mercoledì 28 ottobre 2015

Le marionette





La marionetta è un fantoccio composto da parti di materie diverse (legno, creta, cartapesta, avorio, ecc.) animata, in Occidente, da un sistema di fili, talora molto complesso, da un marionettista nascosto al pubblico, situato su un ponte sopra il palcoscenico. A differenza del burattino la marionetta ha il corpo completo ed è azionata dall'alto. L'altezza in genere non supera gli 85 cm, il peso varia dai 5 ai 7 kg. I marionettisti sono spesso anche interpreti del testo ma recentemente si usano anche attori e cantanti qualificati o incisioni su disco della colonna sonora.
La marionetta ha antiche origini rituali e sacre, documentate da alcuni ritrovamenti archeologici. Un modellino fu ritrovato in Egitto nel sepolcro di un cantore di Osiride. Nella mitologia indiana si narra che il dio Shiva si innamorò della bambola mobile di sua moglie Parvati. Scavi archeologici in Mesopotamia, India, Grecia, Roma, hanno riportato alla luce figurine articolate in legno e argilla. I Greci le chiamarono "agalmata neurospasta", i Romani "pupae", "imaginunculae animatae" ecc. Dopo la caduta dell'Impero romano sparirono dall'Europa come espressione teatrale e assunsero un carattere pubblicitario al servizio di cavadenti, cerusici e venditori ambulanti. Durante il Medioevo apparvero nelle chiese, nelle sacre rappresentazioni durante le cerimonie religiose. A partire dai secoli XVI e XVII il teatro marionettistico assume autonomia e prestigio e si diffonde in Europa sia come spettacolo popolare sulle piazze che come spettacolo raffinato destinato alla nobiltà e alla ricca borghesia. Il repertorio, di origine eroico-cavalleresco, specie nei Paesi soggetti all'influenza spagnola (Fiandre, Napoli, Sicilia, dove poi è sorta l'opera dei pupi), imitò presto temi e luoghi della Commedia dell'Arte. Il teatro per marionette ebbe raramente un repertorio originale, ma attinse a quello teatrale classico e moderno, opportunamente adattato. Durante tutto il Settecento, in Italia, il teatro di marionette fu coltivato particolarmente a Venezia. Il padre di Carlo Goldoni tenne spettacoli di marionette, seguiti con grande interesse dal figlio che scrisse poi diverse commedie per marionette. Nell'Ottocento si ebbe la maggior diffusione di questo teatro, molte città ebbero teatri e compagnie stabili e si moltiplicarono le iniziative originali.





Anche in Italia, Paese di tradizione girovaga, si aprirono teatrini stabili (Teatro Gianduia a Torino e Teatro Girolamo a Milano). Tra i più vivaci marionettisti dell'epoca da citare l'inglese Th. Holden, che fece trionfali tournee negli U.S.A. Nei primi decenni del Novecento si ha una rinascita del teatro di marionette a Praga, Mosca, Monaco, Baden-Baden, Italia, Chicago, Dresda, Svizzera e Parigi. In Italia le famiglie Colla di Milano, Lupi di Torino, Braga di Oderzo, Preti di Modena hanno conservato la tradizione attraverso i propri discendenti. Alla fine del Novecento, nell'Europa occidentale, l'interesse per le marionette (che hanno subìto fondamentali evoluzioni) è andato scemando, mentre nei Paesi dell'Est europeo (in particolare Cecoslovacchia, Russia e Romania) e dell'Europa settentrionale (specie in Svezia) si ebbero ancora diverse iniziative e spettacoli artistici. A Praga, dove è attivo il Teatro delle Marionette, dal 1952 esiste addirittura una cattedra di marionettistica alla facoltà teatrale dell'Accademia di Belle Arti. Nell'Europa occidentale si distingue la compagnia di Salisburgo, che ha in repertorio intere opere di Mozart.


Hanoi - Teatro delle marionette sull'acqua


In Oriente, dove costituisce tuttora una trascrizione del rito religioso, la marionetta ha origini remotissime, forse riconducibili all'India, riallacciabili al mondo tribale. In India fu forse alle origini stesse del teatro e racconta da secoli antiche leggende religiose in baracche che si spostano da un villaggio all'altro. In Indonesia serviva in origine per rappresentazioni legate al culto degli antenati, poi a raccontare le vicende dell'epica indù infine ad affiancare a questi temi importanti leggende locali. Il teatro conserva un carattere cerimoniale: la sua sede principale è la casa privata, dove lo spettacolo è un complemento delle grandi occasioni della vita familiare. In Cina invece è tradizionalmente uno spettacolo popolare. In Giappone, dove fu introdotto dalla Cina nel X secolo, giunse al suo fulgore a Osaka nel 1684, con l'apertura del teatro Takemoto-za, oggi sopravvive come monumento della cultura nazionale.




1 commento:

  1. I 'manovratori' sono degli artisti con la A maiuscola :o) Danno voce, carattere e movenze a questi 'corpi inanimati' trasformandoli in personaggi reali! Bravissimi :oD

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