Il Carnevale di Viareggio è uno dei più importanti d'Italia, d'Europa e del mondo, i carri allegorici, fra i più grandi del globo, sono alti dai 20 ai 30 mt e larghi 12, sfilano sulla passeggiata e il lungomare viareggino e, attraverso la satira, affrontano grandi temi contemporanei. Dapprima con i calessi, la tradizione della sfilata dei carri viareggini risale al 1873, l'idea la vuole stilata ai tavoli del Caffè del Casinò. Sul finire del secolo comparvero i primi carri trionfali, veri monumenti costruiti in legno, scagliola e juta modellati da scultori e costruiti da carpentieri e fabbri nella Darsena, sugli scali dei cantieri navali. Dopo la I guerra mondiale la manifestazione riprese nel 1921 anno in cui per la prima volta i carri si animarono a suon di musica con la banda che trovò posto a bordo di una costruzione, due anni dopo la maschera del Pierrot muoveva la testa e gli occhi e nel 1925 fu inventata la tecnica della carta a calco che ha consentito costruzioni colossali. Oggi è un evento internazionale a cui artecipano oltre 600.000 spettatori. La cartapesta è composta essenzialmente da acqua, colla, gesso e carta, è creato un modello di argilla, il negativo del calco si ottiene con una colata di gesso con all'interno strisce di carta imbevute di acqua e colla. Quando il tutto è asciutto la cartapesta viene staccata e levigata con carta vetrata, si procede poi alla decorazione con colori verniciati a protezione. Molto stretto il rapporto fra il Carnevale e l'arte con i contributi di numerosi artisti fra cui Sergio Staino, Dario Fo, Jean-Michel Folon e Lorenzo Viani. Tutto il Carnevale è accompagnato da veglioni e feste in maschera di antica origine, la sua parte più popolare si svolge nei quartieri cittadini (rioni), interi quartieri nei weekend si trasformano in sambodromi all'aperto per ballare in maschera e cenare.
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