Antica città della Siria sull'Eufrate a 85 km da Deir-ez-Zor, le cui rovine si trovano presso il centro di Es Salhyie.
Fondata dai Macedoni nel 300 a.C. circa, ebbe grande importanza quale passaggio obbligato delle carovane sulla via tra Palmira e Ctesifonte. Occupata dai Romani nel 116 d.C., fu distrutta dai Sassanidi nel 256 d.C.
La città è protetta da una cinta fortificata con torri angolari, tra i I e il II secolo sorsero numerosi templi dedicati ad Artemide Nanaia, a Zeus Megistos e a divinità orientali (tempio di Bel, con notevoli pitture parietali). Dello stesso periodo sono il santuario dei Palmireni e la necropoli con caratteristiche torri monumentali. Le abitazioni sono di tipo orientale, babilonese. I Romani vi innalzarono edifici militari, come il palazzo pretorio e le terme. E' presenta anche una chiesa cristiana e una sinagoga affrescata. Il suo ricco patrimonio archeologico comprende monumenti, sculture, affreschi da edifici pubblici e privati, prodotti di artigianato, papiri e monete, essenziali per la conoscenza della vita e della cultura della Mesopotamia nei periodi ellenistico, partico e romano.
E pensare che anche questi luoghi sono stati la culla di grandissime civilta'! Ora solo ruderi :o(
RispondiElimina@ ZeN: Le civiltà pare abbiano una vita ad arco, quando raggiungono l'apice del loro splendore succede sempre qualcosa che le fa sparire ... :o/
RispondiEliminapeccato che da quelle parti non si possa più andare almeno per ora...
RispondiElimina@ Laraz: E speriamo non rimanga una tabula rasa ... :o(
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