Vestito nazionale femminile indiano costituito da un'ampia striscia di tessuti vari (seta, lino, cotone) che viene drappeggiata intorno al corpo. Sembra sia di origine remota, tuttavia si impose come indumento nazionale a partire dal X secolo ed è praticamente rimasto invariato fino ai nostri giorni.
Le origini del sari, tradizionale indumento del subcontinente indiano, risalgono al 100 a.C., è uno dei pochissimi indumenti ad essere stati tramandati per così tanti secoli. La fascia che lo compone è larga 1 mt e lunga dai 4 ai 9 mt, è avvolta intorno al corpo con metodi che variano a seconda della sua funzione. Lo stile più comune è avvolgerlo intorno alla vita, con un capo che gira intorno alla spalla. Il sari è indossato sopra una sottogonna e una camicetta corta chiamata choli. Le decorazioni della stoffa variano a seconda delle religioni. Ciò che ha preservato il sari dall'estinzione è soprattutto la possibilità di ogni donna di drappeggiarla (si dice "la sari", al femminile) come meglio crede secondo la taglia, il mese di gravidanza o la moda del momento. Ogni epoca, ogni casta, tribù e regione ha modi differenti di drappeggiarla. Oggi si usa il "nivi sari", sconosciuta in epoca antica, il cui uso è divenuto popolare dal XIX secolo. Le pezze più lunghe generalmente sono anche le più ricche di lavorazioni e bordure in lamè, l'ultimo metro porta la decorazione finale, più elaborata, che pende dalla spalla sulla schiena. Può servire anche come velo, fazzoletto o salvietta. Con la sari si compra anche un pezzo di tessuto uguale o in nuance per confezionare la blusa (choli) a bolero che funge anche da reggiseno in quanto molto attillata. Un altro accessorio è la sottogonna di cotone, sempre in nuance, con coulisse in vita, a cui vengono fissate le pieghe della sari. A casa o al lavoro le signore indossano sari di cotone o sintetici, nelle celebrazioni chi può sfoggia un sari di seta prestando molta attenzione alla precisione del drappeggio e fissandolo con spille le pieghe sulla spalla. Il colore e la stampa verranno scelti a seconda dello stato civile e dell'età. Per le spose il colore rosso è preferito. La prima sari è donata alle ragazze al raggiungimento della pubertà, con una fastosa cerimonia.
Sari da matrimonio
E' un capo di abbigliamento quasi magico e loro sono bravissime ad incartocciarvisi dentro :oD Dico che e' 'magico' perche' una stola di stoffa si trasforma in tantissimi 'modi' ... praticamente in tanti abiti :o) Giustamente i colori, la stoffa e i 'giri' che fa' la stola, seguono mode e mandano altri segnali a noi sconosciuti. Gli abiti da sposa sono bellissimi! :oD
RispondiElimina@ ZeN: A mio gusto la sari è il più bell'abito tradizionale al mondo. Senza fissarsi sulle pieghe, è estremamente pratico, allegro ed elegante. :o)
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