La Villa dei Misteri

La Villa dei Misteri è una grande villa romana fuori da Porta Ercolanese a Pompei, famosa per il suo fregio pittorico a grandi figure del I secolo a.C. con 10 scene successive raffiguranti probabilmente l'iniziazione della sposa ai misteri dionisiaci. L'interpretazione è ancora controversa.

La villa fu sepolta dell'eruzione del Vesuvio del 79 d.C., è uno degli edifici più visitati degli scavi, soprattutto per gli affreschi del triclinio che raffigurano riti misterici.

Costruita nel II secolo a.C., ebbe il massimo splendore durante l'età augustea, nel corso del suo sviluppo fu notevolmente ampliata e abbellita. Originariamente era una villa con ampie sale e giardini pensili in posizione panoramica, vicino al mare, ma dopo il terremoto del 62 d.C. cadde in rovina, così come la città. Fu trasformata poi in villa rustica con ambienti e attrezzi agricoli, infatti fu adibita alla produzione e alla vendita di vino. Non si conosce il proprietario.

Nella zona d'ingresso si trova il quartiere rustico e servile, con il panificio, le cucine, il forno, il torchio e la cella per i vini. Dopo un piccolo ingresso si trovano 4 stanze, il cuore della residenza signorile, con il peristilio (90-70 a.C.), l'atrio maggiore decorato con paesaggi nilotici, il tablino e una veranda con vista mare (I secolo). Ai lati di queste stanze si sviluppano vari altri ambienti, le decorazioni delle pareti si differenziano a seconda del periodo storico nel quale sono state realizzate. "Affreschi" misterici si trovano nel triclinio (I secolo a.C.), sono a grandezza naturale, realizzati con una tecnica ispirata alla pittura greca e rappresentano scene del mito di Dioniso.