Stemma della famiglia Ludovisi
foto da wikipedia.org
Famiglia della piccola nobiltà bolognese trasferita a Roma nel XVI secolo, il suo prestigio aumentò con Alessandro Ludovisi eletto papa Gregorio XV, con i titoli nobiliari e i beni che successivamente passarono ai Boncompagni, unendo i cognomi nel 1702.
Alessandro Ludovisi (1554-1623) papa Gregorio XV
di Guido Reni
Papa Gregorio XV praticò un'attenta ed efficace strategia nepotistica che gli permise di inserire la propra famiglia negli ambienti che contavano a Roma.
Ludovico Ludovisi (1595-1632) cardinale e arcivescovo
di Ottavio Leoni
La tattica si fondava anzitutto sui matrimoni, in meno di un anno il papa aveva già giocato tutte le sue pedine familiari, l'altra arma fu la politica di alleanze creando 11 cardinali.
Ippolita Ludovisi (1663-1733) principessa di Piombino
Il papato durò meno di due anni e mezzo ma fu sufficiente a che la famiglia accumulasse grandi fortune tanto da poter comprare dai Colonna nel 1622 i feudi di Zagarolo, Gallicano e perfino di Colonna (tutti vicino a Roma).
Il cardinale Ludovico Ludovisi fece realizzare Villa Ludovisi al Pincio che nel 1870 fu lottizzata con la costruzione di Via Veneto e il suo quartiere.
Villa Ludovisi, Roma
Niccolò Ludovisi fu vicerè spagnolo di Aragona e di Sardegna, si sposò tre volte acquisendo il feudo di Gesualdo (Avellino), riscattando il titolo e i domini del principe di Piombino e imparentandosi con i Pamphilj.
Il titolo e i beni dei Ludovisi, non essendoci eredi maschi, nel 1700 passò a Ippolita che aveva sposato un Boncompagni unendo le due stirpi.
Castello di Piombino
La linea dinastica della famiglia (nome, feudi e titoli) passò quindi alla famiglia Boncompagni che unì il cognome coi Ludovisi: Boncompagni Ludovisi principi di Piombino.
I Ludovisi hanno fatto esattamente come tutti gli altri ahahah :o) A quanto pare in questo lungo periodo in cui 'seder su quel seggiolino' era rischiosissimo ma molto proficuo, la sorte l'hanno tentata in molti! C'e' stata una vera e propria calata e una salita dei 'babbari' :o) Da tutta Italia c'hanno provato, e abbastanzina ci son riusciti. Qualcuno ha fatto radicare bene il proprio casato e altri un po' meno ... ma in linea di massima, seppur per poco visto la brevita' che aveva assunto la carica papale, moltissimi ambivano assaporare quell'immensa sensazione di onnipotenza. Ci sono stati giochi di potere spaventosi fatti di colpi bassi, di intrighi, di tradimenti e talvolta anche di sangue. Ogni Papa aveva la sua strategia: far vestire abiti religiosi ai parenti, combinare matrimoni ad hoc, stringere alleanze ... e i piu' furbi le usarono tutte. L'importante era avere alle spalle una famiglia unita e consenziente che potesse permettere tutto questo, o al contrario era il casato che faceva incuculare un suo personaggio in quell'inferno dantesco :oD Come dicevo all'inizio, i Ludovisi non son stati da meno e dando nuova vita al proprio cognome unito a quello dei Boncompagni, calcarono le scene per molto tempo! Come la prassi voleva, ebbero le loro belle dimore, le ricchezze e governarono laddove poterono ;o) Niente di nuovo sotto questo cielo! ahahah! E la Fede? Bhe quella era tutt'altra storia e sicuramente dimorava in altri luoghi ;o)
RispondiElimina@ ZeN: La Fede non alberga in quei palazzi, non c'è mai stata. La Fede non ha casa e non ha troni. ;o)
RispondiEliminaCredo che l'errore di circondare le immagini sacre e le loro "case" con una grande profusione di ricchezza che sfiora la pazzia sia un'altro modo per dare soggezione e mostrare la potenza. Non di Dio ma dell'uomo. Com'è piccolo l'uomo se per brillare ha bisogno dell'oro...
Come scrivi tu, lo scopo primario e unico del clero dell'epoca era quello di arricchire e dare lustro al proprio cognome, null'altro, e i Ludovisi non fanno eccezione. La Fede e la religione erano patrimonio del popolo con le pezze al culo. ;o)