lunedì 29 dicembre 2025

Storia delle mura e fortificazioni di Vicenza

 

Vicenza




MURA VENEZIANE:





Torricella


Mura e Oratorio di San Giovanni Battista


La cinta muraria veneziana risale al Quattrocento


MURA IN CONTRA' PORTON DE LUZO:


Palazzo che ingloba le mura Altomedievali


Il Porton de Luzo
(XI secolo)
è l'unica porta conservatasi tra quelle di cinta Altomedievale,
l'intero circuito era protetto dall'acqua


MURA SCALIGERE:








Torre di Porta Castello





Porta Santa Croce,
esterno e interno


Campanile della Cattedrale
con la base che è parte di una fortificazione del X secolo


Ponte delle Barche sul fiume Retrone
costruito nel Medioevo per sorreggere la cinta muraria
foto da wikipedia.org

Delle mura e delle fortificazioni di Vicenza poco rimane, come dei castelli, le torri e i fossati che la protessero per due millenni. Le prime mura furono romane, con le incursioni degli Ungari furono erette nuove mura, probabilmente nel X secolo. Nel Duecento le case-torri delle famiglie feudali dicono fossero più di 100, forse è un'esagerazione ma erano così tante che il Comune dovette emanare un regolamento edilizio per dare ordine agli edifici e alle mura per l'occupazione delle aree pubbliche. Nel Trecento con l'affermarsi delle signorie anche le dimensioni delle fortificazioni aumentarono, sotto gli Scaligeri la città si arricchì e si espanse con una nuova espansione delle mura. Nel Settecento le mura erano in degrado, Venezia mise in vendita gli spazi, i torrioni e gli spazi intorno a essi, nell'Otto-Novecento mura e porte non servivano più, come i fossati, e la manutenzione fu sospesa, nel 1767 iniziarono le demolizioni, la cinta fu demolita nell'Ottocento.


domenica 28 dicembre 2025

Cochabamba, Bolivia

 







Zona sud


Centro storico


Laguna o Lago Alalay


Teatro Achà


PALACIO PORTALES:























Carnevale 2023





Medicina tradizionale
foto da wikipedia.org

Cochabamba (661.000 abitanti, 2.570 mt sul mare) è situata in una valle delle Ande, conosciuta come "Città dell'eterna primavera" o "Città giardino" per le sue temperature miti tutto l'anno, fu popolata fin dal periodo pre-Inca, oggi è un importante centro culturale, politico e commerciale. Fu fondata nel 1571 per ordine del vicerè Francisco de Toledo, la città è conosciuta come il cuore della Bolivia e la capitale gastronomica ma è una città di contrasti, i quartieri centrali hanno servizi moderni ma la Zona Sur, un'area remota vicino all'aeroporto, è povera con case di adobe e strade sterrate.


sabato 27 dicembre 2025

5 - I pani regionali italiani: Coppia ferrarese e Crescentina modenese

 














Il pane Coppia Ferrarese (Ferrara e provincia, Emilia Romagna) o Pane Ferrarese (ciopa, ciupeta) IGP prima del XII secolo era fatto a mò di pagnotta, successivamente la signoria estense dettò severe norme per la sua confezione (1287), la versione che assomiglia di più all'attuale risale al 1536. E' prodotto con farina di grano tipo "0", acqua, strutto di puro suino, olio extravergine, lievito madre naturale, sale e malto. Venduto entro 24 ore, non può essere surgelato, il pane rimane friabile e adatto alla tavola abbastanza a lungo.

>o<








Tigelle di Bologna


Tigella in terracotta
con il simbolo del fiore della vita in bassorilievo


Stampo in legno
per fabbricare tigelle in terracotta





Tigelliere
foto da wikipedia.org

La Crescentina modenese o Crescenta (Appennino modenese, Emilia Romagna) fuori dalla zona di produzione è conosciuta come Tigella, prodotta con farina "0", farina "00", latte, lievito, strutto oppure olio e sale, i dischi di terracotta o pietra refrattaria con cui in origine erano cotte sono chiamati tigelle. La cottura avveniva impilando la pasta alternandola con dischi, arroventati nel camino, solitamente di terracotta usando le foglie di castagno o di noce per separare l'impasto dalla terracotta, aromatizzarlo e tenerlo pulito dalla cenere. Attualmente in casa sono cotte in uno stampo di alluminio posto direttamente sulla fiamma come una padella (la tigelliera). Tradizionalmente sono imbottite con un pesto formato da un trito di lardo di maiale, aglio e rosmarino e con parmigiano reggiano oppure con coniglio in umido, lepre alla cacciatora o cinghiale, oggi sono proposte con salumi, formaggi, verdure e salse salate o dolci. Nella cultura popolare modenese sono il cibo per eccellenza nei momenti conviviali preparate nel camino e consumate subito, o usate nello street food.


venerdì 26 dicembre 2025

La Via Nova o Via XVIII, Spagna

 













Braga
(201.000 abitanti, Portogallo)
inizio percorso


Bouro, Militaria
(Portogallo)


Astorga
(12.000 abitanti, Leòn)
fine percorso


GALIZIA:


Bande
(2.400 abitanti)


Curense
(105.000 abitanti)
Ponte Romano


Provincia di Curense: antiche terme romane
(I secolo)
Aquis Originis, Lobios


Provincia di Curense: Militaria,
Ponte Nova, Lobios, Rio Caldo


Ricostruzione strada a Pontenova,
Lobios


Congosto
(1.700 abitanti)
Castiglia y Leòn





Cammino Romano,
Ceres
foto da wikipedia.org

Via Nova, via che da Braga (Bracara Augusta, Portogallo) arriva ad Astorga (Asturica Augusta, Spagna) chiamata Via XVIII, è una strada romana lunga circa 230 km costruita tra il 79 e l'80 durante l'impero di Vespasiano e di suo figlio Tito per scopi commerciali. Lungo il suo tracciato le miglia romane sono segnalate dalle pietre miliari con 11 luoghi di sosta  (mansio, stazione di posta e ostello), questo tracciato è uno fra quelli che conserva il maggior numero di pietre miliari di tutta Europa.