In provincia di Perugia, Bevagna conta 1050 abitanti nel borgo, dista 25 km da Assisi, 35 da Perugia e 148 da Roma.
Nel 295 fu alleata di Roma, diventò gastaldato longobardo (774) del ducato di Spoleto e poi entrò a far parte dello Stato della Chiesa, sempre dipendendo però dai re franchi e poi dagli imperatori del Sacro Romano Impero.
Nel 1187 fu libero comune, retto da consoli, nel 1249, dopo la sua distruzione da parte dell'imperatore Federico II in quanto schieratasi con i guelfi, potè eleggere il suo podestà. Passò più volte dal dominio imperiale a quello papale, venne donata nel 1371 da papa Gregorio IX al vicario pontificio Trincia VII, inizia la signoria dei Trinci di Foligno che durerà fino al 1439, quando tornerà sotto la Santa Sede e ci rimarrà quasi sempre fino al 1860, quando entrò nel Regno d'Italia.
Cittadina medievale rimasta fuori dallo sviluppo industriale, ha conservato quasi intatta la sua urbanistica medievale, che ricalca quella romana. Piazza Silvestri è un'armonia di stili, storie, tempo, è una delle meravigliose piazze d'Italia. Palazzo dei Consoli (1270), in travertino e arenaria, è ornato da bifore gotiche e un'ampia loggia, ospita il teatro Torti. La chiesa di San Michele (XII-XIII secolo) ha la facciata in travertino; quella di San Silvestro è del XII secolo è in travertino e pietra del Subasio; San Domenico risale al XIII-XIV secolo. Fregi e colonne romane si vedono ovunque perchè le abitazioni sono costruite sopra i resti del I e II secolo d.C. seguendo la curvatura del teatro. Dell'epoca imperiale rimangono il fianco e la facciata posteriore del tempio e il frigidarium delle terme con nicchie decorate a mosaico a tessere bianche e nere e un pregevole mosaico del II secolo d.C. La cinta muraria, con torri e bastioni, ha porte medievali. A Bevagna è ancora viva la tradizione delle botteghe. Palazzo Lepri è settecentesco; Santa Maria in Laurenzia ha un bel portale; Santa Maria della Consolazione è del Settecento; la chiesa con il monastero di Santa Margherita custodisce interessanti pitture, come la chiesa di Sant'Agostino, fondata come il convento nel 1336, con bei affreschi dei secoli XIV-XVI, e altre chiese.
Caratteristica del luogo è la lavorazione della canapa, un tempo per la lavorazione delle corde era usata la canapa di scarto e quella migliore per fabbricare le "tele Bevagne", molto apprezzate dallo Stato Pontificio. Oggi il prodotto più richiesto è la famosa carta bambagina.
Il tartufo di Bevagna è molto apprezzato, come l'olio d'oliva e il vino, tra cui il Sagrantino Doc, prodotto da sempre nel territorio.
Il Museo di Bevagna ha 3 sezioni: archeologia (reperti di età arcaica, repubblicana e imperiale), documentaria (pergamene medievali) e pittorica (opere del Cinque-Settecento provenienti dalle numerose chiese). Con lo stesso biglietto si visitano il Teatro Comunale e le terme romane.
Caspita che bella! :o) Il tempo si e' proprio fermato qua a Bevagna! Oltre ad essere bella per le sue architetture, ho notato con immenso piacere come sia tutto cosi' curatissimo :o) Immaginavo che ci fossero le terme ahahah ... romani in vista, terme in agguato! :oD Per chi va' in zona e' proprio da consigliare per una visita ;o)
RispondiElimina@ ZeN: Concordo. Le "bagnarole" dei Romani stavano dappertutto! Ahahaha! XD
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