La copertura del contratto assicurativo rc auto può essere limitata da condizioni contrattuali che la limitano chiamate "esclusione". All'esclusione si associa la "rivalsa" che permette alle assicurazioni private di chiedere a un terzo danneggiato dal proprio assicurato (dopo averlo risarcito) la restituzione di quanto pagato se risulta che il sinistro sia viziato da cause di esclusione.
Ogni compagnia ha regole proprie, ma tutti i casi si raggruppano in due categorie: "Descrizione del rischio", se nel contratto di polizza l'assicurato non ha fornito informazioni esatte su parametri che influenzano il calcolo del rischio e quindi l'importo del premio, la compagnia chiederà la restituzione del risarcimento versato a terzi; "Violazione delle norme del Codice della strada", guida senza patente, trasporto di più passeggeri rispetto a quanto consentito.
Il "conducente non abilitato" può non avere la patente, oppure averla scaduta, sospesa dalla polizia, o chi è straniero con patente non riconosciuta dalle nostre norme.
Alcune compagnie non si rivalgono se il rinnovo viene effettuato entro 3 mesi, altre 6, altre non ne indicano i termini, altre ancora se il mancato rinnovo della patente è dovuto all'incidente stesso (se il conducente che ha provocato l'incidente, con patente scaduta, ha subito lesioni fisiche tali da impedire lo svolgimento delle pratiche).
La rivalsa è applicata anche per la guida in stato di ebbrezza e in seguito all'assunzione di droghe o farmaci, in questi casi la compagnia può rinunciare o limitarne gli effetti, ma di solito lo fa con maggiorazioni significative del premio. Il Codice della strada vieta l'assunzione anche di sostanze psicotrope (es. ansiolitici).
Se non viene fatta la revisione del veicolo (entro 4 anni dalla prima immatricolazione, e poi ogni 2) o non viene superata, il veicolo non può circolare. Qui le compagnie si comportano in modi diversi: chi fa scattare la rivalsa se il veicolo doveva essere revisionato da più di 4 mesi, chi da 2 mesi. Pagando è possibile evitare la limitazione.
In presenza di dichiarazioni inesatte o di cambiamenti delle condizioni non comunicati tempestivamente, in caso di incidente l'assicurazione può attuare la rivalsa (per esempio, il CAP inesatto o la variazione di residenza).
Se il veicolo è guidato da più persone (soprattutto da neopatentati o giovani) il premio aumenta, e va dichiarato al momento della stipula del contratto. Se si mente scatta la rivalsa, se al momento dell'incidente l'auto era guidata da un'altra persona.
Molte compagnie offrono tre opzioni: "Guida libera", l'auto può essere guidata da chiunque abbia la patente, esclude la rivalsa, la più costosa; "Guida esclusiva", l'assicurato deve essere l'unico conducente che utilizza la macchina, costa meno ma fa scattare la rivalsa se al momento dell'incidente la vettura era guidata da qualcun altro; "Guida esperta", ammette altri guidatori purchè abbiano un'età superiore ai 25-26 anni, se l'incidente è causato da un conducente più giovane scatta la rivalsa. Gli importi massimi da restituire vanno da 5 a 15mila euro (per "Guida esclusiva" e "Guida esperta").
La rivalsa non viene applicata per stati di necessità: per salvare sè stessi o altre persone in pericolo di danni gravi, guida di un meccanico che sta effettuando una riparazione, guida del ladro che l'ha rubata. Non tutte le compagnie però lo fanno.
Molte volte conviene pagare qualcosa in più pur di ridurre la rivalsa, molto spesso capita di guidare in stato di ebbrezza. Non mentite mai quando dichiarate qualcosa alla stipula della polizza.
Prendo spunto proprio dalla tua ultima frase, quella del 'non mentire' per confermare che hai proprio ragione! Le polizze di per se' gia' sono zeppe di cavilli e postille creati appositamente per tutelare le assicurazioni ... ehm ... figuriamoci poi se accade un sinistro e si rendono conto che l'assicurato, per pagare meno premio, ha dichiarato il falso!
RispondiEliminaPer riassumere: leggere, chiedere quel che non si capisce, essere sinceri e firmare :o)
@ ZeN: Essì. Difficile, però, leggere (e capire) tutte le postille (con vari intorcinati rimandi...) contenute nei contratti. Ci ho provato varie volte e m'è venuto il mal di testa. :o(
RispondiEliminaCi vorrebbe una legge che obblighi le assicurazioni a presentare al cliente contratti semplici, chiari, scritti in italiano corrente, senza rimandi e postille. Il contratto deve essere breve e conciso, si dovrebbe specificare cosa è escluso e incluso e quanto costa quello che non è previsto. Solo in questo caso fao una scelta consapevole, oggi come oggi, putroppo, ti devi in parte fidare dell'assicuratore (ORRORE!). :o(
Non possiedo una buona considerazione delle assicurazioni. ci ho pure lavorato per un paio di anni. sono disonesti ma gli assicurati lo sono ancora di più. aspetto che arrivi la scatola nera montata sulle auto, vedremo se migliorerà l'onestà delle persone e delle assicurazioni.
RispondiElimina@ Laraz: Purtroppo la disonestà degli assicurati e la poca chiarezza delle assicurazioni portano a questo. In fondo, siamo scorretti tutti quanti. Il problema rimane sempre quello degli onesti. Se la prendono regolamente nel cuxo. :o(
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