Centro di soggiorno estivo in provincia di Novara, a 86 km dal capoluogo, sulla sponda nord-occidentale del lago Maggiore. Su due isolotti rocciosi sorgono i suggestivi ruderi del castello Vitaliana, del XVI secolo.
@ Laraz: Ecco. Non la so la storia. Bisognerebbe sapere di chi erano e come mai, nei secoli, sono stati lasciati all'abbandono. Certo, è un peccato aver permesso questa situazione di degrado... :o/
Liberamente copiato e incollato da wikipedia :o))) Sono denominati castelli di Cannero, pur trovandosi nel territorio del comune di Cannobio, tre isolotti rocciosi situati nel lago Maggiore di fronte a Cannero Riviera su due dei quali si trovano delle rovine di antiche fortificazioni. Furono costruiti fra il XI secolo e il XII secolo e detti "Malpaga". Verso la fine del XIV secolo vi abitarono i fratelli Mazzardi, detti "Mazzarditi", originari di Ronco (Frazione di Cannobio). Ai tempi a Cannobio vi era un'aspra contesa fra guelfi e ghibellini, fra la fine del 1403 gli inizi del 1404 i Mazzardi si impossessarono del palazzo del pretorio di Cannobio, invasero Cannero, si impadronirono della Malpaga dalla quale per diversi anni compirono incursioni lungo l'intero Verbano senza disdegnare l'utilizzo di metodi violenti, allo scopo di crearsi una sorta di piccolo "stato privato". Nel 1412 divenne duca di Milano Filippo Maria Visconti. Nel 1414, dando seguito alle suppliche degli abitanti del litorale, Filippo Maria inviò un esercito di 500 uomini, guidato da Giovanni Lonati per sconfiggere i Mazzarditi. La Malpaga, dopo un breve assedio, venne rasa al suolo e i Mazzarditi presero la strada dell'esilio, al pari dei castellani di Valtravaglia, i Franchignoni, che in modo analogo avevano approfittato della debolezza dello stato centrale per crearsi un dominio analogo a quello mazzardo. Il feudo cannobiese venne concesso (1441) a Vitaliano I Borromeo passato in eredità al figlio Filippo, poi a Giovanni III (detto "il Giusto"), indi ai figli di questi, Giberto, Camillo, Ludovico, Francesco, il possesso comprese anche il piccolo arcipelago in cui era sorto il presidio fortificato dei cinque Mazzardi. Nel 1519 Lodovico Borromeo fece costruire una rocca detta "Vitaliana", in onore della famiglia padovana capostipite dei Borromeo. Dopo la morte di Lodovico la rocca fu progressivamente abbandonata a sé stessa, la vicinanza con la riva la rendeva difficilmente difendibile. Nel corso dei secoli successivi divenne rifugio di contrabbandieri, fu usata da pescatori e fu persino sede di una banda di falsari. Attualmente rimangono solo le rovine delle antiche fortificazioni. Negli ultimi anni sono state ripetutamente avanzate ipotesi di ristrutturazione della rocca Vitaliana. L'operazione finalizzata a rendere turisticamente "fruibile" la rocca è osteggiata dalle associazioni ambientaliste. --- fine del copia e incolla ;o) Non capisco perche' le associazioni ambientaliste si oppongano al recupero delle rovine ... forse perche' da noi la parola 'turismo' la associamo a degrado e inquinamente? Negli altri stati di solito la associano a 'entrate di denaro' azz!
@ ZeN: Grazie per le informazioni! Immaginavo il passato...comunque sò secoli che stanno lì. Sarebbe bastato ripulire i ruderi e recuperare il recuperabile. Non so cosa ci vuol fare il comune con la rocca Vitaliana. Credo gli ambientalisti si oppongano perchè, immagino, il posto sia frequentato e abitato da varie specie, con la ristrutturazione, ovviamente, dovrebbero "emigrare"... Purtroppo non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca, perciò è tutta una questione di scelte. Sempre che non ci sia nell'aria la trasformazione della rocca in un albergo esclusivo o altri usi privati, trovo che si può ristrutturare (mantenimento e valorizzazione del patrimonio architettonico) con grande rispetto per le specie che attualmente vivono nel luogo. Basta vedere come fanno in Gran Bretagna... ;o)
I ruderi sono molto interessanti! Spero che si possa far qualcosa prima che l'incuria li segni per sempre :o(
RispondiEliminami piacerebbe conoscere la storia del loro collocamento in mezzo al lago
RispondiElimina@ ZeN: Uno dei castelli pare in ristrutturazione, ma gli altri mi paiono allo sfascio... :o/
RispondiElimina@ Laraz: Ecco. Non la so la storia. Bisognerebbe sapere di chi erano e come mai, nei secoli, sono stati lasciati all'abbandono. Certo, è un peccato aver permesso questa situazione di degrado... :o/
RispondiEliminaLiberamente copiato e incollato da wikipedia :o)))
RispondiEliminaSono denominati castelli di Cannero, pur trovandosi nel territorio del comune di Cannobio, tre isolotti rocciosi situati nel lago Maggiore di fronte a Cannero Riviera su due dei quali si trovano delle rovine di antiche fortificazioni.
