Il Parco Archeologico delle Tombe di Via Latina (10.000 mq) è un sito archeologico nel quartiere Tuscolano che conserva un importante complesso funerario del II secolo, l'area conserva ancora sostanzialmente intatto l'aspetto originario della strada romana all'altezza del terzo miglio. Gli scavi condotti tra il 1857 e il 1858 da Lorenzo Fortunati, a sue spese, furono eseguiti malamente con gravi danneggiamenti ai monumenti per estrarre gli imponenti sarcofagi con lo scopo di venderli insieme ai reperti i cui proventi furono divisi tra il Fortunati e i proprietari del fondo, così che la Pontificia commissione di archeologia sacra gli revocò la concessione. Nel 1879 lo Stato acquistò parte dell'area che ora appartene al Parco Archeologico dell'Appia Antica, un'altra parte è della Provincia di Roma, con i resti interrati di una villa romana, in cui ha impiantato dei campi sportivi. Il Sepolcro Barberini o dei Corneli fa parte dei reperti insieme al Sepolcro dei Pancrazi che è una delle tombe più spettacolari del Parco, al Sepolcro dei Valeri, alla Villa di Demetriade e alla Basilica di Santo Stefano (I-II secolo).









Neanche lo conoscevo ahahah! Iniziamo benissimo si'! :oD Dopo aver letto il post e visto il video, che pero' non ti fa' capire dove sei poiche' non mostra l'ingresso, ho deciso di affidarmi al maps. Di mio avevo molti indizi noti come: il conoscere abbastanzino il quartiere tuscolano, immaginare che il III miglio fosse limitrofo alla zona del IV Miglio e l'aver transitato mille volte per via Demedriade (stesso nome del proprietario di un'antica Villa). Alla fine ho capito che passando per via Demedriade costeggiavo parzialmente la villa ma, al tempo, la vista era coperta da molta compatta vegetazione spontanea. Nulla lasciava intendere che la' dietro si celasse un vero e proprio parco archeologico anche perche' si notavano solo le chiome dei pini. A questo bisogna aggiungere che sull'altro lato della via erano presenti molti capannoni adibiti ad attivita' artigianali e quindi la sensazione era quella di essere tra campi incolti e luoghi lavorativi ... un postaccio, inzommi! Sono rimasta molto male nell'apprendere come siano stati condotti i primi scavi. La poca cura, figlia della bramosia di arricchirsi facilmente, distrugge secoli di testimonianze storiche e opere dal valore inestimabile. Nonostante il grande scempio, gia' solo quel poco che e' rimasto ci da' l'idea della bellezza e della preziosita' di queste meravigliose tombe. Il Parco Archeologico delle Tombe di via Latina merita di esser visitato, si'!
RispondiElimina@ ZeN: Un tempo vigeva il motto "l'ho trovato ed è mio" figuriamoci se il complesso delle Tombe di Via Latina sorgeva in un terreno privato ... e all'epoca tutte le campagne intorno a Roma (e pure dentro) erano privatissime, fra nobili e Chiesa. Quando in sig. Fortunati a fine Ottocento ebbe il permesso di "vangare" tutta l'area a suo piacimento non aveva certo l'intenzione di tutelarlo ma lo vedeva solo come una caccia al tesoro su cui lucrare quindi non ha certamente usato il guanto di velluto ... c'è voluta la Chiesa per fermarlo! Meno male che si sono salvate un par di tombe fra cui la bellissima Tomba dei Pancrazi, un gioiello che vale una visita. P.S. da quello che ho visto è chiusa, chissà se e quando l'apriranno per gli appassionati. O.o'
RispondiElimina