Efeso - Ephesos

Antica città nella Turchia vicino all'odierno centro di Selcuk.

La sua origine è micenea, fiorì velocemente per i suoi attivi commerci del porto sul Mar Egeo, nel II millennio divenne una colonia ionica. Con i Persiani ebbe un certo benessere. Dopo Alessandro Magno fu del regno di Pergamo con il quale fu donata ai Romani nel 133 a.C., divenne poi uno dei maggiori centri cristiani dell'Oriente. Devastata dai Goti nel 263, si riprese velocemeente e tornò a rifiorire fino al 655, quando decadde con la conquista musulmana. Fu una delle città più popolose del mondo antico, con 225.000 abitanti nel periodo ellenistico-romano, e fra le più ricche.

Dell'Efeso arcaica rimangono i ruderi del grande tempio ionico di Artemide, più volte ricostruito. Imponenti i resti della città ellenistico-romana, all'interno delle mura del 287 a.C., l'agorà era circondata da portici, come il piazzale detto di Verulanus. Il teatro è di età ellenistica, rifatto in età romana, l'odeon è romano. Altri importanti edifici sono la biblioteca di Celso, il tempio di Adriano, vari ginnasi e terme. Del periodo cristiano restano avanzi di numerose chiese. La chiesa più importante era quella di San Giovanni Evangelista, ricostruita nel VI secolo in forme eccezionalmente grandiose. Tra gli altri resti cristiani , il complesso cementeriale detto dei Sette Dormienti (V-VI secolo) con una chiesa, sale e camere sepolcrali decorate con mosaici pavimentali e affreschi. Sotto la chiesa di San Giovanni i Turchi eressero uno dei più importanti monumenti dell'architettura selgiuchide: la moschea di Isa Bey (1375), il complesso comprende un grande cortile ad arcate con fontana per le abluzioni, una sala di preghiera, ora in rovina, e due minareti (oggi ne resta uno).