Le Gallerie di Monte Soratte si trovano nel Comune di Sant'Oreste, sono gallerie-bunker scavate nella montagna che risalgono agli anni Trenta quando Mussolini voleva un luogo non troppo lontano da Roma (circa 44 km) da utilizzare come rifugio antiaereo per le più alte cariche del regime fascista e del Regio Esercito. Inizialmente le gallerie dovevano sembrare delle fabbriche di armi della Breda tanto che venivano ufficiosamente denominate le "Officine Protette del Duce". I lavori di scavo iniziarono nel 1939 sotto la direzione del Genio militare di Roma, la lunghezza del realizzato fu di oltre 4 km mentre dovevano arrivare a 14, realizzate in due anni e mezzo. Furono scavate soprattutto da operai del nord Italia in quanto maggiormente specializzati, oltre alle gallerie bisognava costruire anche nuove strade. Nel 1943 le gallerie furono occupate dalla Wehrmacht che vi insediò la sede del comando supremo delle forze di occupazione tedesche e ci restarono per circa 10 mesi, il perfetto rifugio antaereo permise loro di resistere al massiccio bombardamento degli aerei americani. Il bunker fu attivo dall'11 settembre 1943 al 4 giugno 1944, dal 1952 al 1962 furono utilizzate dall'Esercito italiano come polveriera con a guardia i Granatieri di Sardegna. Durante la guerra fredda nel 1963 la Presidenza del Consiglio dei Ministri, sotto l'egida della NATO, decise di utilizzare il sito trasformandolo in bunker anti-atomico per poche "persone con alti compiti di governo", il progetto fu curato da ingegneri italiani e tedeschi, certamente questa struttura fu sede di alcune esercitazioni della NATO negli anni Settanta e Ottanta. Dal 2003 fu abbandonato e oggi è rimasto intatto come all'epoca, la popolazione locale fu ignara della sua presenza non conoscendo la destinazione degli spazi. Il Comune di Sant'Oreste, grazie anche a finanziamenti della Comunità Europea, ha avviato nel 2003 i lavori di recupero di tutta l'area per farne un luogo museale denominato "Percorso della memoria", dal 2019 in una delle gallerie è installata e funzionante una stazione sismica integrata nella rete nazionale di rilevamento sismico. Il sito è visitabile su prenotazione grazie al gruppo volontario "Bunker Soratte", nel 2004 nel bunker è stata messa in funzione la ferrovia elettrica di Decauville che consente ai visitatori di visitare 2,5 km di gallerie e un'audioguida che ricrea la storia durante la II guerra mondiale.