Furono costruiti fra il XI secolo e il XII secolo e detti "Malpaga". Verso la fine del XIV secolo vi abitarono i fratelli Mazzardi, detti "Mazzarditi", originari di Ronco (Frazione di Cannobio).
Ai tempi a Cannobio vi era un'aspra contesa fra guelfi e ghibellini, fra la fine del 1403 gli inizi del 1404 i Mazzardi si impossessarono del palazzo del pretorio di Cannobio, invasero Cannero, si impadronirono della Malpaga dalla quale per diversi anni compirono incursioni lungo l'intero Verbano senza disdegnare l'utilizzo di metodi violenti, allo scopo di crearsi una sorta di piccolo "stato privato".
Nel 1412 divenne duca di Milano Filippo Maria Visconti. Nel 1414, dando seguito alle suppliche degli abitanti del litorale, Filippo Maria inviò un esercito di 500 uomini, guidato da Giovanni Lonati per sconfiggere i Mazzarditi. La Malpaga, dopo un breve assedio, venne rasa al suolo e i Mazzarditi presero la strada dell'esilio, al pari dei castellani di Valtravaglia, i Franchignoni, che in modo analogo avevano approfittato della debolezza dello stato centrale per crearsi un dominio analogo a quello mazzardo.
Il feudo cannobiese venne concesso (1441) a Vitaliano I Borromeo passato in eredità al figlio Filippo, poi a Giovanni III (detto "il Giusto"), indi ai figli di questi, Giberto, Camillo, Ludovico, Francesco, il possesso comprese anche il piccolo arcipelago in cui era sorto il presidio fortificato dei cinque Mazzardi. Nel 1519 Lodovico Borromeo fece costruire una rocca detta "Vitaliana", in onore della famiglia padovana capostipite dei Borromeo. Dopo la morte di Lodovico la rocca fu progressivamente abbandonata a sé stessa, la vicinanza con la riva la rendeva difficilmente difendibile.
Nel corso dei secoli successivi divenne rifugio di contrabbandieri, fu usata da pescatori e fu persino sede di una banda di falsari. Attualmente rimangono solo le rovine delle antiche fortificazioni.
Negli ultimi anni sono state ripetutamente avanzate ipotesi di ristrutturazione della rocca Vitaliana. L'operazione finalizzata a rendere turisticamente "fruibile" la rocca è osteggiata dalle associazioni ambientaliste.
--- fine del copia e incolla ;o)
Non capisco perche' le associazioni ambientaliste si oppongano al recupero delle rovine ... forse perche' da noi la parola 'turismo' la associamo a degrado e inquinamente? Negli altri stati di solito la associano a 'entrate di denaro' azz!
@ ZeN: Grazie per le informazioni! Immaginavo il passato...comunque sò secoli che stanno lì. Sarebbe bastato ripulire i ruderi e recuperare il recuperabile. Non so cosa ci vuol fare il comune con la rocca Vitaliana. Credo gli ambientalisti si oppongano perchè, immagino, il posto sia frequentato e abitato da varie specie, con la ristrutturazione, ovviamente, dovrebbero "emigrare"...
RispondiEliminaPurtroppo non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca, perciò è tutta una questione di scelte. Sempre che non ci sia nell'aria la trasformazione della rocca in un albergo esclusivo o altri usi privati, trovo che si può ristrutturare (mantenimento e valorizzazione del patrimonio architettonico) con grande rispetto per le specie che attualmente vivono nel luogo. Basta vedere come fanno in Gran Bretagna... ;o)