All'inizio, più che un movimento della pittura italiana del secondo decennio del Novecento, la pittura metafisica fu una espressione pittorica, risultata da un'operazione estetica autonoma condotta da G. De Chirico. Successivamente questa ricerca fu ampliata da Carlo Carrà, Alberto Savinio (fratello di De Chirico), Filippo De Pisis e da Giorgio Morandi che resero in espressione pittorica quel senso di mistero percepito entro e oltre la visione reale valendosi di elementi presi dal repertorio dell'irreale o del fantastico. La pittura metafisica si pose in contrapposizione al cubismo e al futurismo.
Alberto Savinio, Il protettore dei porti
foto di www.udinecultura.it
Ecco! ... questo tipo di pittura non la capisco e, cosi' a pelle, mi piace anche molto poco :o( Sicuramente non ho la chiave giusta per guardarla :o( Metafisica e razionalismo architettonico si dice che vanno di pari passo ... si' ci dovro' ancora studiare sopra :o(
RispondiElimina@ ZeN: Ahahaha! Son sensazioni "a pelle". Non ci sbavo nemmeno io...ma il post dà l'esempio di cosa si tratta. ;o)
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