sua celebre foto nuda fu pagata 50 dollari, necessari per pagare l'affitto della sua abitazione.
Divenne una delle più grandi stelle del cinema nel 1953 con "Niagara". Tentando di uscire dallo stereotipo della "dumb blonde" (oca bionda), disse al New York Times "Voglio crescere, svilupparmi e recitare importanti ruoli drammatici. La mia insegnante di recitazione, Natasha Lytess, dice a tutti che ho una grande anima, ma finora nessuno se n'è interessato".
Dopo il matrimonio con DiMaggio fu amante di Frank Sinatra, studiò all'Actor's Studio di New York e nel 1956 sposò lo scrittore Arthur Miller convertendosi all'ebraismo, da cui divorziò nel 1961. La sua salute peggiorò e cominciò a vedere uno psichiatra di Los Angeles. Era dipendente da psicofarmaci, spesso malata e dedita all'alcol. Si fece ricoverare all'ospedale psichiatrico di New York. Ebbe relazioni con John Fitzerald Kennedy e Robert Kennedy.
E' stata trovata morta nella sua casa di Brentwood, a Los Angeles, il 5 agosto 1962, a 36 anni, per una overdose di barbiturici, decesso definito con "alta probabilità di suicidio". E' stata formulata la possibilità della complicità dei Kennedy per la minaccia che lei avrebbe potuto essere per la loro carriera politica, oppure una vendetta della mafia americana nei confronti della famiglia Kennedy per alcune promesse fatte in campagna elettorale e non mantenute.
Joe DiMaggio organizzò il suo funerale, occupandosi delle spese.
Marilyn ha vinto 4 Golden Globe, 2 BAFTA e 1 David di Donatello.




 

2 commenti:

  1. Col senno di poi si puo' senz'altro dire che: ha vissuto poco e male :o( La celebrita' le ha regalato qualche anno di gioia ma la sua espressione sorridente e serena era forse solo di facciata. Sulla sua morte ci sono tutt'ora delle ombre ma senza dubbio l'abitudine americana dell'epoca di bere alcolici e ingurgitare barbiturici non le avrebbero permesso di avere una vecchiaia senza problemi. La sua bellezza viene ancora ricordata anche se, ad esclusione del viso, il suo corpo ricalca gli stereotipi dell'epoca ... difatti non era ne' patita ne' anoressica ;o) E' stata una star, nessuno lo mette in dubbio!

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  2. @ ZeN: Ogni tanto mi piace ricordarla...è un esempio fulgido che la bellezza e la fama non sono poi così indispensabili per essere felici, che la felicità sta dappertutto, basta vederla. Le persone che hanno sofferto fin da piccole rimangono per sempre fragili e poco capite, figuriamoci lei che abbagliava tutti, all'epoca, per le sue curve prorompenti. E chi era interessato a conoscere la sua anima? :o/

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