mercoledì 30 aprile 2025

Olite, Spagna

 







Plaza Carlos III


Palacio del Marquès de la Feria


Festa medievale





Palacio Real Viejo
(XIII-XIV secolo)
oggi Parador Nacional Principe de Viana





Iglesia de Santa Maria de San Pedro,
gotica


Monasterio de San Francisco


LA REAL:











La Real, gotica


PALACIO DE LOS REYES:

















Galeria del Rey


Galeria de la Reina





Il Palacio de los Reyes de Navarra de Olite
(XIII-XIV secolo, gotico)
è un castello signorile e militare,
una delle sedi della corte di Navarra.
In origine era un castello che fu ampliato nel XIII secolo
per diventare un palazzo residenziale,
capolavoro dell'architettura civile gotica circondato da mura con 15 torri,
nel suo fastoso interno si trovano giardini pensili,
decori di azulejos e soffitti policromi
foto da wikipedia.org

Olite (3.600 abitanti) si trova in Navarra, già in età imperiale romana (I secolo d.C.) esisteva un insediamento difeso da una potente cinta muraria e ricche ville romane, sui suoi resti nel Medioevo sorse Olite nel 631, fondata dal re visigoto Suintila che la fortificò per difenderla dai popoli baschi e che in seguito vi si installò. Dal Quattrocento divenne la sede favorita dai re di Navarra, Carlo III el Noble iniziò nel 1416 la costruzione del fastoso Palacio Real, questo attirò in città i pellegrini diretti a Santiago de Compostela che deviavano il percorso anche perchè vi si trovava l'Hospitaleria de San Anton ancor oggi esistente, occupata dal monastero delle Clarisse. Nel 1512 i re cattolici conquistarono Olite e la Navarra.


martedì 29 aprile 2025

Il Motmot dalle sopracciglia turchesi (Eumomota superciliosa)

 
















foto da wikipedia.org

Il Motmot dalle sopracciglia turchesi o torogoz o guardabarraco è l'uccello nazionale di El Salvador e Nicaragua, di medie dimensioni (34 cm) usa la coda come attrattiva sessuale, la scuote avanti e indietro a mò di pendolo in presenza di un predatore, si pensa che comunichi al predatore che è stato visto e che quindi non potrà catturarlo. Nidifica in tunnel in genere situati in argini di terra, cave o pozzi d'acqua, le sue prede sono insetti o piccoli rettili. Vive in America Centrale, Messico, Yucatan e Costa Rica.


lunedì 28 aprile 2025

1- Liberty a Milano

 







Casa Galimberti
(1903-05)
di Giovanni Battista Bossi,
è ritenuta uno dei pezzi più brillanti del Liberty milanese grazie al rivestimento
di gran parte della facciata esterna con piastrelle figurate in ceramica,
ferri battuti e motivi floreali in cemento,
tutti disegnati da Bossi








Casa Campanini
(1904-06)
dell'architetto Alfredo Campanini e sua residenza,
uno dei migliori esempi di Liberty milanese.
Di impatto le cariatidi in cemento all'ingresso,
notevole il cancello d'ingresso in ferro battuto con motivi floreali
tipici della decorazione Liberty,
la stessa eleganza che si trova nei ferri battuti all'interno del palazzo e
nella gabbia dell'ascensore.
Sempre all'interno si trovano una moltitudine di vetri policromi, fregi e affreschi Liberty,
gli arredi originali sono conservati come le ceramiche.
I comignoli sul tetto sono simili a pinnacoli di sabbia








Palazzo Castiglioni
(1901-04)
di Giuseppe Sommaruga,
è il "manifesto" Liberty a Milano,
il basamento di bugnato grezzo riprende le forme della roccia,
le altre decorazioni sono una ripresa dello stucco in stile settecentesco.
Il palazzo ha un'elevata qualità dei materiali e delle lavorazioni artistiche e artigianali, un'opera d'arte "totale" che coinvolge
tutte le discipline artistiche e artigianali.
Gli arredi interni furono distrutti dalle truppe americane che occuparono il palazzo nel 1945 e li utilizzarono come legna da ardere,
si salvarono le decorazioni, i ferri battuti e le lampade.
Le due statue femminili colossali dell'ingresso furono fortemente criticate dall'opinione pubblica tanto da convincere il proprietario a trasferirle
a Villa Luigi Faccanoni.
Nel 1967 la famiglia Castiglioni vendette il palazzo all'Unione del Commercio che trasformò gli interni in uffici mantenendo solo l'ingresso, lo scalone, la veranda,
alcune sale del piano nobile, le facciate e la palazzina su Via Marina.
Il resto dell'edificio fu svuotato, sotto al giardino fu costruito un auditorium
e la palazzina in Via Marina fu inglobata in un edificio moderno


