mercoledì 9 luglio 2025

Isla de Tabarca, Spagna

 

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 Faro (1854)

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 Mura e Iglesia de Sant Paue Sant Pere, barocca

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 foto da wikipedia.org

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L'Isla de Tabarca o Nueva Tabarca o Isla Plana (68 abitanti) è un isolotto della Comunità Valenciana, Alicante. Fino al Settecento fu rifugio di pirati barbareschi (corsari e corsari musulmani) e base per le incursioni sulla costa levantina (costa orientale delle Penisola Iberica) abitata dagli abitanti provenienti dalla città di Tabarca (Tunisia), allora della Repubblica di Genova, trasferiti sull'isola con una guarnigione spagnola. Sorse così una città fortificata con baluardi, magazzini e caserme, i Genovesi abbandonarono la loro lingua a favore di quella valenciana e poi dello Spagnolo ma la loro discendenza si riscontra oggi nei cognomi di origine italiana. Nell'Ottocento l'isola contava circa 1.000 abitanti dediti per lo più alla pesca, all'inizio del 2000 la popolazione era di circa 50 persone il chè rende Tabarca la più piccola isola spagnola abitata stabilmente anche se in estate la popolazione si moltiplica per 10. Lunga 1.800 mt e larga 400, si trova a 15 km da Alicante, l'economia si basa sulla pesca e sul turismo, è una riserva marina protetta e zona di protezione speciale per gli uccelli con acque cristalline e incontaminate.

 

  

martedì 8 luglio 2025

I Conus

 


I Conus sono un genere di molluschi marini che comprende un centinaio di specie diffuse in tutti i mari tropicali e temperati del mondo dotati di conchiglia conica con spira variabile. Nella bocca hanno un dente acuminato che funziona come un arpione usato per catturare le prede, è anche presente una proboscide con cui inietta il veleno nelle prede (piccoli pesci, plancton, molluschi, ecc.). Il veleno contiene delle neurotossine molto forti che immobilizzano velocemente le prede, alcune specie possono essere potenzialmente letali per gli esseri umani, nella stragrande maggioranza però provoca gonfiore e infiammazioni dolorose ma se la puntura è letale gli effetti sono a carico dell'apparato respiratorio con possibile arresto cardiaco. Questi molluschi sono comuni soprattutto nell'Indo-Pacifico e almeno 4 specie sono presenti nel Mediterraneo. Vivono nei fondali marini sia rocciosi che sabbiosi a profondità variabili. Tra le varietà:






Il Cono di Abbott (Conus jucundus) è diffuso alle Bahamas, lungo fino a 4,3 cm vive in fondali sabbiosi e ricchi di corallo a 1-5 mt di profondità

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Il Conus marmoreus può raggiungere i 15 cm, le sue macchie sono bianche mentre la retinatura dipende dal luogo dove vive. Il suo veleno non è mortale per gli umani ma provoca molto dolore, vive nelle barriere coralline in zone del litorale che dipendono dalle maree fino a 10 mt di profondità, le sue varie specie sono nell'Indo-Pacifico, nell'Africa orientale fino alla Polinesia orientale, a nord fino al Giappone e alle Hawaii e a sud fino al Queensland (Australia) e alla Nuova Caledonia francese d'Oltremare, vicino all'Australia.

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Il Conus striatus è un predatore velenoso, si ciba di pesci, la sua puntura è pericolosa per gli esseri umani. Arriva a 12 cm di lunghezza e ha un areale molto vasto: Mar Rosso, Oceano Indiano, mari del Madagascar e Oceano Pacifico.

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Il Conus Texile è lungo fino a 10 cm, il suo veleno è spesso mortale anche per l'uomo e non esiste un antidoto. Vive spesso sotto i massi delle zone di marea, diffuso in tutto l'Indo-Pacifuco compreso il Mar Rosso e le barriere coralline del sud-est asiatico e dell'Australia.

