mercoledì 5 dicembre 2012

Anima

foto: blog.chatta.it


Dal latino "anima", soffio vitale.
Principio vitale di tutti gli esseri viventi che regola e determina l'esistenza. 
In filosofia è il principio che muove la vita universale.
Secondo molte fedi religiose e dottrine filosofiche, l'anima è la parte immateriale e incorruttibile dell'uomo, di origine divina, nettamente distinta dal corpo, sede delle facoltà umane superiori: pensiero, sentimento, coscienza morale.
L'anima è sede degli affetti, delle emozioni e dei sentimenti, di attività artistiche, dell'ispirazione e della vitalità. 
E' immaginata nella parte più interna del corpo.
Platone affermava l'immortalità dell'anima in quanto causa della vita, per spiegare le attività spirituali diceva che l'anima è simile a una coppia di cavalli alati, di cui uno tende verso la terra e l'altro verso il cielo, guidati da un'auriga.
Per Aristotele era ciò che realizza la vita di un corpo, ha tre funzioni: vegetativa, comune a tutti gli esseri viventi; sensitiva, comune agli animali e all'uomo; intellettiva, propria ed esclusiva dell'uomo.
Per Cartesio la realtà dell'anima si riconosce quando si è coscienti della propria esistenza (cogito ergo sum).
Nella tradizione religiosa occidentale (dall'antichità a oggi) l'anima è il principio vitale e l'elemento che sopravvive al corpo.
Nel Vecchio Testamento l'uomo è costituito da corpo e anima, due parti distinte. Nel Nuovo Testamento l'anima possiede alte funzioni intellettuali ed è soprannaturale. 
Secondo San Tommaso d'Aquino è forma sostanziale del corpo e il principio delle attività spirituali: conoscenza dei corpi, conoscenza dell'universale, autocoscienza. L'anima e il corpo costituiscono insieme un'unità, ma l'anima è indipendente dal corpo, con la morte se ne separa e vive la vita ultraterrena, separazione non definitiva, ma fino al Giudizio Universale. Ogni anima è creata da Dio.
Nella dottrina cattolica è distinta in diverse parti: la sua esistenza è negli esseri viventi, è vissuta in ogni atto compiuto; un corpo si dice animato quando compie le operazioni della vita, ma non ogni corpo è vivo, quindi dentro ogni corpo vivo esiste un principio che lo rende tale, questo è l'anima; nella spiritualità dell'anima, San Tommaso dice che ogni potenza si conosce per mezzo degli atti che produce; l'immortalità dell'anima, sempre secondo San Tommaso, deriva dalla sua collocazione fra il corpo e la sua natura angelica, forma sostanziale del corpo ma con funzioni spirituali, quindi è uno spirito. Non può morire perchè è una forma spirituale.
Nelle civiltà antiche varie erano le sue rappresentazioni, gli antichi Egizi la raffiguravano sotto forma di uccello; nell'arte greca ed etrusca possono essere figurine ignude e alate (le Keres, anche identificate come geni del male e della morte); nell'arte romana dalla dea alata Psiche; in quella cristiana ha varie forme: la colomba, il pavone, l'agnello, il cervo che beve alla fonte, la donna che prega, ecc, mentre la mitica fenice diventa il simbolo della sua immortalità. Nel Medioevo era raffigurata come un infante nudo o fasciato, più tardi in una figurina che esce dalla bocca del morente con l'ultimo respiro. 

Ho sempre creduto all'esistenza dell'anima. Credo che, negli animali, sia perfetta e pura. Credo anche che non tutti ce l'abbiano. Non considero la morte una cosa nefanda. Credo nelle sofferenze che dà la vita, non certo quando se ne va. Penso pure che ritorni a trovare chi resta, a dare un'occhiatina e una pacca sulla spalla (o un calcio in cuxo, dipende...). Non sono fantasmi, sono spiriti delle anime. Quando morì mio padre non ebbi che una profonda tristezza. Lo vidi e pensai immediatamente che non era lì. 
   
   

4 commenti:

  1. Le varie descrizioni sono tutte molto belle :o) Anch'io credo che sia 'il soffio vitale' e che ce l'abbiano tutti gli esseri viventi, senza distinzione di specie. La nostra natura possessiva e 'smanettona' a volte vorrebbe farla scendere in qualcosa di palpabile e visibile difatti alcune nostre emozioni vengono chiamate 'stati d'animo' ... ma l'anima non c'entra nulla ;o) Lei e' 'la nostra essenza'

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  2. concordo molto su ciò che hai scritto. gli animali sono l'esempio più nobile di ciò che può essere l'anima, la puoi" vedere" già nei loro occhi perché sincera e schietta mentre in noi è assai difficile da identificare. non ho mai sentito ne toccato l'anima di qualcuno, forse neanche la mia perché come dice Zen spesso la confondiamo con altro e lì mi sbaglio, anzi mi sbagliavo sempre.
    condivido il tuo concetto di morte, negli anni si è modificato,ammorbidito. mi ricorderò sempre mia nonna che con tranquillità mi spiegava che lei si preparava ad incontrare la morte, giorno dopo giorno fino a non averne più timore. seguo il suo consiglio.

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  3. @ ZeN: L'uomo ha da sempre bisogno di "toccare" e "dimostrare" tutte le cose. Ha bisogno di classificarle per poterle dominare. Eppure è anche composto da "spirito dell'anima". Non è una debolezza o una questione di ignoranza. E' l'essenza di quello che siamo. :o)

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  4. @ Laraz: Reputo l'anima la parte più nobile dell'essenza. Credo che sia incorruttibile, per questo reputo che non tutti gli umani ce l'abbiano, al contrario degli animali... ;o)
    La morte fa parte della vita, come la nascita. Tutto quello che sta nel mezzo è un percorso. Raffigurano la morte come uno scheletro con manto e cappuccio neri e una falce in mano. Ci vedo più la vita così: è tutto un esercizio di dribbling. :o)
    Tua nonna aveva capito...

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