Pittore e incisore fiammingo (nato a Bruegel, Breda, nel 1526 circa e morto a Bruxelles nel 1569). Nato in Olanda, forse si appassionò da giovinetto all'arte di H. Bosch. Si trasferì ad Anversa, presso la bottega di un pittore di corte di Carlo V. Nel 1553 si recò a Roma dove assorbì il gusto paesaggistico fiammingo-italianizzante. Già prima del viaggio era entrato come maestro nella gilda di San Luca ad Anversa. Ritornato, avviò una stupenda produttività durata un quindicennio. Dal 1563 abitò a Bruxelles, le sue prime esperienze artistiche furono d'arte incisoria e disegno. Produsse scene bibliche, storie di santi, personificazioni di vizi e virtù, proverbi, scene infernali con lo spirito satirico del XV secolo, e rivive il mondo fantastico di Bosch.
A una prima attività pittorica (dopo il viaggio in Italia) risale la veduta del Porto di Napoli (Roma, Galleria Doria-Pamphili), contemporaneo il Martirio di Santa Caterina (collezione privata, New York), a cui fa seguito l'Arcangelo Michele (Eindhoven, collezione Philips), più matura la famosa opera Caduta d'Icaro (Bruxelles, Musées Royaux des Beaux-Arts). Non posteriori al 1555-56 sono la Cacciata dei venditori dal tempio (Copenaghen, Museo di Belle Arti) e l'Adorazione dei Magi (Bruxelles, Musées Royaux des Beaux-Arts), che riprendono spunti tematici e stilistici da Bosch.
La vitalità di Brueghel si sfoga soprattutto nella serie dei "proverbi" e nelle scene popolari.
Moltissime altre sono le sue opere sparse nel mondo, cito come esempio I Proverbi fiamminghi; i Giochi di fanciulli (1560), brulicanti di figure, una somma di episodi in cui convivono il grottesco e la beffa, la verità quotidiana e i simboli; nella Caduta degli Angeli ribelli Brueghel si orienta sul manierismo per i preziosismi del segno e dei colori; del 1562 è il suo capolavoro: Le due Scimmie (Berlino, Staatliche Museen). Del 1563 è la monumentale Adorazione dei Magi (Londra, National Gallery). Rappresentazioni bellissime di scene di lavori campestri sono la Raccolta del fieno, la Raccolta del grano, il Ritorno della mandria. Molte altre opere sono dell'ultimo periodo, con figure monumentali, opere in cui Brueghel si dimostra il più autentico rappresentante dell'arte fiamminga del XVI secolo.
:o)))) Belli entrambi (Bosch e Brueghel)! Il primo mi intrighissima per quello che dipinge e Brueghel lo trovo veramente bravo :o) Bellissime e reali le scene rupestri. Provo a dire una cosa ma non ridere eh: mi da' l'impressione che sappia utilizzare benissimo la prospettiva ... le tele sembrano in 3D.
RispondiElimina@ ZeN: Riesce a dare profondità alle scene, sì. E' la tecnica "nonna" del 3D. :o)))
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