Miniatura dell'Hortus Deliciarum (1180 circa)
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Luogo metafisico che, secondo molte religioni, attende dopo la morte le anime degli uomini che hanno rifiutato Dio, scegliendo in vita male e peccato.
"Inferno" deriva dal latino "infernus", posto basso, inferiore.
Secondo quasi tutte le culture, l'Inferno è caratterizzato da estremo dolore, enorme disperazione e tormento eterno, la dannazione eterna è solitamente assegnata in base alla condotta morale e spirituale che la persona ha tenuto in vita. Il Demonio, o Tentatore, è una divinità negativa. L'Inferno è un concetto presente in un gran numero di culture precristiane, cristiane e non cristiane. Nei culti egiziani antichi è Amenti, e duplice è il ruolo del dio malvagio Seth. Da un lato è luogo di soggiorno delle anime vuote e malvage, dall'altro è sede di creature primordiali e mostruose. L'anima per salvarsi deve avere condotto una vita giusta e devota, il morto dichiara alle divinità: "non commisi male, non commisi violenza, non tormentai alcun cuore, non rubai nè feci che qualcuno fu ucciso col tradimento, non ferii, non dichiarai il falso nè feci piangere alcuno, non mi masturbai nè fornicai, non peccai o commisi perfidie, non danneggiai la terra coltivata, non fui l'accusatore di alcuno, non mi infuriai senza una buona ragione, non fui sordo alla parola della verità, non compii stregonerie nè fui blasfemo, non feci che il servo fosse maltrattato dal suo padrone nè rifiutai con odio Dio dal mio cuore". Alla morte, il cuore è posto sul piatto di una bilancia e, nel caso fosse più pesante della piuma posta sull'altro piatto, è dato in pasto ad Ammit (la divoratrice), creatura mostruosa di Amerti, oppure sarà reincarnato in un maiale e rispedito nel suo mondo.
Anche per gli Etruschi e le civiltà prelatine le anime potevano godere nella gioia celeste o nel tormento infernale.
Nella civiltà greca, e in seguito quella romana, non compare il termine "Inferno", in quanto il termine "inferi" indica il sotterraneo regno dei morti il cui re è il dio Ade (Plutone per i Romani) e la cui regina è Persefone (Proserpina per i Romani). Il regno dei morti greco-latino era, al contrario di quello ebraico e cristiano, un vero e proprio luogo fisico al quale si poteva accedere in terra da luoghi impervi e segreti. In seguito si formò il concetto di "Campi Elisi", il luogo luminoso di soggiorno delle anime pie e virtuose, e quello di "Tartaro", il terribile luogo dove vengono punite le anime dei malvagi.
Nell'ebraismo l'angelo incaricato alle punizioni, insieme ad altre migliaia di angeli, è Dumah.
Secondo la fede islamica l'Inferno è un luogo in cui, secondo il Corano, i peccatori saranno condannati per l'eternità o, secondo altri, per il periodo che Dio vorrà. L'Inferno è organizzato in gironi a seconda dei peccati commessi, con una punizione erogata da diavoli.
Nella mitologia nordica il regno degli Inferi è Hel o Hela, un luogo squallido costituito da una gigantesca stanza gelida, fredda e buia. Il soffitto è intessuto di serpi che versano veleno sui sottostanti fiumi di sangue in cui nuotano le anime dannate che bevono solo urina di capra. Il palazzo di Hel è chiuso da porte di ferro e cinto da alte mura che racchiudono i suoi sinistri abitanti. La sede del trono è il Dolore, la mensa è la Carestia, il letto di Hel è lo Sfinimento e la Malattia. Nel palazzo abitano tutte le sventure che affliggono l'umanità.
Nell'induismo antico, e nel suo pantheon complicatissimo, l'Inferno è un mondo sotterraneo, regno di Taraka, demone tentatore che semina il dubbio, la furia distruttrice e l'odio. L'anima dannata è vittima dei demoni da lui generati e patisce tormenti fisici.
Nel buddhismo i condannati si trovano in inferno per la legge del karma, la pena è, per ferocia e durata, sempre limitata e commisurata all'azione compiuta.
Nel taoismo il reame dei morti è il Feng Du, govenato dal Re degli Inferi, costituito da un labirinto multilivello di stanze, ognuna preposta a giudicare un tipo di peccato. L'Inferno taoista è stratificato, rispecchia la visione in classi della società cinese e si regge sul principio di giudici he governano in modo retto e terribile. I tormenti inflitti dai demoni sono cruenti: corpi nudi di uomini e donne segati in due, costretti a salire su alberi pieni di lame affilate e decapitati. La condizione infernale non è pemanente e le preghiere dei vivi possono aiutare i morti a passare vari stadi di purificazione e liberarsi. Terminati i tormenti ed espiati i propri peccati, all'anima viene data la Coppa dell'Oblio, quindi viene rispedita nel mondo dei vivi per una nuova reincarnazione. Vivrà nuovamente e dovrà dimostrare di perseguire la Via del Tao (la virtù) per giungere alla perfezione e diventare immortale.
Bhe', diciamocelo chiaramente, non c'e' una religione in cui l'inferno sia un bel posto o dove ci si capiti per caso e non come condanna per i cattivi comportamenti in vita :o) Bhe', aridiciamolo chiaramente, che nonostante in quasi tutto il globo si professi una qualsiasi religione ... ehm pare che non gliene freghi niente a nessuno altrimenti sarebbe un mondo di pace e giustizia :o( Forse tra tutti i luoghi di condanna, gli inferi greco-romani sono i piu' simpatici! Difatti nella mitologia ci si poteva entrare per sbaglio, poteva accare qualcosa e pufff ti rimandavano su', o al contrario pufff e ti rimandavano giu' :o) ... praticamente 'n'albergo :oD
RispondiElimina@ ZeN: Ahahaha! Credo che anche in quell'Inferno dovevi scontare per intero la tua pena...salvo salvataggi miracolosi. :o)
RispondiEliminaL'Inferno (credo) appare in moltissime religioni come deterrente ai cattivi comportamenti. Lo si può paragonare alle Leggi civili, in quanto (se tutti le seguissero) il mondo sarebbe un'Eden. Anche per quanto riguarda le Leggi, non tutti vi si attengono (nonostante il carcere o, peggio, la pena capitale) pur sapendo che potrebbero essere puniti in vita. Figuriamoci in un'utopico Inferno dopo la morte! XD