L'Orologio Astronomico della Cattedrale di Messina fu costruito nel 1933 a Strasburgo, fu integrato nel campanile e ricostruito all'inizio del secolo, dopo il terremoto. Si tratterebbe del più grande orologio astronomico mai costruito per quanto i suoi componenti sono distribuiti su vari lati e livelli del campanile. I meccanismi riprendono in parte quelli dell'orologio astronomico di Strasburgo. Al livello più basso sono rappresentati i giorni della settimana indicati da figure allegoriche greche che quotidianamente si succedono tra di loro (Apollo, Diana, Marte, Mercurio, Giove, Venere e Saturno), sono inoltre rappresentate anche le 4 fasi della vita con figure delle rispettive età che si succedono passando davanti a uno scheletro che funge da "memento mori". Sopra è raffigurata la costruzione del Santuario della Madonna di Montalto: una statua a forma di colomba volteggia mentre dal terreno emerge la chiesa. Più in alto, al secondo piano, sono rappresentate alcune scene bibliche (Natività, Epifania, Pasqua e Pentecoste), la scena superiore raffigura la Madonna della Lettera alla Madonna con 6 ambasciatori che le sfilano davanti. Il lato rivolto alla Cattedrale riproduce fenomeni siderali e più propriamente corrisponde al concetto di orologio astronomico. Il calendario perpetuo ha il quadrante che indica i 365 giorni dell'anno adattato anche per gli anni bisestili, più in alto si trova un modello del sistema solare con le orbite dei pianeti intorno al sole. Nella parte alta, lato piazza, rappresentazione allegorica riferita più alla storia messinese che a vicende religiose: statue di Dina e Clarenza eroine della Guerra del Vespro e la statua di un gallo che rappresenta gli Angioini sconfitti dal popolo siciliano (il simbolo della Francia è il gallo), al quarto piano un leone coronato con la bandiera di Messina, simbolo del popolo vittorioso.
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