lunedì 23 marzo 2015

Architettura della Mongolia

Monastero di Erdene Zuu, Harahorin


La tipica abitazione mongola è la yurta (gher), nel XVI e XVII secolo sono stati costruiti vari monasteri che all'inizio avevano l'aspetto di un tempio-yurta. I muri-pergolati e gli  strati di feltro sono stati sostituiti con pietre, mattoni e panconi e le strutture sono diventate permanenti.

 Tempio Ger, tempio-yurta
foto: wikipedia.org

Tra i primi templi quadrati quello di Batu-Tsagaan (1654),

 Un tempio del convento Dashichoiling, Ulaanbaatar
foto: wikipedia.org

un'architettura in stile yurta è il convento Dashichoiling a Ulaanbaatar. Il tempio Laviran, nel monastero di Erdene Zuu, è costruito secondo la tradizione tibetana.


Di tradizione cinese è il monastero Choijing Lama Sum (1904) nella capitale, oggi museo.


Il tempio Tsogchin nel monastero di Gandan a Ulaanbaatar è una combinazione delle tradizioni mongola e cinese.


Nelle stupe buddhiste si coglie l'influsso dell'India, soprattutto nelle decorazioni. Nel sito di Karakorum (la capitale dell'Impero mongolo fondata nel 1220 come importante centro militare e poi centro amministrativo e culturale dell'impero) si trovano i resti delle case e del palazzo del Khan (2475 mq). La città ospitava templi buddhisti, chiese cristiane e moschee islamiche, c'erano sculture di tartarughe presso ogni porta delle mura della città. La sua costruzione è stata seguita da Otchigin, il fratello più giovane di Gengis Khan.





2 commenti:

  1. I mongoli sono stati una popolazione nomade e quindi credo sia veramente difficile trovare resti archeologici importanti, ad esclusione dei templi e delle dimore dei potenti. Per i templi ho notato che in qualsiasi stile costruttivo abbiano usato, li accomuna la semplicita' delle strutture, abbellite si' da belle decorazioni :o) Altra cosa che ho notato (presumo tipica dei popoli che non radicano) la mancanza di cura per il contorno dei templi ... niente giardini, niente panchine, niente lastricati o fontane ... insomma niente di niente. :o(

    RispondiElimina
  2. @ ZeN: Si vede non hanno sviluppato l'arte del giardinaggio, specie paesaggistico-architettonico (Giappone insegna...). ;o)
    E' sempre stato un popolo nomade che badava alla sostanza e poco all'estetica. Credo che la praticità sia in cima ai loro pensieri. ;o)

    RispondiElimina