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Conus imperialis





lunedì 7 luglio 2025

Petritoli, Fermo

 










I tre archi dell'Ottocento nelle mura del castello
foto da wikipedia.org

Petritoli (2.000 abitanti), nelle Marche, si sviluppa su 7 colli, fondato dai monaci farfensi (dell'Abbazia di Farfa, monastero benedettino cassinese, comune di Fara in Sabina, Rieti) nel X secolo col nome di Castel Rodolfo, passò al barone di Saltareccia e poi al vescovo di Fermo nel 1059, dal 1198 ebbe i propri statuti fino alla conquista di Federico II nel 1250 che la cedette a Fermo. Dopo assedi e distruzioni, con Napoleone divenne Cantone.


domenica 6 luglio 2025

Santuario de la Virgen de la Esperanza, Spagna

 













Virgen de la Esperanza
foto da wikipedia.org

Il Santuario de la Virgen de la Esperanza (XVIII-XX secolo) si trova a 6 km da Calasparra, Murcia, l'eremo primitivo si trovava in una grotta sopra il fiume Segura, rifugio di pastori, furono poi aggiunti nuovi locali ed edifici. Alle terrazze che si estendono fino al fiume in epoca moderna sono seguite aree di servizio: parcheggi, ristoranti, alberghi, ecc. Luogo di svago e di preghiera, il suo attuale aspetto risale al 1948-68, è un insieme eclettico in pietra locale per rimanere parte della montagna. Nel 2008 il Santuario fu visitato da quasi 1milione di persone.


sabato 5 luglio 2025

Il Carnevale di Viareggio, Lucca

 







2025


2018




2009:











Il Burlamacco risale al 1930,
la maschera simbolo di Viareggio


Cittadella del Carnevale di Viareggio,
è il più grande parco tematico d'Europa dedicato alle maschere,
a nord delle città sulla grande piazza intitolata a Burlamacco
si affacciano i 16 hangar dove sono preparati i carri e le mascherate,
inaugurata nel 2001 comprende lo spazio espositivo Espace Gilbert
(espone elementi dei grandi carri del passato),
il Museo del Carnevale, laboratori della cartapesta, ecc.
I giganteschi murales sui portoni degli hangar dei carri
sono firmati dall'architetto Paolo Riani.
foto da wikipedia.org

Il Carnevale di Viareggio è uno dei più importanti d'Italia, d'Europa e del mondo, i carri allegorici, fra i più grandi del globo, sono alti dai 20 ai 30 mt e larghi 12, sfilano sulla passeggiata e il lungomare viareggino e, attraverso la satira, affrontano grandi temi contemporanei. Dapprima con i calessi, la tradizione della sfilata dei carri viareggini risale al 1873, l'idea la vuole stilata ai tavoli del Caffè del Casinò. Sul finire del secolo comparvero i primi carri trionfali, veri monumenti costruiti in legno, scagliola e juta modellati da scultori e costruiti da carpentieri e fabbri nella Darsena, sugli scali dei cantieri navali. Dopo la I guerra mondiale la manifestazione riprese nel 1921 anno in cui per la prima volta i carri si animarono a suon di musica con la banda che trovò posto a bordo di una costruzione, due anni dopo la maschera del Pierrot muoveva la testa e gli occhi e nel 1925 fu inventata la tecnica della carta a calco che ha consentito costruzioni colossali. Oggi è un evento internazionale a cui artecipano oltre 600.000 spettatori. La cartapesta è composta essenzialmente da acqua, colla, gesso e carta, è creato un modello di argilla, il negativo del calco si ottiene con una colata di gesso con all'interno strisce di carta imbevute di acqua e colla. Quando il tutto è asciutto la cartapesta viene staccata e levigata con carta vetrata, si procede poi alla decorazione con colori verniciati a protezione. Molto stretto il rapporto fra il Carnevale e l'arte con i contributi di numerosi artisti fra cui Sergio Staino, Dario Fo, Jean-Michel Folon e Lorenzo Viani. Tutto il Carnevale è accompagnato da veglioni e feste in maschera di antica origine, la sua parte più popolare si svolge nei quartieri cittadini (rioni), interi quartieri nei weekend si trasformano in sambodromi all'aperto per ballare in maschera e cenare.