giovedì 20 novembre 2025

La Bastiglia, Francia

 

Bastiglia e Porta Saint-Antoine
















PRESA DELLA BASTIGLIA:








Interno


Demolizione


Resti nella stazione Metro


Place de la Bastille
foto da wikipedia.org

La Bastiglia (Bastille de Saint-Antoine, 1370-83, demolita nel 1789, oggi i suoi resti si trovano nella stazione della metropolitana) fu una grande fortezza che rafforzava le mura orientali di Parigi, nel 1789 fu assaltata dai parigini insorti per rubarne le armi e poi lentamente demolita per recuperarne i materiali edili. Alta 24 mt con 4 torri, due cortili interni, circondata da un fossato alimentato dalla Senna, vi si accedeva da un ponte levatoio. Proteggeva il re in caso di rivolta del popolo, conservava gli archivi della polizia, i beni illegali presi dalla Corona ed equipaggiamenti per l'ordine pubblico. Divenne prigione di Stato, deposito d'armi e luogo di ricevimento di Francesco I e forziere delle ricchezze reali sotto Enrico IV. La Bastiglia fu presa più volte nelle varie lotte interne, quando fu prigione, fra gli altri, vi furono imprigionati il principe di Condè, Voltaire, Cagliostro, ecc. Era considerata dal popolo il simbolo dell'oppressione assolutista, la sua presa divenne l'icona dell'inizio della rivoluzione francese, la sua demolizione sistematica fu opera dell'imprenditore edile Pierre-François Palloy che ebbe l'idea di rivenderne le pietre come reliquie, altri materiali servirono a costruire il Pont de la Concorde, l'area su cui sorgeva è oggi Place de la Bastille.


mercoledì 19 novembre 2025

Monastero di Santa Maria di Poblet, Spagna

 
















Portale Reale





Portale della Chiesa


Palazzo del re Martino I l'Umanista


INTERNI DELLA CHIESA:





Retablo, altare maggiore e Coro


Tombe Reali


Tomba di Ferdinando I d'Aragona


Dispense

CHIOSTRO:








Fontana per le abluzioni


Sala Capitolare
foto da wikipedia.org

Il Monastero di Poblet, sito Unesco, si trova nel Comune di Vimbodi i Poblet, Tarragona, in Catalogna, è uno dei più importanti complessi monastici d'Europa con le tombe di 8 sovrani della Corona d'Aragona e 6 regine consorti. Il nucleo originale cistercense risale al XII secolo ma fu terminato nel Settecento, è così un aggregato di stili eterogenei che si sono susseguiti nei secoli, dallo stile Romanico a quello Gotico con un campanile romanico (l'originario), uno gotico, uno rinascimentale e il quarto barocco. Il monastero è racchiuso in tre recinti e la clausura dei monaci benedettini si svolge all'interno del recinto centrale. Nel 1151 il conte di Barcellona Ramon Berenguer IV donò ai monaci alcune terre, nel Trecento ci fu il periodo di massimo splendore della comunità monastica  quando da lei dipendevano 7 baronie e 60 paesi tanto che il re Pietro IV il Cerimonioso lo scelse come mausoleo dei sovrani della dinastia. A seguito dello scioglimento in tutta la Spagna degli ordini monastici e della chiusura dei monasteri con la confisca delle loro terre, nel 1835 il monastero venne abbandonato e per quasi un secolo fu oggetto di saccheggi da parte della popolazione locale, solo dopo la guerra civile spagnola, nel 1940, la vita monastica fu ripristinata.


martedì 18 novembre 2025

Ricetto di Candelo, Biella

 
















Ingresso








foto da wikipedia.org

Il Ricetto di Candelo (XIII-XIV secolo) è un complesso medievale, una struttura fortificata di un paese dove si accumulavano i beni (foraggi, vini, ecc) del signore locale e dove occasionalmente si ritirava la popolazione in caso di attacchi. Fra gli esempi meglio conservati di questo tipo di struttura, non risulta sia stato mai destinato a uso di abitazione stabile. Il Ricetto è composto da circa 200 edifici per circa 13.000 mq dalla forma pentagonale, la prima citazione conosciuta risale al 988 ma gli studiosi lo collocano al Due-Trecento. Quasi interamente cinto da mura con torri cilindriche agli angoli, oggi è una meta turistica affascinante per gli appassionati di Medioevo, sede di manifestazioni culturali e di spettacoli.


