mercoledì 27 gennaio 2016

Architettura degli Stati Uniti





Nel 1780 iniziò uno stile propriamente americano, gli edifici adottarono linee curve e decorazioni come ghirlande o urne. Le ville nella vallata del fiume Hudson furono decorate con fantastici dettagli di ispirazione medievale (come la residenza di George Merritt a Tarrytown, nella contea di Westchester, New York).
I Vanderbilt edificarono le loro residenze in stile neoromanico o neorinascimentale. Alla fine dell'Ottocento le case di abitazione erano in stile vittoriano stick style (strutture con graticciate) o in stile vittoriano con influssi italianizzanti ricche di decorazioni e colorate (sulla costa occidentale).
Nel XIX secolo apparve l'acciaio, le costruzioni si chiamarono cast-iron-building (come il The Arcade, Cleveland, Ohio). Con l'invenzione dell'ascensore fu possibile la costruzione dei grattacieli, tra i primi, il Wainwright Building di Saint Louis (Missouri).
Del XX secolo le architetture di Frank Lloyd Wright (Willit House a Highland Park, Illinois; Robie House a Chicago, Illinois; Millard House a Pasadena, California, e la casa sulla cascata a Bear Run, Pennsylvania).





Alla fine degli anni Venti ci fu l'influsso dell'Art Decò (Chrysler Building, Empire State Building a New York; Chicago Board of Trade Building a Chicago) che conobbe particolare sviluppo in Florida (a Miami Beach, in Lincoln Road e Ocean Drive). Lo stile internazionale arriva tra gli anni Venti e Quaranta. Del secondo dopoguerra le opere di Eero Saharinen, Ludwig Mies Van Der Rohe e Walter Gropius. Il California Crazy consiste nel fare di un oggetto comune una forma architettonica, come uno snack bar a forma di hamburger.
Postmodernista il Metropolitan Opera del Lincoln Center di New York (1966); Piazza Italia a New Orleans è in stile Pop Art. Il decostruttivismo è rappresentato dal Weisman Art Museum (Minneapolis, Minnesota, 1993) e dalla Walt Disney Concert Hall (A Los Angeles, del 2003). L'High-Tech dalla cupola geodetica del Padiglione degli Stati Uniti all'Expo '67 a Montreal, Canada.









2 commenti:

  1. Bhe come avrai sicuramente immaginato, il mio gradimento si ferma alla Biltmore Mansion :oD Eccezionale si', quasi castellifera :oD In resto non lo amo perche' detesto l'altezza (dopo i secondi piani).Immagino che la mia citta' ideale sarebbe 'piu' larga che alta', ariosa e piena di prati e alberi :oD Quindi qui in Usa mi fermo alle costruzioni coloniali e alla fine dell'ottocento ;o)

    RispondiElimina
  2. @ ZeN: Concordo pienamente, i luoghi migliori negli U.S.A. sono quelli che hanno conservato un tenore di vita umano e le testimonianze del loro passato. ;o)
    Questo è l'ultimo post sugli Stati Uniti!

    RispondiElimina