lunedì 2 maggio 2016

Poppi





Poppi, in provincia di Arezzo, ospita 400 abitanti nel borgo, dista 35 km da Arezzo, 47 da Firenze e 95 da Siena.
La prima citazione di Poppi risale al 1195, Guido Bevisangue, il primo dei conti Guidi di Poppi, viene nominato "conte di tutta la Toscana" e il borgo divenne il capoluogo politico e amministrativo del Casentino.
Del 1289 nella battaglia di Campaldino, svoltasi nella piana sotto Poppi, si scontrano Firenze e Arezzo (guelfi contro ghibellini) con 20mila combattenti, che porterà a 5mila morti.
Col tradimento di Francesco Guidi (1440), che passa con il duca di Milano, i Fiorentini assediano e conquistano il castello e Poppi passa sotto il diretto controllo di Firenze seguendone le sorti fino all'unità d'Italia. Nel 1630 la popolazione è decimata dalla peste.
Il Casentino è terra di castelli e pievi romaniche, qui è tutto feudale, boscoso e mistico, luogo prediletto infatti dai mistici ed eremiti.
Il borgo medievale è una rara città murata sulla cui sommità svetta il castello dei conti Guidi, opera della famosa famiglia di architetti Di Cambio e "prototipo" di Palazzo Vecchio a Firenze. Costruito nel XIII secolo, è circondato da mura con merli guelfi e un ampio fossato. Ospita al suo interno un museo e la biblioteca detta Riliana (dal nome del fondatore, il conte Rilli-Orsini) con circa 25mila volumi antichi, manoscritti e incunaboli e la biblioteca moderna detta Vettori. Di assoluto rilievo la cappella dei Conti Guidi, con un ciclo di affreschi trecenteschi attribuiti a Taddeo Gaddi, allievo di Giotto. 
La propositura dei Santi Marco e Lorenzo (XVIII secolo) ospita opere di Ligozzi e del Morandini.
Nel raro stile del barocchetto toscano l'oratorio della Madonna del Morbo (XVII secolo), a pianta esagonale, con cupola a squame e un delizioso portico.
Il borgo maestro è fiancheggiato da portici (rari in Toscana), la badia di San Fedele (XI secolo) è ricca di opere d'arte e il monastero delle Agostiniane (XVI secolo) conserva pregevoli terrecotte robbiane.

Il prodotto tipico del borgo è il famoso "panno lana", diffuso in tutto il Casentino, con tessitura artigianale. In origine era indossato dai monaci e dai montanari, è prodotto in tinte che privilegiano i colori tradizionali: l'arancione e il verde.
Il piatto locale è il tortello di patate, al posto di spinaci e ricotta nel ripieno qui c'è l'incomparabile tubero Dop del Casentino.
Il territorio di Poppi di trova all'interno di un'area protetta di interesse primario: il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. I boschi custodisono due dei maggiori centri di spiritualità del mondo: l'Eremo di Camaldoli e la Verna.
Il Castello dei Conti Guidi è visitabile tutto l'anno, ospita la mostra della battaglia di Campaldino, con il plastico dei combattenti.


  

2 commenti:

  1. Bello! (mi pare di averlo gia' sentito nominare eh!) Molto suggestiva questa localita' e bello il castello :o) Leggende a parte, a prima vista, sembra ancora molto 'originale' come se le battaglie tra guelfi e ghibellini, o l'invasione da parte di Firenze, non avessero assolutamente 'modificato' i luoghi :o) Panoramicamente rimane al centro di una piana e immerso nella natura! Piacevole si' :o)

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  2. @ ZeN: Poppi è molto conosciuta a Firenze, ci sono stata ma non nel borgo...mi pare ci sia uno zoo (spero chiuso, vista la situazione desolante...) che abbiamo visitato. Bellissimo borgo dal video! Da visitare, sì. :o)

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