lunedì 17 novembre 2025

2 - I pani regionali italiani: Strazzata e Frisella

 








La strazzata (Avigliano, Potenza, Basilicata) è un tipo di focaccia base dell'alimentazione contadina delle colline ioniche. Il nome significa "stracciata" o "strappata" che rimanda all'uso di staccarne i pezzi strappandoli con le mani, gli ingredienti base sono acqua, lievito, farina, pepe nero macinato e origano (anche strutto e piccoli pezzi di lardo in un'altra varietà). Questo alimento era utilizzato nei matrimoni e durante le feste per accompagnare il vino. La farina deve contenere una parte di crusca, l'impasto lievitato, dopo aver effettuato un buco al centro, è cotto in forno a legna, in genere viene farcita con provolone e prosciutto crudo ma anche con frittata e peperoni cruschi (essiccati).

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Frisella prima di essere bagnata (sponzatura)
foto da wikipedia.org

La frisella è una sorta di tarallo a forma di ciambella tipica della cucina calabrese, campana, lucana, pugliese e molisana fatta con farina di grano duro (o d'orzo) cotta al forno, tagliata a metà e fatta biscottare di nuovo in forno. Non è un pane, infatti è cotta due volte. Risale al X secolo a.C. consumata dai navigatori fenici come pane da viaggio ammorbidito con acqua di mare e insaporito con olio d'oliva. Prima del dopoguerra era riservata solo alle tavole benestanti, i ceti meno abbienti consumavano friselle di farina di orzo o miscele di orzo e grano. In Calabria c'è la Fresa conzata che combina pane croccante, pomodoro fresco e aromi mediterranei, è l'emblema della cucina povera calabrese. La sua forma non è casuale, le friselle venivano infilate in una cordicella i cui terminali venivano annodati formando una collana che era facile da appendere. Era un prodotto alimentare di base, non ricercato, spesso usata in contesti dove il consumo di pane fresco era impossibile. Attualmente è prodotta da forni commerciali e venduta in confezioni imbustate nei supermercati di tutta Italia. A Bari sono preparate in casa inzuppate d'olio, acqua, sugo di pomodoro, un filo di vino e condite con carciofini e lampascioni, a Napoli è la base della caponata fatta con pomodoro a pezzetti, aglio tritato, olio, origano e basilico o con pomodoro a pezzetti, olio, aglio tritato, origano, olive nere, olive verdi, tonno o alici sotto sale, prima di essere cotte.


domenica 16 novembre 2025

Cusco (Cuzco), Perù

 










Muro Inca di Via Hatunrumiyoc,
Patrimonio Unesco,
vi sorgeva il palazzo di Inca Roca che fu convertito in residenza arcivescovile


CATTEDRALE BASILICA DELL'ASSUNZIONE
DELLA BEATA VERGINE:











Tempio della Sagrada Familia
(1735)
La Cattedrale (1559-1665) è in stile manierismo classicista, rinascimentale e tardo Gotico, Patrimonio Unesco





Plaza de Armas


CHIESA DE LA COMPANIA DE JESUS:








Iniziata dai Gesuiti nel 1576,
è considerata uno tra i più belli tra gli edifici barocchi coloniali del continente


CORICANCHA:














Il Coricancha era un importante santuario intitolato al dio del Sole inca Inti,
oggi è la base del Convento di Santo Domingo in stile rinascimentale














Plazoleta de las Nazarenas








foto da wikipedia.org

Cusco (340.000 abitanti, 3.399 mt sul mare) è la capitale dell'omonima regione, capitale storica degli Inca dal XIII secolo, sotto i sovrani ispanici furono costruite varie chiese, università, palazzi, piazze barocche e neoclassiche, Patrimonio Unesco. Era la città abitata più antica di tutte le Americhe capitale e sede del governo del regno inca diventando la città più importante delle Ande, la sua mappa aveva la forma di un puma. Fu rifondata nel 1533 da Francisco Pizarro che la trasformò in un importante centro commerciale e culturale sul tragitto fra Lima e Buenos Aires. Vari i terremoti che la distrussero. Cusco conserva molti edifici, piazze e strade di epoca preispanica e costruzioni coloniali ed è la principale meta turistica del Perù. Il Barrio de San Blas è uno dei quartieri più pittoreschi con palazzi antichi costruiti su fondazioni incaiche.