Labro (347 abitanti, 628 mt sul mare) si trova in Sabina, borgo a vocazione turistica con il Castello Nobili Vitelleschi (IX-X secolo) demolito nel XV, oggi residenza privata. Nel 956 la nobile famiglia Vitelleschi ricevette da Ottone I di Sassonia lo stemma con l'aquila coronata simbolo del Sacro Romano Impero e il pesce che rappresentava il dominio della famiglia sulle acque della regione, il castello in origine era un'imponente torre quadrata che dominava il borgo ma quando la famiglia fu scomunicata nel 1498 da papa Sisto IV a causa dell'uccisione di un sacerdote da parte di Giovanni de' Nobili, la consegunza fu la distruzione della torre e di parte del borgo. La revoca della scomunica prevedeva che al posto della torre venisse edificata una chiesa, alla famiglia rimase la cinta muraria dove edificò la nuova residenza tuttora abitata dai suoi discendenti. Il borgo domina il lago di Piediluco, sembra che il paese risalga al IX-X secolo, controllava il confine fra i comuni di Rieti e di Spoleto. Nel secondo dopoguerra Labro subisce un forte spopolamento ma grazie all'iniziativa degli eredi della famiglia Nobili nasce l'idea del recupero integrale del paese con il restauro di tutti gli edifici, il progetto parte nel 1968. E' un borgo dalla tipica struttura medievale, quasi tutti gli edifici sono in pietra locale e conserva le mura merlate con tre porte. Il castello subì ulteriori interventi nel Settecento e nell'Ottocento, ha giardini pensili, scalinate, loggette, balconi e merlature, gli interni hanno arredi d'epoca. I proprietari permettono il suo utilizzo per varie attività: nelle cantine si trova un pub, all'ultimo piano un bed & breakfast e nel piano nobile si svolgono matrimoni e conferenze. Per visitarlo bisogna contattare l'Associazione Culturale Castello Nobili Vitelleschi.
Bha ... inzommino, diciamo che stavolta la scintilla non e' scoccata. Il circondario e' naturalisticamente molto interessante con il Lago di Piediluco che ne e' il punto focale. Ottima e strategica l'ubicazione di Labro che domina la vallata. L'abitato effettivamente e' monocromatico poiche' tutto edificato in pietra locale e ammirarlo da lontano fa' sicuramente un certo effetto. Le abitazioni sono arroccate una sull'altra seguendo la pendenza dei luoghi, mentre vicoli stretti e scale, sembrano quasi adeguarsi agli spazi vuoti lasciati tra una casa e l'altra. A Labro e' inoltre presente un'interessante Chiesa Parrocchiale e il Castello-Dimora ancora padronale. Queste appena citate sono le premesse generali ma a me non e' piaciuto molto per alcune sue peculiarita' come vedere la 'tanta pietra' si', ma non eccessivamente ben tenuta, e l'acciottolato come lastricato, che io detesto sempre. Al contrario (penso) di molti, non mi e' piaciuta l'idea del grande restauro degli anni '70 (anche se probabilmente porto' lavoro) che ha trasformato molto abitato in albergo. Pur apprezzando che il progetto salvaguardo' l'estetica generale e non deturpo' il centro storico, pero' immagino lo abbia anche desertificato poiche' quel tessere insieme oltre 34 abitazioni, in un luogo cosi' minimale, significa molto. Al tempo erano sicuramente abbandonate ... ma oggi potevano esser vissute. Tanti altri borghi, dopo i periodi di grande migrazione, hanno ripreso vita, ma qua non sara' piu' possibile. Sbagliero', ma anche l'ambiente mi pare un po' chiuso :o(
RispondiElimina@ ZeN: Terra di una sola nobile famiglia questa, molto attaccata al suo territorio da secoli, quando il paese si è spopolato ne ha (ri-)preso il possesso occupandosi del restauro delle strutture. Lavoro costosissimo di cui è stato previsto giustamente un "rientro" e un rilancio delle tipicità della zona. Gli alberghi diffusi ci sono e si stanno diffondendo in molti borghi, è un modo per non far sparire antiche realtà destinate a franare su sè stesse. Sul restauro non mi pronuncio perchè non so com'era prima, quello che vedo è un recupero capillare ma non certo lo scorrervi la vita di un tempo. ;o)
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