Casa Donzelli in Via Tasso
(iniziata nel 1913)
è costruita in tre partiture verticali composte da due bovindi laterali
e il corpo centrale ricoperto nei primi 2 piani di pietra e i superiori in mattoni di laterizio.
Il portale è sormontato da un balcone retto da mensole
decorato con motivi floreali in ferro battuto

 






Casa Guazzoni
(1904-06)
di Giovanni Battista Bossi,
ha un corpo doppio a forma di "L", importante esempio di Liberty milanese.
Cemento e ferro costituiscono al tempo stesso struttura e decorazione,
i balconi e le aperture delle finestre si vanno alleggerendo verso l'alto
così come le decorazioni,
il fitto intreccio di putti e ghirlande scolpiti in cemento
si snellisce nei ferri battuti sovrastanti.
Le decorazioni pittoriche sono state perse





Casa Alessio
(1905)
di Giovanni Battista Bossi,
ottimo esempio di Liberty milanese
influenzato dallo Jufgendstil di area germanica





Casa Vanoni
(1907-08)
di Achille Manfredini
con facciata in vigoroso stile Liberty con elementi portanti in ferro.
Elaborato l'apparato decorativo in ferro battuto e mensole

Il Liberty a Milano si diffuse tra i primi del Novecento e la I guerra mondiale, lo stile trovò, grazie allo stretto legame con la borghesia industriale dell'epoca, un terreno fertile e un rapido sviluppo. Con l'Esposizione del 1881 Milano si consacrò come principale polo industriale italiano e vide la formazione di una nuova classe borghese emergente che in pochi decenni affiancò in agiatezza e importanza l'antica nobiltà cittadina. La classe borghese, ormai padrona della vita sociale ed economica della città, trovò nello stile Liberty proveniente dalla Francia il proprio status symbol e l'occasione per mostrare la propria potenza sottolineando il distacco dalla classe nobiliare e dalle sue dimore neoclassiche e barocche.


domenica 27 aprile 2025

Castello di Fenis, Valle d'Aosta

 




























foto da wikipedia.org

Il Castello di Fenis (XIV-XV secolo, medievale) sorge in località Chez-Sapin, è uno dei più famosi manieri medievali della regione noto per la sua architettura scenografica con la doppia cinta muraria merlata e le numerose torri, è una delle maggiori attrazioni turistiche della Valle d'Aosta e uno dei castelli medievali meglio conservati in Italia. Essendo situato in un punto del tutto privo di difese naturali, fa pensare che la sua funzione sia soprattutto quella di prestigiosa sede amministrativa della famiglia Challant-Fenis e che anche la doppia cinta muraria servisse come ostentazione per intimidire e stupire la popolazione. Venduto nel 1716 per far fronte a ingenti debiti, iniziò un periodo di decadenza e vari passaggi di proprietà, l'edificio fu abbandonato e spogliato del mobilio, utilizzato come colonica, stalla al piano terra e fienile al primo piano. Fu venduto allo Stato italiano nel 1895 e iniziarono i lavori per arrestarne il degrado, una seconda campagna di restauri ebbe luogo nel 1935 che però compromisero in parte la struttura originaria e fu allestito un museo del mobile valdostano riarredando le stanze. Oggi è monumento nazionale di proprietà dell'amministrazione regionale della Valle d'Aosta visitabile solo tramite visite guidate. Centro del castello è il piccolo cortile realizzato da Bonifacio di Challant tra il XIV e il XV secolo con un caratteristico scalone semicircolare in pietra con alla sommità un affresco raffigurante San Giorgio che uccide il drago realizzato nel 1415 circa. Il cortile ha le pareti affrescate da decorazioni in stile gotico internazionale.


sabato 26 aprile 2025

Besalù, Spagna

 






PONTE ROMANICO:














Ponte Romanico del XII secolo che attraversa il fiume Fluvià,
con una porta al centro














Casa dels porxos del Carrer Bernat Tallaferro


Mikveh,
bagno rituale ebraico dell'XI o XII secolo


 MONESTIR DE SANT PERE:








Sant Pere risale al X secolo,
 in stile romanico,
la sua torre campanaria è barocca
foto da wikipedia.org

Besalù (2.000 abitanti) si trova in provincia di Girona in Catalogna, la sua importanza fu maggiore nell'Alto Medioevo come capitale dell'omonima contea. L'elemento distintivo della città è il Ponte Romanico, conserva anche i resti di una sinagoga medievale vicino al fiume.