Ubeda, provincia di Jaén, si trova a 750 mt d'altitudine su un promontorio che domina la Loma. Ricca e sontuosa, ha uno straordinario patrimonio rinascimentale. Meta interessante per l'architettura, la gastronomia, l'artigianato e l'ospitalità gentile degli ubertesi.
Qui si insediò, nel III millennio a.C., la civiltà detta di El Argar. Sotto i Romani il villaggio crebbe e si ampliò. Nel X secolo, all'epoca del califfato di Cordoba, la città ebbe un vero periodo di sviluppo e di fioritura diventando uno dei principali centri urbani e commerciali di El-Andalus. I suoi artigiani erano famosi in tutto il mondo musulmano per le loro ceramiche colorate e soprattutto per i tappeti tessuti con una varietà di ginestra: lo sparto. I celebri "ubedìes". Nel 1234 la città fu conquistata dal re di Castiglia Ferdinando III, divenne città reale e sede arcivescovile. Nel 1506 le lotte intestine tra nobili e cittadini e l'opposizione alla regina Isabella spinsero la sovrana a far distruggere mura e fortezze della città, come Baeza. Nel XVI secolo le grandi famiglie eressero sontuosi palazzi rinascimentali, comparse il grande architetto andaluso Andrés de Vandelvira che impose in tutta l'Andalusia uno stile rinscimentale sobrio e armonioso, simile a quello dell'Italia settentrionale. A lui si devono i più bei monumenti della città.
L'alta stagione comprende le festività del Natale, la Semana Santa, aprile-giugno e settembre-ottobre. Le principali feste sono quelle della Feria de Ubeda (fine settembre-primi di ottobre), per celebrare San Miguel, patrono della città.
Una delle piazze più belle della città è Plaza San Pedro, con la chiesa omonima del XVI secolo, magnifica Plaza Vàzquez de Molina. Tutto il centro storico è costellato da sontuosi edifici: Palacio de Conde de Guardiana (XVI secolo), Palacio de Vela de los Cobos (metà XVI secolo), Palacio de las Cadenas (metà del XVI secolo, del Vandelvira), Palacio del Marquéz de Mancera (fine del XVI secolo), Palacio del Condestable Dàlavos (XVI secolo), Palacio de la Calle de Montiel e l'antico municipio (del XVIII secolo), oltre numerose chiese.
La Capilla del Salvador ha la facciata rinascimentale, è del XVI secolo, terminata dal Vandelvira. La sacrestia del Vandelvira è un'autentica meraviglia, decorata con volte cesellate, pilastri e figure classiche rinascimentali.
L'Oratorio de San Juan de la Cruz fu edificato nel 1627, è sede di un museo dedicato al santo. Da visitare la sacrestia del convento, la basilica barocca e il coro della basilica.
Casa de las Torres è una dimora fortificata del XVI secolo in stile plateresco. La facciata ha una traboccante ornamentazione, all'interno il patio rinascimentale è tra i più imponenti della città.
L'Hospital de Santiago è il capolavoro del Vandelvira. Edificato tra il 1562 e il 1575, ha l'interno della cappella rivestito di affreschi rinascimentali.
Cazorla è un bellissimo borgo di montagna, la porta d'ingresso al parco naturale della Sierra de Cazorla. E' arroccato a 885 mt, con vie ripide e piazze accoglienti ai piedi della Pena de los Halcones e del Cerro de Salvatierra. Il villaggio fu fondato durante il regno dei Nasridi di Granada (XIII-XV secolo). L'intricato sviluppo delle stradine testimonia l'eredità musulmana. Situata al confine fra le terre cristiane e quelle musulmene, si trovò per due secoli al centro delle lotte fra queste potenze.
L'estate è piuttosto torrida e l'inverno abbastanza rigido. Molto frequentata da aprile a ottobre e nei fine settimana. L'alta stadione comprende la Semana Santa e i mesi estivi. Vi si svolgono numerosi pellegrinaggi, i più importanti sono la Romerìa de la Virgen de la Cabeza (febbraio-marzo) e la Romerìa de San Isicio (15 maggio). Il Carnevale è festeggiato con pellegrinaggi, balli e processioni. La festa più importante è la Feria de Cazoria (14-21 settembre).
Qui si possono gustare ottimi salumi e, in stagione, funghi e selvaggina.
La Plaza de Santa Maria è nella parte più antica, da visitare l'Iglesia de San Josè (XVII secolo), l'Ayuntamiento, l'Iglesia del Carmen (fine XVII- inizio XVIII secolo) e l'Iglesia de San Francisco (fine XVII secolo) che conserva la più importante immagina sacra della città: il Cristo del Consuelo, il patrono di Cazorla.
Il Castillo de la Yedra è in posizione dominante, una fortezza di origine romana. L'edificio fu ricostruito in epoca musulmana e poi restaurato del XIV secolo. Ospita il Museo de Alto Guadalquivir, dedicato alla storia e alle tradizioni della zona.
ho visto una cupola che sembrava fatta ad uncinetto, deliziosa e colorata.con l'Hospital de Santiago sembra veramente di stare a Firenze, peccato che si sia visto poco della cappella.
RispondiEliminaper il resto mi ripeterei, è tutto molto bello ed interessante. manca solo andarci.
Noto con piacere che anche la provincia e' ricchissima di storia e di opere d'arte di tutto rispetto :o) Come Laraz ho notato la cupola colorata ... bella! Per l'Hospital de Santiago purtroppo non riesco a compararlo a Firenze perche' quest'ultima la conosco veramente poco :o( ... pero' ho sorriso sull'Alleluja ... pensando che se Hospital sta per 'ospedale' ... allora perche' ti cantano l'Alleluja? Qua se guarisse o se va' in quentro alla muerte? :o))) Simpatica anche Cazorla :o)
RispondiElimina@ Laraz: Questa provincia ha molto di rinascimentale, i cattolici hanno "ripulito" con più perizia che negli altri luoghi. Meno male che l'anima dell'antico el-Andalus ogni tanto rispunta per dare una pennellata di colore... ;o)
RispondiElimina@ ZeN: Cantavano l'Alleluja a tutti quelli che uscivano con le loro gambe. :o)))
RispondiEliminaCome dicevo a Laraz, questa provincia ha molti monumenti rinascimentali, praticamente quasi tutti eretti negli stessi secoli. Del "prima" rimangono alcune vestigia. E si notano subito! ;o)