Il merletto è un prodotto tessile ottenuto intrecciando, su una rete di base o liberamente, fili di materiali vari (lino, seta, cotone, oro, argento) con l'aiuto di appositi strumenti: l'ago, i fuselli, l'uncinetto.
Il merletto (o trina o pizzo) è documentato in Occidente nella seconda metà del Quattrocento come ornamento della biancheria, tali lavori, in cui l'ago si appoggia a un fondo tessuto, si possono considerare il momento di passaggio dal ricamo al vero e proprio merletto in cui il filo crea fondo e disegno. Per tutto il Cinquecento dominò il reticello, alla fine del secolo comparvero nei famosi libri di modelli le tipologie definitive dal merletto ad ago veneziano. Si passò dal reticello al punto in aria e quindi nel Seicento al punto a fogliami in rilievo, alla base di diverse trine francesi.
Tombolo aquilano
Intanto la produzione, per soddisfare la forte richiesta, da individuale divenne manifatturiera. Per frenare l'importazione in Francia di merletti italiani e fiamminghi, Colbert nel 1665 ordinò la creazione di numerose manifatture in varie città francesi, facendovi trasferire 30 maestre trinaia veneziane. Da quel momento i punti del merletto assunsero nomi francesi e nel Settecento Venezia, Genova e le Fiandre dovettero imitare a loro volta le trine francesi (dentelles) per combattere la concorrenza.
Reticello - Victoria and Albert Museum
Di origine italiana, ma più popolare, sono anche le trine a fuselli il cui sviluppo fu parallelo a quello delle trine ad ago. Consistono in un tessuto avvolgendo e intrecciando i fili che per un'estremità sono legati a piccoli fusi e per l'altra sono puntati al tombolo.
Filet
Tra i merletti a fuselli, che non raggiunsero la preziosità di quelli ad ago, celebri furono nel Seicento quelli di Genova (rosaces de Genes) e di Milano. Si diffusero poi nelle Fiandre (punto di Bruxelles, molto in voga nel Settecento), in Inghilterra e in Francia.Tra le produzioni che ebbero maggior fortuna vi sono quelle di Malines, di Valenciennes, del Brabante e di Chantilly (merletti neri).
Macramè
Il merletto ebbe larga diffusione anche nell'Ottocento sia per l'abbigliamento sia per l'arredamento e tale uso divenne più generalizzato con l'invenzione (1839) di macchine in grado di imitare i tipi più comuni di trine.
Chiacchierino
L'attività artigianale, ritornata individuale e domestica, ebbe una ripresa intorno al 1870 in Germania, Irlanda e Italia, dove furono istituiti ateliers sperimentali che abbero fortuna almeno fino al Liberty. La produzione artigianale attuale è sempre ridotta e concentrata in pochi centri tradizionali o di interesse turistico.
Uncinetto
tutte le foto sono di wikipedia.org
I merletti su tombolo sono: il pizzo di Cogne, il tombolo aquilano, il merletto di Burano, il pizzo di Cantù e il merletto Goriziano. I merletti su telaio: il reticello e il puncetto. I merletti a mano libera: il chiacchierino, il filet, il macramè e l'uncinetto.
Bellissimi tutti! :o) Sono delle vere e proprie opere d'arte ;o) Serviva tanto tempo, pazienza, precisione assoluta e una buona vista ... anche se, senza 'il talento naturale' nulla viene bene :oD
RispondiElimina@ ZeN: Bisogna esserci portati, sì. Io facevo il filet. :o)
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